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Ma Roberto Iacono non ci sta e attacca: «Consiglio comunale farsa»

«La minoranza- ha dichiarato il giovane avvocato e consigliere di minoranza Roberto Iacono in merito alle precisazioni  fatte dal primo cittadino sugli eventi natalizi – per quanto si sia resa disponibile a contribuire per le decisioni del paese, non è mai stata coinvolta. Di conseguenza nell’esercizio delle nostre funzioni, così come prevede il regolamento comunale, abbiamo chiesto gli atti al Comune. Non abbiamo portato avanti alcuna strana attività, quindi,  che potesse destare, come ha sostenuto invece il sindaco, cattivi pensieri nella popolazione. Abbiamo fatto semplicemente  un controllo su alcune situazioni riguardanti l’amministrazione, a partire dal procedimento penale  di cui noi non eravamo neppure a conoscenza a cui fosse indirizzato, fino ad arrivare al denaro speso per le festività natalizie. Come minoranza era nostro dovere farlo, anche perché in relazione agli eventi di Natalie,  i soldi pur essendo stati inviati dalla Regione sono un bene comune  dei cittadini e  inoltre non siamo mai stati invitati ad alcuna riunione per l’organizzazione delle manifestazioni.  Non essendo quindi a conoscenza in generale del lavoro della maggioranza, l’unico modo che abbiamo è  quello di chiedere gli atti e non capisco perché il sindaco sia così insofferenze a tal punto da tornare per due Consigli Comunale consecutivi  su vicende che aveva già commento. I cattivi pensieri, a questo punto, ce li fa venire lui comportandosi in questo modo».  Il Consigliere ha poi commentato aspramente anche le delibere approvate durante il Consiglio Comunale. «Abbiamo partecipato con questa seduta consiliare ad una farsa. Da una parte, infatti, la maggioranza ha proposto la riduzione del 30% della tari per le nuove imprese sul territorio,  per comunque  soli due anni, dall’altra ha però aumentato, seppure di pochi euro, le tariffe rifiuti. Alla luce della tasse che i nostri cittadini pagano, era il caso, quindi, anziché  prevedere lo sgravio delle fiscale nei confronti delle nuove ed ipotetiche imprese, di applicare   questi incentivi  alle aziende e alle famiglie già presenti sul territorio. I soldi per le agevolazioni si possono, in primo luogo, ricavare benissimo dagli utenti morosi. A riguardo, infatti, ricordo che nel Comune di Serrara Fontana tale evasione ammonta ad un milione e centotrentacinquemila euro. In secondo luogo si potrebbe cercare di migliore  la raccolta differenziata,  unendo anche il servizio rifiuti di Serrara a quello di altri Comuni limitrofi.  Anche qualora poi queste proposte non risultassero fattibile, si potrebbe aumentare a cinque anni la riduzione della tari e non soltanto a due. Purtroppo però la maggioranza ha ben pensato di rifiutare anche questa mia proposta di emendamento.  A questo punto, io spero che effettivamente ci siano aziende che decidano di insediarsi a Serrara Fontana, ma onestamente ne dubito, vista anche la posizione poco favorevole del territorio. Riguardo all’aumento della tassazione ritengo che sia comunque inammissibile per i cittadini così come pure  per quanto riguarda  quello relativo agli oneri di urbanizzazione. Anche se in quest’ultimo caso l’aumento è  dovuto all’istat, stiamo comunque parlando di una tariffazione che, aldilà di tutto è altissima».

SAMA

 

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