CRONACAPRIMO PIANO

Furbetti del posto barca, D’Orta lancia l’operazione “verità”

Da poco insediatosi a Marina di Casamicciola, il neo liquidatore della partecipata parla del presente ma anche del futuro prossimo del diportismo. Poi, quando si affronta la questione dei residenti storici, mette al bando la diplomazia e spiega qual è la linea di azione che si sta perseguendo

Lo incontriamo in una caldissima mattinata casamicciolese, nella sua nuova “casa” di Marina di Casamicciola. Lì dove Stani D’Orta si è insediato da poco su investitura del sindaco Giosi Ferrandino che lo ha voluto in sostituzione di Gelsomino Sirabella al timone di una società partecipata dove pare – stando agli spifferi che circolano dagli ambienti bene informati – che di cose che non vanno ne siano state riscontrate non poche. Ma non è di questo che con D’Orta abbiamo discusso, eccezion fatta per un passaggio finale che certo regala il titolo al cronista. Al centro dell’attenzione la ripartenza del diportismo in uno scalo come quello termale rimasto “sfregiato” dopo la frana del 26 novembre 2022. «L’area portuale ha sempre caratterizzato un volano fondamentale per il nostro territorio – spiega – finalmente stanno arrivando le prime barche, nei giorni scorsi abbiamo registrato anche un overbooking. E’ un dato importante, d’altro canto Casamicciola è stata sempre un’elitè del diportismo nel Golfo di Napoli e sta pian piano riprendendosi il successo che merita».

«Dai numeri risultano 140 imbarcazioni residenti, ma dubito che ci siano tanti casamicciolesi proprietari di barche in alcuni casi anche di notevoli dimensioni. Abbiamo avviato una serie di controlli incrociati con l’ufficio anagrafe per accertarci che questo beneficio sia concesso solo a chi ne ha il diritto, a tutela dei nostri concittadini»

Gli chiediamo quali sono le potenzialità che il porto turistico non è ancora riuscito ad esprimere e risponde senza esitazioni: «Ci sarà un nuovo piano ormeggi che ottimizzerà gli spazi e consentirà di ospitare imbarcazioni più grandi il che apporterà indubitabili vantaggi all’economia del territorio, parliamo di barche di almeno 20 metri che tra l’altro non fanno turismo mordi e fuggi. Poi dobbiamo sfruttare il molo di sovraflutto, banchina attualmente in disuso occupato da una nave arrugginita che si occupa solo del trasporto dei rifiuti. Quello spazio potrebbe ospitare unità di dimensioni superiori ai cento metri, insomma si arriverebbe al definitivo salto di qualità». Gli chiediamo delle incomprensioni con i cosiddetti “residenti storici” che lamenterebbero aumenti di tariffe consistenti ma qui Stani D’Orta mette al bando la diplomazia e spiega senza mezzi termini di aver avviato la classica operazione trasparenza: «Sono qui da nemmeno una settimana, da quello che vedo risultano oltre 140 unità appartenenti a cittadini residenti sul territorio di Casamicciola. Una volta questo era un beneficio che veniva concesso a residenti storici o nativi: personalmente non credo che esistano sul territorio 140 nuclei familiari proprietarie di imbarcazioni. Tra l’altro parliamo anche di barche di dimensioni medio-grandi. Insomma, è arrivata l’ora di fare luce e chiarire: stiamo facendo controlli analoghi con l’ufficio anagrafe per capire se quello che costituisce un beneficio ed un requisito che deve essere concesso ai casamicciolesi, è stato erogato a giusto titolo oppure no. E questo a tutela dei nostri concittadini, per due ordini di motivi: in primis perché di fatto le barche dei non residenti tolgono spazio a chi è residente, e poi perché vengono sottratti spazi che potrebbero essere invece a imbarcazioni a transito che garantiscono un maggiore indotto».

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