«Frustrante credo sia l’aggettivo adatto per descrivere in maniera sintetica ma esaustiva il tempo che tutti stiamo vivendo. Devo tuttavia ammettere che ho imparato ad amministrare meglio il mio tempo ed a godere appieno dei momenti di pausa dal lavoro. La professione che esercito mi ha consentito poi di subire di meno l’isolamento sociale al quale siamo stati costretti per contenere il contagio. Tranne che per il primo periodo di lockdown ho infatti continuato a lavorare perché nei Tribunali comunque, sebbene in misura ridotta, si sono tenute le udienze. Devo infine ringraziare la passione per la fotografia che ho potuto coltivare con maggiore impegno e frequenza, e che ha lasciato poco spazio alla noia. Una situazione pesante che ho alleggerito con nuovi progetti fotografici. Ciononostante auspico fortemente di riuscire a venir fuori da questo triste periodo che ha determinato e sta determinando tanto dolore e sofferenza»
