LE OPINIONI

IL COMMENTO La seconda Pasqua in lockdown e le speranze illuse

Ma perché ci hanno “liberato” dopo Natale se sapevano della terza ondata? Errori sopra errori e a farne le spese siamo sempre noi. Poveri illusi! Siamo stati raggirati ancora, di poter vedere sempre quel poco di luce, ci abbiamo creduto, ma a quanto pare ci giriamo solo intorno. E continuiamo ad essere burattini senza fili, un coro senza voce e adesso che Pasqua è alle porte vorremmo salvare il salvabile! Le cose si programmano, per tempo, si scrivono, possibilmente con progetti adatti alle esigenze del territorio, ma siamo anche stanchi di dire le stesse cose. Non possono i nostri sindaci andare ognuno per conto loro, è inaccettabile, è stato commesso un errore nel riaprire dopo Natale, dovevamo tenere ancora una linea dura, in attesa dei vaccini, che sono arrivati e ad Ischia la campagna di vaccinazione sta funzionando benissimo. Sapevamo della terza ondata, dovevano e potevano impedirla, era molto più importante aprire a Pasqua per non chiudere mai più, continuiamo a preferire “la gallina oggi e non l’uovo domani “. Siamo un’isola, una realtà territoriale ben diversa dalla terraferma, abbiamo il dovere di difendere e di pretendere tutte le conquiste che abbiamo fatto fino adesso. E invece abbiamo sei sindaci che ognuno va in una direzione diversa, non meritavano la zona rossa, ma ormai è tardi e ribadisco ancora una volta che era meglio rimanere in zona arancione fino a Pasqua ma con tutti i negozi e le attività aperte. E i controlli a tappeto per far rispettare le regole, saremo arrivati a Pasqua come isola COVID free, appetibile e sicura dal punto di vista turistico, per una ripartenza con delle basi solide. E invece è il periodo dei forse, non si sa, vediamo, e intanto la povertà dilaga, saracinesche che non si alzeranno più, alberghi e pensioni che non riapriranno e tanti lavoratori che non avranno un impiego, questa è la realtà ad oggi e invece di elargire sostegni economici sprechiamo i soldi nell’abbattere le case della povera gente! Sotto gli occhi della politica che tace. Vergogna! E stiamo aspettando la Pasqua, la risurrezione di Gesù! Crediamo ancora in qualcosa?

Ci stanno togliendo tutto, ci hanno riempito di menzogne, fatti seri non se ne vedono, solo capricci politici, tanto loro a fine mese non hanno bisogno di nulla anzi, per loro avanza, altroché se avanza. E la dignità di tutti i lavoratori? Parla sempre chi non dovrebbe farlo, il sazio che non comprende le difficoltà degli altri. A che serve che i negozi di abbigliamento e di calzature stanno chiusi? E i parrucchieri e le estetiste? Se tutti gli altri negozi sono aperti come le altre attività, che senso ha? Perché penalizzare ancora una volta il comparto moda ed il benessere della persona? E le palestre? Con degli accorgimenti maggiori non c’erano pericoli. Almeno adesso vantiamo delle precauzioni maggiori, si possono fare i tamponi per l’attività fisica e nel caso delle palestre potevano aprire con degli orari più flessibili. Ma non c’è la volontà e non c’è nemmeno la forza di gridare insieme questo è il punto. State togliendo quel poco di ossigeno rimasto, bastavano controlli maggiori e un po’ di buonsenso in più. Una volta la folla insorgeva e scuoteva le coscienze, adesso noto che non ne ha più la forza, siamo diventati pigri persino a protestare, e stiamo morendo, di una morte lenta e senza sangue, scolorita come i colori di questa Pasqua dove prevalgono le menzogne e le bugie, quelle che ci apprestiamo a dire ai nostri bambini.

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