LE OPINIONI

Ogni sport sviluppa quella ben precisa forza funzionale

Qual è la funzione di andare in palestra? Nessuna, se non proprio l’andarci. Non c’è gara, regolamento, competizione, non c’è nulla di paragonabile a uno sport prestativo

Essere funzionali vuol dire essere forti, reattivi, agili, veloci, elastici, coordinati (come un discobolo), grazie al fatto che si acquisiscono nuovi schemi motori attraverso esperienze motorie multiple e sempre più difficili, per questo si vanno a creare percorsi che si avvicinino il più possibile a quello che il corpo umano fa per natura. Un movimento si dice funzionalequando rispecchia i gesti della vita quotidiana. La parola funzionale era già presente in un libro del 1996 di Emilio They. L’allenamento descritto nel libro era l’anticamera del più moderno e competitivo (e più funzionale?) Crossfit. Nella nostra vita quotidiana non esiste l’isolamento muscolare tipico della sala attrezzi, ok! Nel quotidiano raramente ci troveremo a ribaltare copertoni da 250 kg o lanciare in aria sacchi da 20kg.

Strongman

Ultimo nato è lo strong man, sollevare carichi non convenzionali come auto, camminare con appositi bilancieri per distanze, tirare a se camion e vagoni di treni, sollevare bilancieri particolari sopra la testa, sollevare grosse pietre, trasportare un frigorifero sulle spalle, ribaltare un copertone di 200 o più kg per più metri, e tante altre amenità tipo queste. Addirittura da qualche tempo, non si sa in base a quale teoria dell’allenamento, simili attività sono prese come riferimento per un fisico funzionale. Dario, un ginnasta, mi dice: ”Chiaro che quando mi allenavo per tenere una croce agli anelli non m’interessava eseguire singole o ripetizioni sulla panca”. Ho detto croce agli anelli, dai, non rosicare. Secondo me, gli esercizi della palestra sono funzionali a se stessi.

Stuntman, acrobati, equilibristi, maratoneti, ginnasti

Domande tipo: “ Non costruisci forza funzionale” o “non ha un transfer”, pongono seri dubbi. Immaginate che avete fatto il vostro massimale di panca, che so, un bel 155 Kg. Siete contenti, lo dite ai vostri amici, magari su Internet… ecco che appare uno, un fottutissimo nickname, che vi dice una cosa del tipo – Si, ma tu riesci a fare le trazioni con una mano sola? -, oppure “sì ma tu riesci a correre con una pietra di 80Kg fra le braccia?” – Io? No, perché – “ Ah, ma allora non sviluppi una forza funzionale, sei squilibrato”. O ancora “ma tu riesci a correre 4 Km in 11.30’’-12’? O “ Tu riesci a fare la spaccata?” O “Lanci una pallina di 200 gr a 80 metri?”. A questo punto non posso fare a meno di aggiungere alla lista: gli Stuntman o gli acrobati del circo. Possiedono un perfetto connubio di Forza relativa, Coordinazione, Precisione, Flessibilità e un pizzico di follia, e anche i decatleti e i ginnasti.

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Facciamo un po’ di chiarezza

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Se non altro, sulle definizioni: “Forza funzionale” dovrebbe intendersi come la capacità di sprigionare forza in funzione del soddisfacimento di una richiesta specifica, in funzione di un gesto, di un movimento, di un atto. Ogni sport ha lasua forza funzionale. E’ ovvio che un canoista/kayak deve avere la capacità di sviluppare endurance, perciò saper fare le flessioni sulle dita gli interessa meno che completare 20 ripetizioni di squat con l’80% del suo massimale. Oppure che per un ginnasta è meglio saper fare una trattenuta statica agli anelli con 50Kg appeso piuttosto che avere 250Kg di massimale nello stacco. Possiamo continuare all’infinito. Un maratoneta avrà piacere di completare il test di Conconi in un certo tempo piuttosto che saper fare una schiacciata a canestro dai 3 punti e così via. Ogni sport punta a sviluppare quella ben precisa forza funzionale (che sia forza massimale, resistente o che) più una forza generale. Non ha assolutamente senso voler confrontare un tipo di “funzionalità” con un’altra. L’errore è qui. C’è chi asserisce, ad esempio, che ci sono esercizi che sono più utili nella vita di tutti i giorni, sono, appunto, più “funzionali”. Ma dove? Ma de chè? Ma quando? Ma dài. Nella vita di tutti i giorni il massimo dell’attività fisica che faccio è correre per 200-300 metri quando vedo che l’aliscafo sta per togliere gli ormeggi e sto per perderlo! Ciò significa che dovrei fare degli sprint sui 100 metri, magari con uno zaino progressivamente riempito di pesi di ferro più pesanti per simulare la stessa situazione? O con scarpe di ferro? O con un giubbotto carico di pallini di piombo? Cari amanti del trasporto di pietre, di frigoriferi, ribaltamento di copertoni, rottura di borse d’acqua, di elenchi telefonici, nella vita reale di tutti i giorni, la vostra tanta amata forza funzionale vi è veramente tanto necessaria o non serve ad una emerita cippa. Consideriamo il caso della palestra. Qual è la funzione di andare in palestra? Nessuna, se non proprio l’andarci. Non dite che non è così. Non c’è gara, regolamento, competizione, non c’è nulla di paragonabile a uno sport prestativo.

Se ti alleni e non si vede non sei funzionale

Ci piace andare in palestra per 100 motivi ma di certo andare in palestra non è uno sport. Gli esercizi che si fanno in palestra sono fini a se stessi, non servono per uno sport, ma per la palestra stessa. Sono assolutamente, se si vuole, non funzionali. Diciamo allora che la palestra è funzionale a se stessa. E all’interno del mondo “palestra” ci sono degli esercizi di riferimento del powerlifting, panca, squat, parallele, stacco, trazioni, dai i soliti. Ci sono anche dei parametri di riferimento per questi. E anche questi li conoscete. Essere funzionale, in palestra e senza fare tanto puzzo, significa pertanto avere dei risultati decenti in questi esercizi. In questi e non in altri. Essere funzionale in palestra significa che deve sembrare che andiate in palestra: poiché una grossa componente dell’andare in palestra è estetica, se manco vi dicono “ma fai palestra?” allora siete sicuramente non funzionali. Su un forum ho trovato il post di uno che diceva che i fisici da palestra erano squilibrati perché c’è gente che non riesce a fare il front squat o l’overhead squat. Queste frasi mi fanno sentire sciocco. Ma come, io ho 150 Kg di back squat e sono squilibrato, cioè un altro modo di dire che sono un impedito? In realtà al palestrato medio dell’overhead squat deve interessare quanto a me di come si cucina uno scorpione, cioè zero. Perché l’overhead squat non è funzionale a quello che devo fare io. Viceversa, lo è per chi fa i sollevamenti olimpici. Non per uno che gioca a tennis. Invece c’è chi vorrebbe dare a certi esercizi una valenza universale, assoluta. Che so, squat ad una gamba, flessioni/trazioni con una mano, sollevamenti olimpici, esercizi unilaterali assurdi.

Parametri di riferimento

Chiaro, dei parametri di riferimento validi per tutti devono esistere, nel senso che chi non riesce a correre per 15 minuti di fila senza strisciare o non riesce a fare 15 -20 piegamenti è una sega su tutte le scale, ma che io mi debba sentire penalizzato perché non riesco, che so, a spingere una carriola in salita con due ballini di cemento da 50Kg, non lo posso accettare. E niente mi toglie dalla testa il fatto che chi fa questi discorsi è uno che invece non è forte nei classici esercizi da palestra. Il classico tipo che ha l’amico “forte funzionalmente”, o che conosce gente “funzionalmente forte”, simile all’altro tipo che dirà sempre che i vostri risultati sono dovuti alle bombe o semplicemente perché siete dei fissati, mentre lui ha altri interessi oltre alla palestra (tipicamente, liquefarsi alla televisione la sera). Vorrei vedere se Yuri Chechi riesce a fare una farmer walk con 100Kg per più di 70 metri, o se Phelps riesce a fare uno squat con una gamba per 15 ripetizioni o se… insomma, avete capito. In ogni sport c’è un set di esercizi tipici che lo caratterizzano. Essere forte in questi esercizi ha un trasferimento diretto di forza nello sport stesso. Questi sono specifici e non è detto che siano intercambiabili. Un campione in uno sport può essere una frana assoluta negli esercizi di un’altro. Per quello che riguarda i palestrati, cercate di essere forti negli esercizi classici da palestra, in tutti. E sarete equilibrati. Perciò funzionali a quello che fate.

* Tecnico Nazionale F.I.P.C.F. – C.O.N.I – P. Atletico

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