POLITICA

L’INTERROGAZIONE Porto, rifiuti, parentopoli, appalti: tutte le accuse del senatore

L’interrogazione rivolta dal senatore De Siano al Ministero dell’Interno inizia con una serie di premesse, la prima delle quali afferma che «nell’amministrazione comunale di Forio (Napoli) sembrerebbero essere stati perpetrati gravi abusi nelle procedure di assunzione di dipendenti pubblici; assunzioni a favore di parenti di amministratori e dirigenti comunali (ad esempio, figlio e nipote del vicesindaco, moglie di un assessore); altresì, risulterebbero essere stati perpetrati gravi atti di complicità e scambi di favore fra alcuni sindaci di altri comuni dell’isola di Ischia (come ad esempio la moglie del sindaco di Lacco Ameno, assunta presso l’amministrazione comunale di Forio e un consigliere comunale di Forio assunto presso l’amministrazione di Lacco Ameno)».

Domenico De Siano non le manda a dire, e anzi secondo il parlamentare «si tratterebbe, a quanto risulta, di assunzioni fatte tramite “concorsi farsa”, a favore di figli, mogli, parenti e amici stretti degli stessi amministratori e funzionari comunali di Forio, nonché di “reciproci favori” avvenuti fra i sindaci dei comuni limitrofi tramite l’assunzione, nei rispettivi organici comunali, di mogli, consiglieri e parenti vari». Accuse pesanti, che non si fermano qui: «in un arco temporale molto breve – continua De Siano – d sono state numerosissime le deliberazioni della Giunta comunale di nuove e diverse programmazioni per l’assunzione di personale e di modifiche alla pianta organica comunale, con conseguenti ed evidenti assunzioni illegali anche mediante (come nel caso che ha interessato quattro funzionari tecnici direttivi) lo scorrimento di una graduatoria di concorso già svolto, nonostante la legge (art. 91, comma 4, del decreto legislativo n. 267 del 2000) abbia categoricamente proibito l’utilizzazione di simili graduatorie per la copertura dei posti istituiti, proprio come avvenuto nel Comune di Forio, successivamente all’indizione di un concorso».

 De Siano parla esplicitamente di «assunzioni fatte tramite “concorsi farsa”, a favore di figli, mogli, parenti e amici stretti degli stessi amministratori e funzionari comunali di Forio, nonché di “reciproci favori” avvenuti fra i sindaci dei comuni limitrofi tramite l’assunzione, nei rispettivi organici comunali, di mogli, consiglieri e parenti vari»

Accuse che coinvolgono anche le nomine di funzonari: «parrebbe, altresì – prosegue l’interrogazione – che i funzionari tecnici appena assunti con tale procedura siano stati nominati dirigenti di settori tecnici istituiti ad hoc dal sindaco Del Deo (che avrebbe, senza motivazioni, rimosso il precedente ed anziano dirigente legittimamente assunto, che da decenni svolgeva quelle mansioni) e che gli stessi sarebbero i tecnici che hanno partecipato nelle commissioni giudicatrici di concorsi per assunzioni e per l’assegnazione di appalti pubblici nel Comune di Forio e nei Comuni limitrofi, le stesse amministrazioni con le quali il Comune di Forio scambierebbe favori».

E per mostrare esempi concreti, De Siano dichiara che «merita particolare attenzione la scandalosa ed immediata rimozione del funzionario, architetto Matarese, dalle sue funzioni direttive (che svolgeva da oltre 25 anni) dopo che questi avrebbe scoperto e comunicato al sindaco e al segretario generale la liquidazione illegale di molte migliaia di euro a favore della EGO ECO S.r.l., peraltro non supportate da alcun atto di legittimazione. Tutte le liquidazioni sarebbero avvenute ad opera del dirigente della ragioneria e dei tributi (messo sotto processo per corruzione e per turbativa d’asta insieme al titolare della stessa società)». Altri siluri vengono lanciati anche contro le selezioni concorsuali più o meno recenti: «risulterebbero inoltre irregolarità nelle procedure adottate dall’amministrazione comunale di Forio per i seguenti concorsi: concorso per assunzione di vigili urbani; concorso per assunzione di 11 istruttori amministrativi; concorso per assunzione di 4 istruttori direttivi tecnici».

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Il senatore denuncia «illegalità e i brogli accertati nell’affidamento dell’appalto alla EGO ECO S.r.l. nel 2012, per le quali c’è stato un terremoto giudiziario, con emanazione di provvedimenti restrittivi a carico di amministratori e funzionari del Comune di Forio (per corruzione e turbativa d’asta), alla scadenza del contratto nel 2019 dopo una serie di proroghe, è stato affidato alla SUPER ECO» e afferma che «l’affidamento si sarebbe svolto senza gara, adducendo motivi di emergenza legati al COVID-19 e sarebbero state valutate le offerte di solo due ditte partecipanti»

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A questo punto l’attenzione del Senatore si sposta sugli appalti: «nonostante le illegalità e i brogli accertati nell’affidamento dell’appalto alla EGO ECO S.r.l. nel 2012, per le quali c’è stato un terremoto giudiziario, con emanazione di provvedimenti restrittivi a carico di amministratori e funzionari del Comune di Forio (per corruzione e turbativa d’asta), alla scadenza del contratto nel 2019 dopo una serie di proroghe, è stato affidato alla SUPER ECO S.r.l. l’appalto per la gestione del servizio rifiuti a Forio per i successivi 7 anni per l’importo complessivo di 31.700.000 euro, per il periodo che va dal 2020 al 2027». Sul punto De Siano specifica: «L’affidamento si sarebbe svolto senza gara, adducendo motivi di emergenza legati al COVID-19 e sarebbero state valutate le offerte di solo due ditte partecipanti: la Super ECO S.r.l. e la Tecnology S.r.l.

Dopo le valutazioni sia dell’offerta tecnica che economica della commissione, è stata dichiarata aggiudicataria la ditta Super ECO, che già svolgeva il servizio di raccolta a Forio, dopo il fallimento della EGO ECO S.r.l.; è da evidenziare che la Super ECO S.r.l., società con sede a Cassino fondata nel 2015, nel 2016 è subentrata alla EGO ECO, rilevando il ramo dell’azienda; all’interno della Super ECO S.r.l., subentrata appunto alla EGO ECO S.r.l., dall’analisi della visura ordinaria del registro delle imprese della camera di commercio di Frosinone risulta che il socio unico e rappresentante sia Carlo Ciummo, figlio dell’ex amministratore della EGO ECO S.r.l. Vittorio Ciummo (già condannato in via definitiva a 5 anni di reclusione per reati sempre nell’ambito degli appalti della nettezza urbana)». Nel lungo “j’accuse” non manca nemmeno la gestione portuale. Preliminarmente viene spiegato che «dal 2010 la gestione del porto di Forio è stata affidata alla società mista “La Marina del Raggio Verde S.r.l.”, della quale l’ente comunale detiene una partecipazione del 51 per cento e il restante 49 per cento appartiene alla società privata Marina di Forio S.r.l., che per statuto è quella a cui è stata riservata la gestione del porto». Domenico De Siano rende conto che «a capo della Marina di Forio S.r.l. sarebbe stato nominato il medesimo soggetto a cui si riconducono le società aggiudicatarie degli appalti di tutte le principali opere pubbliche di Forio, per le quali il consigliere comunale Stanislao Verde ha denunciato all’ANAC, con prot. n. 148182/2015, una serie di gravi illegalità e anomalie nelle procedure di affidamento». Secondo il parlamentare «desta preoccupazione che, a distanza di anni, nonostante le ripetute denunce alle autorità competenti (magistratura contabile e penale, ANAC) da parte di consiglieri comunali, di associazioni locali, onlus e di cittadini, alle quali la stampa locale ha dato anche ampia risonanza, nessuno sia ancora intervenuto. Molte sono le denunce di irregolarità, di inadempienze, di omissioni di pagamenti, di truffe, continui incassi in nero riguardanti la gestione del porto turistico, con grave danno economico per la collettività foriana; i casi denunciati mettono in evidenza un intollerabile scenario che spiega la “situazione economica aziendale di perdita sistematica” della Marina del Raggio Verde.

Dito puntato anche contro «la “situazione economica aziendale di perdita sistematica” della Marina del Raggio Verde. Si tratta di perdite che il Comune stesso è costretto a ripianare puntualmente ogni anno. [..]; alla luce delle gravi perdite economiche, desta preoccupazioni e sospetti la circostanza che l’amministrazione comunale, capeggiata dal sindaco Del Deo, nel 2015 abbia affidato nuovamente alla medesima società Marina di Forio S.r.l. la gestione del porto per altri 5 anni, e si paventa l’ipotesi che il sindaco voglia rinnovare lo stesso affidamento gestionale per ulteriori 5 anni fino al 2025»

Si tratta di perdite che il Comune stesso è costretto a ripianare puntualmente ogni anno. Non è possibile che un porto turistico come quello di Forio, con tantissimi posti barca (circa 500) sempre al completo, non porti alcun beneficio economico, ma anzi considerevoli danni economici all’ente». Sull’argomento-porto, Domenico De Siano si sofferma in maniera particolare, dichiarando che «alla luce delle gravi perdite economiche, desta preoccupazioni e sospetti la circostanza che l’amministrazione comunale, capeggiata dal sindaco Del Deo, nel 2015 abbia affidato nuovamente alla medesima società Marina di Forio S.r.l. la gestione del porto per altri 5 anni, e si paventa l’ipotesi che il sindaco voglia rinnovare lo stesso affidamento gestionale per ulteriori 5 anni fino al 2025». Secondo l’esponente di Forza Italia «la popolazione, quella che rispetta le regole e che paga regolarmente le tasse, lamenta l’assenza e la cecità degli organi istituzionali di controllo dinanzi all'”allegra” gestione delle attività economiche all’interno del porto». Sul finire, De Siano punta il dito su una circostanza, affermando che «merita, inoltre, particolare attenzione il fatto che allo stesso Di Palo sia stata affidata anche la gestione del porto di Sant’Angelo dall’amministrazione del limitrofo Comune di Serrara Fontana, guidata dal sindaco Caruso, col quale Del Deo ha in comune anche la gestione della nettezza urbana tramite la Super ECO». Alla luce di questa lunga premessa, il senatore «chiede di sapere: se il Ministro in indirizzo non ritenga necessario esercitare il compito di vigilanza, assumendo iniziative per verificare la reale situazione del Comune di Forio e delle altre amministrazioni comunali, al fine di accertare eventuali responsabilità sui presunti illeciti descritti; quali misure intenda mettere in atto per verificare la regolarità gestionale ed amministrativa del Comune di Forio, affinché si possa far luce sulle gravi irregolarità segnalate in tema di assunzioni ed appalti pubblici».

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