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Nuova ordinanza di Legnini, dal Ministero via libera al condono ter

Ieri a Napoli la conferenza stampa del Commissario straordinario che ha illustrato i punti fondamentali del nuovo provvedimento diretto a superare i nodi e le criticità fin qui irrisolte

Ieri pomeriggio a Napoli è stata ufficialmente presentata la nuova ordinanza del commissario Giovanni Legnini, delegato alla ricostruzione post sisma dell’isola d’Ischia. In una conferenza stampa svoltasi a Palazzo Armieri, sede della struttura commissariale, alla presenza del Vicepresidente della Regione Campania, Fulvio Bonavitacola, l’assessore all’Urbanistica, Bruno Discepolo, il sindaco di Casamicciola, Giovan Battista Castagna, con i colleghi di Lacco Ameno e Forio, Giacomo Pascale e Francesco Del Deo collegati da remoto, Legnini ha illustrato il nuovo provvedimento che tende con decisione a semplificare e accelerare le procedure per ottenere titoli abilitativi e contributi diretti a ricostruire gli immobili danneggiati dal terremoto del 2017. Lo stesso commissario ha sintetizzato i punti principali e innovativi dell’ordinanza: «Si tratta di alcune disposizioni che aiutano a superare ostacoli, finora a volte insormontabili e altre volte comunque rilevanti, e a sciogliere diversi nodi. Innanzitutto – ha spiegato Legnini – si consente l’esame di merito di tutte le istanze di sanatoria, comprese quelle relative alla legge del cosiddetto “terzo condono”, cosa che consente di procedere spediti in virtù di un chiaro pronunciamento del Ministero della Cultura. In secondo luogo, tutti i procedimenti vengono concentrati in un unico contesto decisorio, quello della Conferenza speciale dei servizi, dove tali procedimenti saranno esaminati, eventualmente articolando tale esame in due fasi, cioè titolo edilizio (o condono) e contributo. In terzo luogo, discipliniamo l’approvazione del piano di ricostruzione da parte della Regione, tramite una procedura con tempi certi, per un piano che sarà molto partecipato, come è giusto che sia. Quarto punto fondamentale: aumentiamo le risorse per il contributo concedibile con l’incremento del costo parametrico del 20% per l’edilizia residenziale e del 25% per quella produttiva. Inoltre discipliniamo in modo compiuto l’utilizzo del superbonus al 110% che per le zone colpite dal sisma ha una durata fino al 2025 consentendo una ricostruzione più sicura, sostenibile, con maggiore efficienza energetica; disponiamo il pagamento diretto dei Sal alle imprese. Queste e molte altre innovazioni spero che consentiranno a chi ha intenzione di ricostruire, a chi ha il dovere di rispondere, di farlo in tempi ragionevoli. Tempi che non dipendono da noi, ma da chi realizza e deposita i progetti: chi ha il titolo abilitativo avrà una risposta entro 60 giorni, chi è senza condono la otterrà entro 120 giorni, chi ha bisogno di integrare il progetto, il progettista potrà disporre di altri 90 giorni».

CONDONO TER SBLOCCATO

Nel dettaglio, le disposizioni dell’ordinanza non si discostano da quelle che vi anticipammo su queste colonne la settimana scorsa. Con il parere del Ministero della Cultura, reso il 30 maggio 2022, a cui fa riferimento il Commissario, si “sblocca” il terzo condono che aveva rappresentato motivo di freno per gran parte degli interventi di ricostruzione. Con l’ordinanza, nel recepire tale parere, si stabilisce che solo gli abusi che realmente determinano un danno al paesaggio, possono essere oggetto di un parere negativo da parte della Soprintendenza, la quale quindi dovrà compiere una valutazione in concreto della compatibilità paesaggistica delle opere, indipendentemente dal tempo della loro realizzazione.

Grazie al parere del Ministero della Cultura si sblocca il terzo condono che aveva rappresentato motivo di freno per gran parte degli interventi di ricostruzione

L’Ordinanza disciplina le modalità di approvazione del Piano di ricostruzione da parte della Regione Campania tramite un procedimento partecipato dai Comuni e dai cittadini, contemplando le eventuali delocalizzazioni, e velocizzando l’iniziativa privata di ricostruzione.

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Le procedure vengono concentrate ed esaminate nella nuova Conferenza speciale dei servizi. Il piano regionale di ricostruzione avrà tempi certi, mentre vengono aumentate le risorse per i contributi concedibili

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Con la conferenza speciale dei servizi, non ci saranno più pratiche che viaggiano da un ufficio all’altro, con tempi lunghi e incerti. L’ordinanza prevede infatti un’unica sede per i procedimenti relativi alle domande di condono, di acquisizione del titolo edilizio sul progetto di ricostruzione e di concessione del contributo. Tutte le pratiche saranno istruite e decise attraverso una Conferenza speciale dei servizi, articolata in due fasi: nella conferenza preliminare si decide sul condono e si danno gli indirizzi per il progetto, nella conferenza decisoria si approvano il progetto e il contributo.

Soddisfatto il sindaco di Casamicciola: «Un significativo passo avanti è stato fatto – ha dichiarato l’ingegner Giovan Battista Castagna – e sono contento che il Commissario Legnini abbia riconosciuto la complessità della situazione. Le istanze e le osservazioni che l’amministrazione ha avanzato sono state accolte: l’ordinanza recepisce i vari rilievi che già avanzammo al commissario Schilardi. Adesso si è fatta chiarezza nel determinare la legittimità degli interventi laddove non esistono elementi probatori, ed è emersa la necessità di una quantificazione economica del terremoto. Ma la vera novità è la chiarezza che è stata fatta sull’applicabilità del terzo condono per il sisma di Casamicciola, Lacco Ameno e Forio, che è un passo indispensabile per pensare a un piano generale di ricostruzione. Adesso abbiamo una buona visione “macroscopica” dell’insieme, dovremo quindi mettere mano a problematiche più puntuali relative ai vari casi presenti sul territorio». L’accenno del sindaco alla quantificazione economica si riferisce al fatto che viene introdotto l’obbligo di presentare, a mezzo di una semplice scheda, entro il 20 agosto, una manifestazione di volontà a richiedere il contributo della ricostruzione, per poter stimare le risorse finanziarie che saranno necessarie e poter programmare la ricostruzione. Viene anche prevista la possibilità di integrare le pratiche pendenti, per applicare la nuova procedura improntata a principi di maggiore semplicità. In virtù delle misure introdotte, si auspica che la ricostruzione a Ischia potrà ripartire su basi più solide, con procedure più semplici. Ora spetta ai cittadini, ai tecnici e alle imprese fare la propria parte, insieme a tutte le istituzioni pubbliche coinvolte. La priorità, ovvviamente, è quella di presentare i progetti e completare le pratiche di condono.

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