CULTURA & SOCIETA'

UN PROGETTO PROMOZIONALE PER FAR CRESCERE L’ECONOMIA: L’ISOLA SI AFFIDA AI MAESTRI DELLA CERAMICA CON BOTTEGHE FORNITE E SEMPRE APERTE

ARTE & COMMERCIO 2023 IL SETTORE DELLA CERAMICA ARTISTICA A ISCHIA IN CONTINUA EVOLUZIONE, vanta un sorprendente fatturato per decine di milioni di Euro all’anno. L’impegno dei ceramisti ischitani in aperta concorrenza con i colleghi di Vietri Sul Mare nel salernitano. Da Ischia a Sant’Angelo cresce il numero delle botteghe di ceramica artistica con produzione propria o importata da Salerno, dalla Calabria e dalla Sicilia. Il ruolo storico della fabbrica di ceramiche dei fratelli Mennella a Casamicciola che sull’isola ha fato scuola. Il percorso lunghissimo della ceramica artistica a Ischia dal tempo dei vasai dell’argilla e della terracotta agli splendidi lavori smaltati e colorati di oggi

L’arte della ceramica, intesa come tale dalla mano esperta degli antichi vasai,  nell’isola d’Ischia è millenaria. Parte da quando i greci sbarcarono sui nostri lidi,  dando vita agli insediamenti di San Montano in Lacco Ameno, di Casamicciola, di Forio, di Cartaromana a Ischia, tanto per citare i luoghi più famosi  dove  l’antica civiltà ha lasciato straordinarie testimonianze di vita domestica ed industrializzata che la storia attraverso i suoi passaggi epocali  ci ha tramandato. 

IL MAESTRO FRANCO CALISE LAVORA AD UN PANNELLO DI CERAMICA GIGANTE

Simbolo di tanta peculiarità e vanto per la nostra cultura, è quella cosiddetta Coppa di Nestore, venuta alla luce proprio nella Baia di San Montano a Lacco Ameno fra innumerevoli ritrovamenti archeologici di vasi e coppe risalenti al VII secolo a. c. ad opera dell’archeologo tedesco Giogio  Buchner. Volendo descrivere in sintesi le sue caratteristiche, si può dire che essa  è una kotyle, una piccola tazza di uso comune, larga non più di dieci centimetri, decorata con una serie di motivi geometrici. Alludendo alla famosa coppa descritta nell’Illiade di Omero, il prezioso ritrovamento reca inciso su di un lato la seguente scritta in alfabeto euboico: « Io sono la bella Coppa di Nestore, chi berrà da questa coppa subito lo prenderà il desiderio di Afrodite dalla bella corona ». Attualmente il reperto è custodito nel complesso di Villa Arbusto di Lacco Ameno ed è possibile ammirarlo dal vivo presso il Museo Archeologico di Pithecusae. Quindi l’arte della ceramica in tutte le sue forme e decorazioni parte da quel tempo, facendo un percorso lunghissimo fino ai giorni d’oggi dove è diventata, almeno per l’isola, una redditizia risorsa industriale che il mercato turistico considera fra i prodotti locali più ammirati ed acquistati. I maestri della ceramica artistica sull’isola, se alcuni decenni fa si contavano sulle dita della mano, oggi affollano un settore cha va alla grande.

PANNELLO DEI MAESTRI DE NIGLIS E DI LEVA SI ISCHIA

Le Antiche Ceramiche degli storici fratelli Mennella di Casamiccciola, dal periodo d’oro ai tempi più recenti, hanno fatto scuola. Gli apprendisti in proprio sono diventati i maestri di se stessi con botteghe di ceramica artistica e laboratori dove nascono lavori di straordinaria bellezza. Rappresentano la prima fascia nel settore. Possiamo fare dei nomi e lodare la loro produzione. Incominciamo dall’artista Filippo Cianciarelli che dal disegno colorato e dai dipinti veri e propri è passato alla ceramica producendo lavori di magnifica fattura. Inforna in proprio ed espone al pubblico in un accordato negozio del Centro Storico di Ischia Ponte. Filippo Cianciarelli fa parte della prima fila  degli artisti isolani, quelli più quotati, per intenderci, operanti ad Ischia. Proseguiamo con i due maestri ischitani della terracotta, De Nigris e Di Leva della  bottega d’arte “Keramos d’Ischia” a Casamicciola. Costoro hanno messo insieme conoscenze profonde dell’antica tradizione, fantasia e capacità creativa, raggiungendo risultati di alta qualità ed originalità. Nell’impasto della creta plasmano sapientemente con le loro mani, come solo gli artigiani di una volta sapevano fare, gli elementi primordiali che danno vita alle cose: l’acqua, la terra, l’aria. Il nostro occhio inoltre  si posa sui lavori del bravo Claudio Cosentino e la sua compagna Alekandra  Azmyd,  artista ceramista che sta preparando una linea per ceramica di bysutteria ispirata a Ischia.  Sarà lo stesso Cosentino  ad illustrarci la sua passione ed il personale impegno nell’arte della ceramica.

IL MAESTRO ROSARIO SCOTTO DI MINICO LAVORA DAL VIVO AD UN PANNELLO CIRCOLARE DALLA COLLINA DI CAMPAGANO

Infatti, così esordisce: “ Dal 2002 ho deciso di far diventare la mia passione per la ceramica lavoro, e continuo tutt’ora a ricreare nel mio laboratorio le tipiche maioliche napoletane e a unire le tradizioni italiane e tutto ciò di bello che il nostro “bel Paese può offrire alle mie idee. I miei lavori spaziano dalla semplice mattonella fino alla realizzazione di arredi e decorazioni per la casa di qualsiasi genere. Oltre a ciò, riesco a soddisfare le richieste dei miei clienti e a realizzare opere “ad hoc”, in base ai loro desideri. Per i pannelli in maiolica mi avvalgo esclusivamente di mattonelle fatte a mano (“riggiole”) tipiche della produzione artigianale napoletana, mentre per tutte le altre creazioni, modello argilla allo stato plastico. Nel mio laboratorio e possibile vedere le mie opere già realizzate e quelle in lavorazione: i miei clienti vedono con i loro stessi occhi i miei metodi di realizzazione proprio perchè al lato espositivo della mia struttura è unito quello creativo”. Se il compianto Taki Calise con i suoi pregevoli lavori in ceramica artistica ha fatto storia a Forio , Franco Calise, suo allievo,  non gli è da meno. A tal proposito si può dire che l’allievo ha superato il maestro. Dall’1987 fino al 2008 il laboratorio del  maestro Franco Calise, era a via Matteo Verde, sempre a Forio, che ha lasciato per una parentesi caprese di quattro anni, prima di ritornare nel comune all’ombra del Torrione nel 2012, dove ha allestito una casa bottega nei locali della curia, che costituiscono le fondamenta della Chiesa di San Gaetano. La prima cosa che ha fatto Franco è stata valorizzare l’esterno, dipingendo la strada che, come un tappeto, accompagna il passeggio, con fregi che si rifanno a un naufragio com’è indicato sulla coppa che è custodita insieme a quella di Nestore a Villa Arbusto, poi è spuntata una panchina in pietra, una piccola aiuola e chissà che non si continui su questa falsa riga.“Il mio sogno sarebbe quello di realizzare una fontana proprio in piazza San Gaetano, ho il bozzetto, chissà…”. Le opere in ceramica artistica di Franco Calise sono conservate un po’ ovunque. Infine Rosario Scotto Di Minico da Campagnano  maestro della ceramica artistica con tutte le carte in regola. Il suo laboratorio nasce proprio nella sua Campagnano.  E’ qui che realizza pezzi unici, rigorosamente fatti a mano  e personalizzati, dettati da un’attenta scelta  dell’argilla  e di un’accurata  ricerca di smalti e colori.  

Fotoricerca di Giovan Giuseppe Lubrano Fotoreporter 

Ads

antoniolubrano1941@gmail.com

Ads

                                                                                                          info@ischiamondoblog.com

Articoli Correlati

0 0 voti
Article Rating
Sottoscrivi
Notificami
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
Visualizza tutti i commenti
Pulsante per tornare all'inizio
0
Mi piacerebbe avere i vostri pensieri, per favore commentatex