CULTURA & SOCIETA'

Oggi l’omaggio a Truman Capote a Villa Arbusto con “Un ricordo di Natale”, reading teatrale di Salvatore Ronga: in mattinata un laboratorio creativo per i bambini con l’artista Manuel Di Chiara

Il reading con la regia di Salvatore Ronga, vuole essere un omaggio alla figura di Capote, di cui si celebra quest’anno il centenario della nascita e il cui nome, ricorda ronga «È legato all’isola d’Ischia grazie a un magnifico reportage, “Colore locale”, nel quale lo scrittore americano ricorda la sua permanenza a Ischia tra la fine degli anni ’40 e i primi anni cinquanta - Per l’occasione, sarà possibile visitare la mostra di Manuel Di Chiara, “Travellers”, in esposizione nelle sale della Villa Gingerò fino al prossimo 8 gennaio. «Le festività natalizie rappresentano un momento speciale di condivisione e riflessione» dichiara Carla Tufano, vicesindaca e assessore alla cultura di Lacco Ameno. «Legarle a temi come l’amicizia senza tempo, la gentilezza e il ricordo, sono segnali forti per la nostra comunità. Omaggiare Capote, un grande maestro della letteratura, era inoltre doveroso. Farlo attraverso il linguaggio inclusivo del teatro, della musica e dell’arte viene incontro al desiderio di offrire a cittadini e ospiti dell’isola, di tutte le età, fertili occasioni di incontro, creatività e cultura».

Indipendentemente dalla sua moralità, ricordare Truman Capote, il famoso scrittore americano quando si celebra il centenario della sua nascita, per noi isolani, e in special modo a Forio, appare oltremodo doveroso, per una sorta di riconoscenza dovuta ad un personaggio che non a caso volle scegliere la nostra isola per suoi soggiorni-vacanza,vivendola e decantadola con la sensibilità dell’uomo semplice e col piglio del grande intellettuale del suo tempo. Racconta lo scrittore Raffaele La Capria che appena giunto ad Ischia Truman Capote “mentre scendeva dal vaporetto inciampò e ruppe l’orologio”. Era chiaro che l’isola – commenta La Capria – non era il posto per la fretta e la furia delle cose” ed infatti Truman Capote vi rimase quattro lunghi mesi.

Mesi trascorsi con il suo compagno al mare, a scrivere, a contemplare, da buon esteta, la fiorente natura foriana ed i “più bei pescatori dell’isola”. Alloggiarono a Forio alla Pensione Di Lustro. Occuparono quasi un intero piano della pensione e dalla loro stanza scorgevano il mare. La stanza di Truman era la n.3 ed era posta al secondo piano della pensione Di Lustro nel centro storico di Forio. Questa piccola pensione, di sole 10 stanze, fu  aperta nel 1931 da Gaetano Di Lustro (1909-1982) ubicata in un  palazzo del XVII secolo di proprietà da sempre della famiglia Di Lustro, una delle più antiche della nobiltà terriera di Forio il cui avo Filippo fu soldato di Napoleone Bonaparte, morto nella battaglia di Abukir. A Filippo Di Lustro è intitolata la strada, dove c’è tutt’ora la pensione, che porta alla piazza Luca Balsofiore. E’il più antico albergo di Forio ed oggi è portato avanti dalla vedova di Gaetano, Gioconda, che ha 83 anni e dalle due figlie Giuseppina che ha 62 anni e Maria Teresa che ha 54 anni. La signora Gioconda aveva 19 anni nel 1949 ed era la cameriera del piccolo albergo – uno dei 4 di Forio centro, tutte piccole strutture (gli altri erano la Villa Carolina, il Nettuno ed il Tirrenia) – e ricorda ancora quel “giovane biondo, bassino, dalla voce stridula, che con l’amico teneva le feste sul terrazzo”. Capote l’ha immortalata nel suo reportage “Ischia” contenuto nel suo libro “Colore Locale” apparso in Italia nel 1954 edito da Garzanti mentre il reportage uscì su “L’Europeo” del 2 luglio 1950 con il titolo ” L’isola senza tempo”.. In questo lungo scritto emerge il volto di un’isola ancora in parte selvaggia, di cui anche in America ” si parlava molto ” ma che pochi realmente avevano visto. In quel periodo su tutto il territorio di Forio esistevano soltanto una decina di alberghi, tutti di bassa categoria, racconta Capote.

L’acqua potabile arrivava soltanto con le navi – cisterna e i collegamenti marittimi erano garantiti dal “postale”. Lo scrittore giunse a Forio da Ischia su un carretto e la descrisse così: «bianca di luna, lambita dal mare mormorante, da cui si levarono i rintocchi del vespro come un frullo di uccelli». Nella pensione conobbe Gioconda, con la quale instaurò una tenera amicizia, nonostante le difficoltà della lingua. Spesso Capote si recava a ritirare la posta: un’occasione per incontrare al Bar Maria Internazionale gli amici americani, che erano sul posto. Una vita tranquilla la sua, fatta di abitudini semplici e un vivo interesse per le usanze locali: la siesta pomeridiana, l’arrivo della Principessa (la barca), la processione della Madonna. Per rimanere nell’atmosfera del Natale lacchese e ischitano, oggi lunedì 30 dicembre alle ore 18:00 nei giardini di Villa Arbusto a Lacco Ameno avrà luogo il reading teatrale “Un ricordo di Natale”, tra i più celebri racconti di Truman Capote. Il reading a cura dell’associazione Metamorphosis, con la regia di Salvatore Ronga, vuole essere un omaggio alla figura di Capote, di cui si celebra quest’anno il centenario della nascita e il cui nome, ricorda Ronga «è legato all’isola d’Ischia grazie a un magnifico reportage, “Colore locale”, nel quale lo scrittore americano ricorda la sua permanenza a Ischia tra la fine degli anni ’40 e i primi anni Cinquanta. In “Ricordo di Natale”, pubblicato nel 1956, lo scrittore americano ripercorre i giorni lontani dell’infanzia trascorsa in Alabama, in compagnia di un’anziana cugina un po’ stramba, sempre pronta a scherzare e a costruire aquiloni, la loro comune passione.  I preparativi per le festività natalizie sono vissuti con spirito di avventura e consegnano al lettore pagine intrise di ironia e di tenerezza. Questo sarà infatti l’ultimo Natale che passeranno insieme, e per mantenerlo vivo nella memoria, da grande ne racconterà la storia.

Manuel Di Chiara

A impreziosire il reading, le musiche eseguite dal vivo da Pithecusa Brass Ensemble con un repertorio natalizio che raccoglie suggestioni della tradizione anglosassone e americana. Al mattino, presso la Villa Gingerò, si svolgerà il laboratorio creativo sotto la guida di Manuel Di Chiara, dedicato ai bambini dai 6 ai 12 anni. Dalle ore 10:00 alle ore 13:00 i piccoli partecipanti saranno impegnati nella decorazione di aquiloni, “oggetti magici” del racconto di Capote. I lavori saranno esposti nel pomeriggio in una installazione scenografica a corredo del reading teatrale. La partecipazione al laboratorio e al reading “Un ricordo di Natale” è libera. Per l’occasione, sarà possibile visitare la mostra di Manuel Di Chiara, “Travellers”, in esposizione nelle sale della Villa Gingerò fino al prossimo 8 gennaio. «Le festività natalizie rappresentano un momento speciale di condivisione e riflessione» dichiara Carla Tufano, vicesindaca e assessore alla Cultura di Lacco Ameno. «Legarle a temi come l’amicizia senza tempo, la gentilezza e il ricordo, sono segnali forti per la nostra comunità. Omaggiare Capote, un grande maestro della letteratura, era inoltre doveroso. Farlo attraverso il linguaggio inclusivo del teatro, della musica e dell’arte viene incontro al desiderio di offrire a cittadini e ospiti dell’isola, di tutte le età, fertili occasioni di incontro, creatività e cultura». Al Reading seguirà una degustazione di prodotti gastronomici a cura di Forno Romeo di Lacco Ameno. Truman Capote tra l’altrio così scriveva nel suo Reportage: “ Lasciammo Napoli con un po’ di apprensione. Era una giornata meravigliosa, forse un po’ freddina per quei posti, dato che si era in marzo, ma allegra e vivace come un aquilone in cielo, e la «Principessa» filava svelta e sicura spruzzando acqua di qua e di là come un delfino burlone. La «Principessa» è un’imbarcazione piccola, ma comoda, con un bar minuscolo e ben fornito e una clientela che è veramente fra le più strane: condannati alla galera diretta al penitenziario di Procida oppure giovani che stanno per entrare nel monastero di Ischia. Naturalmente c’è anche della gente comune: isolani che sono andati a fare le spese a Napoli, per esempio, e di quando in quando qualche straniero. Se non sbaglio si può dire che Porto è la capitale di Ischia. In ogni modo è senz’altro il paese più grande ed è ancora un posto alla moda. La maggior parte delle persone, una volta che ci hanno messo piede, se ne allontanano difficilmente, perché Porto ha degli ottimi alberghi, delle belle spiagge e, appollaiato al largo, come uno sparviero gigante, il Castello rinascimentale di Vittoria Colonna. Gli altri tre paesi sono più rustici. Sono Lacco Ameno, Casamicciola e, sulla punta estrema dell’isola, Forio. Noi decidemmo di fermarci a Forio. Ci dirigemmo alla volta di Forio verso il crepuscolo, mentre in cielo cominciavano a brillare le prime stelle”:

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