Numeri da retrocessione per la difesa dell’Ischia

ISCHIA. E’ iniziata con due sconfitte la nuova avventura sulla panchina dell’Ischia di Antonio Porta. A Foggia e contro la Paganese, però, i gialloblù hanno mostrato qualche segnale di risveglio quantomeno dal punto di vista della prestazione. La squadra piatta e priva di idee dell’era Di Costanzo non c’è più, sia allo Zaccheria
che mercoledì al Mazzella, l’Ischia è riuscita comunque a costruire delle occasioni e ad andare vicina al gol. Quel che preoccupa Porta, però, è principalmente la difesa, reparto sul quale bisognerà lavorare maggiormente soprattutto ora che è arrivata la notizia del forfait di Filosa. I numeri che riguardano il pacchetto arretrato gialloblù sono impietosi, da retrocessione diretta, soprattutto nell’ultimo periodo. L’Ischia iniziò con uno 0-0 l’era Di Costanzo, per poi fare 3-3 a Martina e vincere 2-0 con il Catania. Dopo di che è iniziata la crisi, con sei sconfitte e un pareggio nelle ultime sette partite. Solo uno 0-0 con la Fidelis Andria, poi sei gare nelle quali l’Ischia ha subito almeno due gol. Per un totale di ben sedici subiti, dal 2-0 di Agrigento a quello di
mercoledì contro la Paganese. Nell’ultimo periodo, la difesa gialloblù ha avuto un rendimento proprio disastroso: 2,28 gol subiti ogni partita. Differenza netta rispetto alle prime 21 partite di questo campionato, dove i gialloblù avevano subito soltanto 32 gol con una media di 1,52 a gara. Proprio a dimostrazione di come sia stato vertiginoso il crollo dell’Ischia che, oltre ad avere difficoltà a segnare, subisce una valanga di gol. 48 in totale nell’intera stagione, meglio soltanto della Lupa Castelli Romani che praticamente fa un campionato a parte in senso negativo. L’Ischia ha subito 3 gol in più del Martina Franca, ben 15 in più rispetto al Melfi. E se vuole sognare la salvezza, soprattutto in chiave doppio confronto nei play-out, Porta dovrà innanzitutto registrare la difesa che anche contro la Paganese è stata protagonista di alcuni svarioni clamorosi.