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Soppressione Forestale, anche l’isola colpita dalla legge Madia

CASAMICCIOLA TERME – L’ex presidente del Consiglio Matteo Renzi, nella conferenza stampa di fine anno, sostenne che cinque forze di polizia sono troppe, e nel nome della spending review pagò il conto il Corpo Forestale dello Stato, che infatti è stato soppresso. Dal 1° gennaio di quest’anno, i circa 7mila forestali sono stati accorpati ai Carabinieri. Ad illustrare l’accorpamento del Corpo Forestale nei Carabinieri fu il ministro Maurizio Martina, che dichiarò: «Nascerà un comando specifico: Comando Unità per la Tutela Foreste Ambiente e Agroalimentare al comando del vice comandante dell’Arma Carabinieri, generale di corpo d’armata Antonio Ricciardi». Anche l’isola d’Ischia è stata “colpita” da decreto Madia: dal 1° gennaio, infatti, è avvenuta la soppressione della storica caserma della Forestale di Casamicciola Terme, il cui personale  è passato tutto nell’Arma dei Carabinieri.

Gli ex forestali di Casamicciola oggi dipendono dal Comando Gruppo Carabinieri Forestali di Napoli, mentre logisticamente la loro sede fa riferimento sempre alla caserma sita nella cittadina termale. Il Corpo Forestale è presente sull’isola d’Ischia dagli anni ‘60, con la presenza di due uomini, fino ai sette nell’ultimo periodo. Crediamo di non sbagliarci nel sostenere che il comando del Corpo Forestale sull’isola dall’inizio alla “fine” sia stato gestito dal comandante Vincenzo Lo Sinno fino a qualche anno fa, quando è andato in quiescenza.  La sua sede negli anni è sempre stata a Casamicciola, anche se la stazione ha visto la dislocazione sul territorio a via Principessa Margherita, al Cretaio, a Corso Garibaldi fino all’attuale sede della Traversa Cretaio.

Gennaro Romano

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