CRONACA

Ruspe, Savio infiamma Casal di Principe ed esalta il sindaco Natale

A cura del Comitato per il Diritto alla Casa delle Isole di Ischia e Procida

“Non sarò il sindaco che butta per strada quattro bambini. Onore a te sindaco Renato Natale che pur di salvaguardare il diritto alla casa delle famiglie Stabile, ti sei autodenunciato e ti sei dimesso”. E’ questa una delle frasi accolte dagli applausi scroscianti dei presenti con cui il nostro Gennaro Savio, nei giorni scorsi, ha letteralmente infiammato la piazza centrale di Casal di Principe durante il comizio tenuto nel corso dell’assemblea pubblica indetta dal “Coordinamento dei Comitati per il Diritto alla Casa della regione Campania”. Un intervento, quello del Presidente del “Comitato per il Diritto alla Casa delle isole di Ischia e Procida” e Vicepresidente del Coordinamento regionale, apprezzatissimo non solo in piazza, ma anche sui social attraverso i commenti apparsi sotto i video postati in rete.

Domenico Aquino dona una bottiglia di Rucolino al sindaco Natale
Domenico Aquino dona una bottiglia di Rucolino al sindaco Natale

Savio in pochi minuti ha sintetizzato la storia della tragedia degli abbattimenti delle case di necessità denunciando al tempo stesso le responsabilità politiche che ci sono dietro a decenni di abusivismo edilizio. “Negli ultimi quarant’anni – ha tuonato Savio – l’abusivismo edilizio nella nostra Regione ha proliferato per volontà dei rappresentanti politici di centro, centrodestra e centrosinistra che hanno malgovernato i nostri territori e che hanno trovato conveniente, politicamente ed elettoralisticamente parlando, non dotare le popolazioni degli strumenti urbanistici necessari per poter ottenere la licenza edilizia. Quindi se tra i cittadini che sono stati costretti a costruirsi nell’illegalità un tetto sotto il quale potersi coprire la testa e i rappresentanti dello lo Stato volutamente inadempienti, c’è un abusivo, questo è lo Stato che attraverso i suoi responsabili politici ed amministrativi, è venuto meno al suo dovere istituzionale non mettendo in condizione la cittadinanza di costruire nella legalità e vedersi così riconosciuto il diritto alla casa. E quindi oggi, anziché far pagare le pene dell’inferno ai poveri cristi abbattendogli l’unico bene di cui sono in possesso e per cui si sono indebitati a vita, logica vorrebbe che si processasse e condannasse la classe politica degli ultimi decenni responsabile di questa autentica tragedia sociale”. Fatta questa doverosa premessa, Savio ha puntato il dito contro il fatto che, guarda caso, ad essere abbattute negli ultimi dodici anni sono sempre e solo le case abitate da umili famiglie lavoratrici e mai la grossa speculazione affaristica. “Qualcuno asserisce che in Campania con gli abbattimenti – ha spiegato Gennaro – si sta ripristinando la legalità e si sta facendo giustizia. Questo non è vero. Ma quale giustizia, quale legalità – ha urlato a squarciagola tra gli applausi della gente -.

Gennaro Savio dinanzi alla piazza gremita di Casal di Principe
Gennaro Savio dinanzi alla piazza gremita di Casal di Principe

“Giustizia sarà fatta solo quando ad andare giù sarà finalmente la grossa speculazione edilizia affaristica dei pasticcieri del cemento e degli ecomostri di Stato con cui sono state distrutte coste e colline del nostro Paese”. Poi Savio, dopo aver fraternamente solidarizzato con la famiglia Stabile a cui nei giorni scorsi in poche ore la casa è stata ridotta ad un cumulo di macerie e dopo aver sottolineato che al contrario di come qualche politicuccio di turno vorrebbe far credere, la responsabilità delle demolizioni è dei rappresentanti politici seduti al governo ed in parlamento e non certamente della magistratura e delle Procure che fanno il loro corso ed il loro dovere limitandosi ad applicare le leggi vigenti, è passato alle proposte del Coordinamento regionale. “Come Coordinamento – ha affermato – chiediamo che vengano regolarizzate solo ed unicamente le prime case di necessità e che vengano abbattuti gli immobili della speculazione”. Poi il passaggio più significativo, quello relativo alla richiesta, rivolta al sindaco Renato Natale che era in piazza, di ritirare le dimissioni da primo cittadino. “’Il Coordinamento dei Comitati a Difesa del Diritto alla Casa della regione Campania’ – ha aggiunto – chiede questa sera pubblicamente in piazza al sindaco Renato Natale di ritirare le dimissioni perché i cittadini della regione Campania non possono permettersi il lusso di perdere l’unico sindaco che in tutta Italia ha dimostrato, coi fatti, di tenere a cuore il diritto alla casa e ad un’esistenza dignitosa dei suoi concittadini”. Una proposta, quella del Coordinamento, sostenuta a gran voce dalla piazza gremita di gente che per svariati minuti ha applaudito il suo sindaco. Tributandogli una straordinaria manifestazione di stima, di affetto e di apprezzamento. In una piazza di una terra difficile dove grazie al sindaco anticamorra per antonomasia, è stato avviato e si sta portando avanti un progetto politico e sociale di risanamento dell’intero territorio. L’augurio, naturalmente, è che il sindaco accolga l’appello del Coordinamento regionale e torni ad indossare presto la fascia tricolore della repubblica italiana. Lui sì che merita di indossarla! Al termine del comizio, l’ischitano Domenico Aquino ha donato una bottiglia di Rucolino al sindaco Natale a cui Gennaro ha augurato, che nell’assaggiarla “Possa lenire l’amarezza subita in questi giorni drammatici per Casal di Principe e per le centinaia di famiglie destinatarie dell’abbattimento della propria casa”. 

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