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Offende su FB, il Comune non perdona: a Barano la querela è “social”

di Luigi Balestriere

 

BARANO. Tolleranza zero. E’ mano dura da parte dell’Amministrazione Comunale di Barano contro l’Avvocato Paolo Rizzotto. Proprio nei giorni scorsi la Giunta Municipale ha conferito all’Avvocato Ciriaco Rossetti l’incarico di “promuovere azioni in sede penale e civile a tutela del nome e dell’immagine del Comune di Barano e dei suoi amministratori”.

A finire nell’occhio del ciclone un post pubblicato su facebook in piena estate, scritto proprio dall’avvocato e relativo ad un caos legato alla viabilità. Al Sindaco Paolino Buono e all’intera Amministrazione Comunale non è sfuggito l’articolato commento sul social network ed hanno ritenuto offensivi i contenuti riportati. Il casus belli? Un maxi ingorgo al Vatoliere…

E pensare che nel lungo commento sul muro virtuale, Rizzotto, non risparmiò nessuno, nemmeno la minoranza consiliare.p

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Ecco il post della discordia: «Purtroppo vivo, cioè abito, perché cerco di starci il meno possibile, in un luogo che non è, è un non luogo, è un non essere – scriveva Paolo Rizzotto durante l’estate scorsa – C’è, ma non c’è. Ma purtroppo nella sua esistenza esiste. Pensi a un luogo dove ignoranza, servilismo, corruzione, abbrutimento, ignoranza coabitano tanto bene da connotare come un marchio di fuoco questo luogo? Non c’è dubbio, stai pensando a Barano. Lavori infiniti che sventrano il paese e nemmeno un vigile in strada. Case negli anni comparse come funghi e tutti zitti solo perché quelle case le hanno costruite persone vicine a dio o che per anni hanno fatto anticamera per essere da dio ricevute. E se in vece sei ateo, ecco che ti sequestrano pure una finestra. Una maggioranza da sempre arroccata nella torre d’avorio delle sue corruzioni, con un piccolo dio che è la brutta copia di un ditta torello di una repubblica delle banane, bravo solo a fare il galletto ai Maronti, fottendosene del mare sporco un giorno sì e l’altro pure. Amministratori – continuava il post – che non sono in grado nemmeno di vigilare sul funzionamento di un semaforo – da due giorni caos totale fra Vatoliere e strada statale – ma implacabili nel sequestrare quattro catenine a dei poveri cristi. E una opposizione – concludeva l’avvocato – in questo momento completamente assente che non vede o si gira da un’altra parte. Che tristezza, che squallore Barano!! E’ proprio vero: Cristo si è fermato ai Pilastri!».

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E, invece, la Giunta Comunale non si è fermata a quel commento ed ha deciso proseguire verso le aule del tribunale…

 

 

 

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