CULTURA & SOCIETA'

Pascale «Puntiamo su nuovi mercati, non possiamo vivere di ricordi»

Con oltre 3 milioni di arrivi e 5 milioni di presenze l’Italia rappresenta la meta preferita dei visitatori cinesi e primeggia in Europa insieme a Francia, Germania e Spagna. Le previsioni per il 2019 sono più che rosee: crescono, infatti, le prenotazioni di oltre il 20 per cento. Oltre alle grandi città d’arte, le vacanze d’estate stanno vedendo i cinesi indirizzare le loro preferenze anche verso il Sud e nuove destinazioni del turismo culturale come i siti Unesco di Pompei, Amalfi e la valle dei Templi di Agrigento. È quanto emerge da un’analisi dell’Ufficio studi Enit (l’Ente nazionale per il turismo), nonché dal monitoraggio delle 30 sedi nel mondo dell’Agenzia nazionale del turismo. Un mercato, dunque, interessantissimo per l’isola d’Ischia.
«Si pone, per il nostro territorio, la medesima questione che dovemmo affrontare quando si è trattato di intercettare il mercato turistico russo.», commenta il sindaco di Lacco Ameno Giacomo Pascale. «Abbiamo dovuto fare i classici compiti a casa, per far trovare ai nostri ospiti un paese organizzato, accogliente, che mantiene quel che promette e risponde alle domande che arrivano da quel mercato. Penso alla criticità della lingua. Negli alberghi nessuno parlava russo, oggi andiamo un po’ meglio. Certo, quello russo era un mercato a noi più vicino, poche ore di volo. Diverso è il caso dell’Estremo Oriente, e della Cina in particolare. Tuttavia abbiamo la necessità di puntare a nuovi mercati, non possiamo vivere di ricordi e quello cinese, oltre a essere un mercato enorme, è anche ricchissimo.» Da un quinquennio, oramai, la Cina guida la classifica come top-spender per il turismo internazionale, con una spesa che ha superato i 260 miliardi di dollari, in grado di generare il 23% delle entrate turistiche nelle destinazioni di tutto il mondo. Il 2020 sarà l’anno della cultura e del turismo tra Italia e Cina, iniziativa che darà nuova forza propulsiva alla collaborazione tra i due Paesi. «L’iniziativa di questa mattina, che ci vede ospitare la cerimonia di chiusura della 4° edizione della Mostra cinematografica cinese in Italia, è importante perché rappresenta lo sforzo di unire le due culture, di far conoscere meglio ed esportare quella cultura italiana tanto apprezzata anche in Estremo Oriente. Il cibo, la moda, le bellezze ambientali e paesaggistiche, la nostra rinomata gastronomia diventata una delle eccellenze che più fanno breccia tra i cinesi. Uno scambio culturale anche in un settore importante come il cinema; realizzarlo qui, a Lacco Ameno, è quanto mai opportuno, dato che, come località turistica, è stata creata da un editore e produttore cinematografico come Angelo Rizzoli. Naturalmente – chiosa Pascale – è necessario fare sistema. Questa manifestazione è stata ospitata dal Comune di Ischia e da quello di Lacco Ameno, ma bisognerebbe coinvolgere tutte le comunità isolane. Proporci in maniera unitaria sul quel mercato. Una sfida che possiamo raccogliere solo se la Regione Campania, e soprattutto l’Assessorato al Turismo ci è vicino e ci accompagna. In altre occasioni, penso appunto alla Russia, la sinergia ha funzionato. Se decidiamo di muoverci anche in questa direzione, bisogna prevedere una serie di attività e investimenti. A partire dai voli di linea, dal miglioramento delle infrastrutture e da una intelligente e mirata promozione del territorio.»

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