CRONACAPRIMO PIANO

“No” della città Metropolitana alla Demo-ricostruzione della Chiesa

Disco rosso per San Giuseppe al Fango: si farà riferimento unicamente alle interferenze della chiesa di progetto con la viabilità provinciale esistente, mettendo in evidenza tutti gli aspetti che sono peggiorativi per la sicurezza stradale, nonché in contrasto con il Nuovo cds di esecuzione ed attuazione.

Non c’è verso di convincere l’Ingegner Giancarlo Sarno che ad Ischia gli esistono “fenomeni” ricostruttivi in grado di riscuotere il parere favorevole della Città Metropolitana di Napoli. Quando si parla di emergenza, ricostruzione Ischia e commissari straordinari e delegati, Sarno vede rosso. E’ accaduto con il versante della ex Casa Cantoniera di Casamicciola Terme, sta accadendo con la Demo-ricostruzione di “San Giuseppe” a Lacco Ameno. Infatti, il settore viabilità della La città Metropolitana diretto dall’Ing. Sarno ha detto “NO” alla Demo-ricostruzione della chiesa al Fango. Il parere negativo all’opera afferente gli interventi di ricostruzione pubblica post sisma del 2017 fa riferimento unicamente alle interferenze della chiesa di progetto con la viabilità provinciale esistente, mettendo in evidenza tutti gli aspetti del progetto di ricostruzione che sono peggiorativi per la sicurezza stradale, nonché in contrasto con il Nuovo codice della strada e il suo Regolamento di esecuzione ed attuazione . Ma c’è di più. Sarno contesta il mancato riscontro alla sua proposta di allargare il marciapiedi di della SP 149 Rosario-Fango oltre che lo sconfinamento nelle proprietà provinciali.

Conferenza decisoria negativa

Si è chiusa, cosi, il 15 giugno scorso, con esito negativo la conferenza dei sevizi decisoria in forma semplificata e modalità asincrona dell’intervento di demolizione e ricostruzione della chiesa di San Giuseppe al Fango, nel comune di Lacco Ameno, colpita dal sisma di Ischia sei anni fa. Ci sono voluti circa dieci mesi, complice anche l’alluvione di novembre 2022 per mettere la parola fine alla serie di confronti e interlocuzioni istituzionali. Ma come sempre accade ad Ischia, c’è un intoppo. Quando sembrava tutto, pronto, o quasi, per la ricostruzione, è irrotta la viabilità metropolitana di Sarno. Infatti, lo scorso 8 settembre si era chiusa favorevolmente la conferenza preliminare partita il 21 luglio del 2022. Nessuna eccezione era stata sollevata alla realizzazione dell’intervento dell’importo complessivo di quasi 2 milioni e mezzo di euro. Sul più bello la città metropolitana (protocollo generale del Comune n. 5595 del 23.05.2023) ha espresso “parere negativo” per motivi di sicurezza stradale e di marciapiedi. In particolare è il settore viabilità del solito Ing. Giancarlo Sarno che tra gli altri ha proposto la demolizione degli immobili in zona ex Casa Cantoniera a Casamicciola Terme, ad insisti a gamba testa sul progetto. Un’asse nei già labili ingranaggi delle ricostruzione pubblica che non pone questioni di legittimità al progetto, ma solleva questioni in ordine alla sicurezza stradale e, soprattutto, alla mancata soddisfazione delel richieste di restringere la chiesa ed allargare il marciapiede provinciale.A nulla sono valse le richieste del RUP comunale arch. Roberto Lupa “a considerazioni più approfondite sull’argomento” né tanto meno sono bastate le invocazioni del progetto arch, Ermanno Di Ferrante.

Sarno contesta il mancato riscontro alla sua proposta di allargare il marciapiedi di della SP 149 Rosario-Fango.Si è chiusa la conferenza dei sevizi decisoria in forma semplificata e modalità asincrona che doveva dare il la dopo 6 anni al progetto definitivo

Sarno riscontra il progettista arch. Ermanno Di Ferrante

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Il dirigente provinciale, corroborato dal suo staff ,cosi scrive riscontrando e confermando il parere negativo anche al progettista dell’era arch. Ermanno Ferrante: “Vista la ns nota del 22 maggio 2023, con la quale questa Direzione ha espresso PARERE NEGATIVO, di competenza, all “Intervento di demolizione e ricostruzione della chiesa di San Giuseppe al Fango colpita dal sisma” si riscontano le osservazione del progettista, arch. Ermanno Di Ferrante, del 29-maggio 2023- scrivono l’Arch. Caterina De Gironimo e l’Ing.Giancarlo Sarno che non intendono discussare sul restauro ma sulla sicurezza stradale- Si precisa che non si intende disquisire in merito alle definizioni di “restauro” e di “superfetazione”, che comunque, così come esposte dal progettista, non si condividono .Si farà riferimento unicamente alle interferenze della chiesa di progetto con la viabilità provinciale esistente, mettendo in evidenza tutti gli aspetti che sono peggiorativi per la sicurezza stradale, nonché in contrasto con il Nuovo codice della strada e il suo Regolamento di esecuzione ed attuazione”. Le strade provinciali n° 431 Borbonica e tratto della n° 149 Rosario – Fango, ricadono all’esterno della delimitazione del Centro Abitato, del Comune di Lacco Ameno, che in punta di Codice stabilisce l’obbligo in capo alle Amministrazioni Comunali di delimitare i Centri Abitati e di aggiornarli periodicamente e, in quanto tali, sono soggette a norme più restrittive, ed inderogabili, rispetto alle strade ricadenti nei centri abitati. arno punta il dito sulle “Fasce di rispetto fuori dai centri abitati” e “Fasce di rispetto nelle curve fuori dai centri abitati” .

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Sarno: Non avete rispettato le mie richieste al tavolo e ora dico “NO”

Nel braccio di ferro tra l’Ing.Sarno e gli uomini della ricostruzione di Giacomo Pascale e Giovanni Legnini sembra esserci di più. A spiegarlo è sempre il tecnico metropolitano :“Nell’incontro con il Progettista Di Ferrante, tenutosi presso gli uffici di questa Direzione Tecnica Strade, è stata richiesta una modifica progettuale, finalizzata all’allargamento della strada, nel tratto in curva, in modo da poter anche prolungare il marciapiede esistente. Richiesta che non è stata recepita nella stesura del progetto definitivo”. ’area/immobile oggetto di Intervento di demolizione e ricostruzione della chiesa risulta assoggettata al vincolo stradale. Come già chiarito il 23 maggio la Città Metropolitana di Napoli – Settore Viabilità ha espresso “parere negativo” all’intervento per le seguenti motivazioni: “L’Intervento di demolizione e ricostruzione della chiesa di San Giuseppe al Fango colpita dal sisma – che prevede la demolizione integrale e la ricostruzione della chiesa, tra l’altro con modifica della sagoma comportante un allungamento del fronte strada, risulta in essere contrasto con le “Fasce di rispetto fuori dai centri abitati”, le distanze dal confine stradale, da rispettare nelle nuove costruzioni, nelle ricostruzioni conseguenti a demolizioni integrali o negli ampliamenti fronteggianti le strade, non possono essere inferiori a determinati limiti rispetto al tipo di strada”. La Chiesa sta su strade di tipo F ubicate fuori la delimitazione del centro abitato del Comune di Lacco Ameno, secondo lo stradario 2019. Ancora trattosi di strada in curva, l’intervento risulta in contrasto con le “Fasce di rispetto nelle curve fuori dai centri abitati”. Pertanto all’interno delle fasce di rispetto stradale, 20 m per le strade di tipo F, potranno essere assentiti solo interventi manutentivi che non comportino ricostruzioni conseguenti a demolizioni integrali o ampliamenti fronteggianti le strade.

Tutte le censure metropolitane, dal codice alla proprietà provinciale

Per la città metropolitana l“Intervento di demolizione e ricostruzione della chiesa” non rispetta neanche le distanze legittimamente preesistenti e sconfina nella proprietà provinciale, tra l’altro con modifica della sagoma comportante un allungamento del fronte strada, questo suggella conferma il parere NEGATIVO. Ecco quanto si legge agli atti:“ rilevando, tra l’altro, l’assenza di sezioni quotate riportanti le strade provinciali, verificando che sono previste anche opere di contenimento, di altezza variabile fino ad oltre 4 metri, a confine con la sede stradale, nonché sull’area di sedime degli esistenti muretti provinciali (di proprietà di questo Ente, di altezza pari a circa 1 m ), sconfinando quindi dal lotto di proprietà della Diocesi di Ischia ed annullando completamente la visibilità nel tratto stradale in questione, che è in curva, in pendenza ed in prossimità di un incrocio. Tali opere di contenimento a confine stradale, sono determinate dallo slittamento e allungamento planimetrico, con l’innalzamento della quota di calpestio della chiesa di progetto e dell’area limitrofa, rispetto la quota stradale”. Al provvedimento di dichiarazione di conclusione della conferenza decisoria scaturito dal “NO” è ammesso ricorso davanti al TAR e al Capo dello Stato.

Bugiardi

Secondo Sarno gli incaricati del comune di Lacco Ameno dicono bugie e non ritiene che tale contestata scelta progettuale possa definirsi una scelta obbligata, cosi come riportato dal progettista il 29 maggio chiedendo riscontro. Ovvero secondo Di Ferrante:“Esso infatti è l’intervento di restauro per la nuova edizione della chiesa di San Giuseppe al Fango, quello dell’unico restauro possibile”.

TUTTE LE TAPPE DELLA VICENDA

-Il termine perentorio entro il quale gli Enti coinvolti potevano richiedere, integrazioni documentali o chiarimenti non attestati in documenti già in possesso dell’Amministrazione stessa era il 23 marzo 2023;

-Il termine perentorio entro il quale gli Enti coinvolti erano tenuti a rendere le proprie determinazioni relative alle decisioni oggetto della Conferenza è stato fissato al 06 giugno 2023;

– Il 23 maggio 2023 la Città Metropolitana di Napoli – Settore Viabilità ha espresso “parere negativo” all’intervento per le seguenti motivazioni;

Il 29 maggio 2023, il progettista dell’opera ha inviato alla Città Metropoli- tana le proprie osservazioni al citato parere negativo;

Il 31 maggio 2023 il Responsabile Unico del Procedimento, arch.Lupa visto il suddetto parere, ha riscontrato invitando la Città Metropolitana a considerazioni più approfondite sull’argomento;

Il 31 maggio 2023 la Città Metropolitana di Napoli – Settore Viabilità, riscontrato la nota del progettista dell’opera, ha confermato il proprio parere negativo;

Il 05 giugno 2023 la Diocesi di Ischia ha trasmesso il proprio parere favorevole;

Rilevato che non avendo le restanti Amministrazioni coinvolte nel procedimento di che trattasi, reso le pertinenti determinazioni entro il termine perentorio, trova applicazione il disposto secondo cui “… la mancata comunicazione della determinazione, entro il termine” equivale“..ad assenso senza condizioni”;

-Il 15 giugno valutati i pareri, ed in particolare il parere negativo formulato dalla Città Metropolitana di Napoli – Settore Viabilità, il Responsabile Unico del Procedimento, Arch.Roberto Lupa dà atto della conclusione negativa del procedimento, con successiva adozione della determinazione di conclusione della conferenza.

2milioni e mezzo di euro

L’importo complessivo del progetto è pari a 241.664 5,75 €.L’importo lavori e forniture è di poco meno di 1.100.000,01 € ed un aumento dei costi per le isole del 15% oltre l’incremento riconosciuto con il decreto aiuti del 20% di circa 416.000 € per un totale importo lavori e forniture di poco più di 1 milione e mezzo di euro. 23 mila euro saranno pagati per gli oneri per la sicurezza IVA e quant’altro. Nel merito il Comune di Lacco Ameno era stato individuato dall’ex commissario straordinario per la ricostruzione Carlo Schilardi, quale soggetto attuatore dell’intervento relativo alla chiesa. Il Comune guidato da Giacomo Pascale si sostituisce alla Diocesi di ischia nel ricostruire la chiesa. La Convenzione firmata tra il Comune di Lacco Ameno e la Diocesi di Ischia, proprietaria dell’immobile è del giugno 2021.

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