POLITICAPRIMO PIANO

Ottorino al vetriolo: «Appello farsa, era già tutto deciso a tavolino»

Il presidente del consiglio comunale, escluso dall’allargamento della maggioranza, torna sulle nozze tra Enzo Ferrandino e Gianluca Trani. E spiega in maniera nuda e cruda che il bene del paese non c’entra assolutamente niente. Ecco perché…

E’ successo tutto all’improvviso, ma a tuo avviso è stata un’operazione repentina o Enzo Ferrandino e Gianluca Trani ci lavoravano da tempo?

«Conoscendo il profilo degli interlocutori credo ci lavorassero da un po’. In ogni caso per conoscere precisamente i dettagli, beh sarebbe il caso di chiederli ai protagonisti».

E’ giusto pensare, come fa qualcuno maliziosamente, che il sindaco Enzo Ferrandino abbia voluto garantirsi la rielezione per il 2022 e Gianluca Trani ha preso un’altra strada per paura di perdere nuovamente come già accaduto nel 2017?

«Di certo le motivazioni che hanno spinto le parti a operare la scelta che hanno messo in campo non sono quelle che tentano di propinarci attraverso il loro racconto da “libro cuore…” . Appare evidente che entrambe le parti devono aver trovato, nel chiudere la trattativa, reciproca soddisfazione. E quindi, ciascuno provi a trarne le debite conclusioni, anche se la realtà triste è una è sola, purtroppo».

Quale?

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«In questo caso a perderci è stato il paese… e ne è prova tangibile il programmino che hanno messo in campo, in pieno stile campagna elettorale “anticipata” che riguarda opere a farsi, come se i quattro anni passati iniziassero oggi e non fossero trascorsi nel grigiore di una gestione politico amministrativa. Senza contare le occasioni perse per programmare lo sviluppo turistico e quindi il benessere del paese e delle future generazioni».

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 «Di certo le motivazioni che hanno spinto le parti a operare la scelta che hanno messo in campo non sono quelle che tentano di propinarci attraverso il loro racconto da “libro cuore…” . Appare evidente tutti i protagonisti devono aver trovato, nel chiudere la trattativa, reciproca soddisfazione»

A proposito, a Il Golfo anche Gianluca Trani ha ribadito che il sindaco non ha chiuso la porta a nessuno. Ma allora com’è che tu e Maurizio De Luise siete rimasti fuori?

«Partiamo da un antefatto, di certo le parti di cui oggi raccontiamo i fatti, hanno inteso raggiungere un accordo di potere e di natura elettorale con il solo scopo di garantirsi reciprocamente posizioni di rendita politica stante tra un anno la scadenza del mandato. Tale accordo, doveva poi essere giustificato all’elettorato come una esigenza determinata dal momento straordinario che stiamo vivendo  (le favolette del coinvolgimento di tutte le forze politiche responsabili, il covid, la crisi economica ed altre amenità…), di qui l’appello “unidirezionale” accorato dell’amministrazione, ma soprattutto già “preconfezionato” che non prevedeva nessun ulteriore coinvolgimento. Dunque un appello che definirei “ad excludendum. Ovviamente in maniera responsabile, pur consapevoli dell’appello “farsa” operato dall’amministrazione al solo scopo di creare le condizioni di ingresso dei soli tre ex minoritari in maggioranza, ho aderito all’appello dichiarandomi disponibile a collaborare responsabilmente alla risoluzione dei temi di cui al documento. A tutt’oggi come volevasi dimostrare nessun segnale è pervenuto. E quindi…».

Quindi?

«Tale adesione, (per di più inaspettata) ha spiazzato sia i tre ex minoritari che l’amministrazione. Costringendo entrambi ad uscire allo scoperto con le loro dichiarazioni pubbliche tese a riconfermare le “favolette” di cui ho appena accennato. Questo è quanto effettivamente accaduto, al di là delle giustificazioni di comodo che i protagonisti di questa vicenda hanno tentato e tenteranno di mettere in campo provando a salvare la “faccia”, senza accorgersi che nel paese è ulteriormente aumentato il malcontento soprattutto nei loro confronti. Dunque, resta a te caro Direttore ed agli attenti lettori del tuo quotidiano, trarre le conclusioni di un “modus operandi” ambiguo, doppio, e soprattutto con evidenti finalità di comodo…».

Come ti hanno giustificato Trani, Mattera e Cenatiempo questo passaggio tra le fila della maggioranza?

«Con il silenzio, quello tipico di chi, consapevole dell’operare con modalità incoerenti e opportunistiche, si sottrae alle proprie responsabilità, e non affronta direttamente questioni così delicate, tanto care al paese, ma soprattutto tradendo il mandato elettorale che vedeva il consigliere (competitor) in questione in uno agli altri due suoi omologhi, quali antagonisti dell’attuale amministrazione».

«Trani, Mattera e Cenatiempo mi hanno giustificato il passaggio in maggioranza con… il silenzio, sottraendosi alle proprie responsabilità e non affrontando direttamente questioni tanto delicate, ma soprattutto tradendo il mandato elettorale che vedeva i tre consiglieri antagonisti dell’attuale amministrazione»

Posso chiederti come l’ha presa e come l’ha commentata Giosi Ferrandino?

«Non mancherà egli stesso di rappresentare attraverso le pagine del Golfo, quello che è il suo pensiero su quanto accaduto…». 

Cosa si prova a ritrovarsi di punto in bianco unico baluardo della minoranza a Ischia?

«Vedi Gaetano, quando, il proprio operare,  in particolare in ambito amministrativo si fonda su sani principi, e mi riferisco in particolare al rispetto del ruolo che si riveste su mandato popolare come nel caso del Consigliere Comunale, non è importante il numero o i numeri, ma prevale la qualità della proposta che si è in grado di attrezzare, da qualunque posizione la si ponga».

Si narra di un incontro con Maria Grazia Di Scala al quale avresti partecipato anche tu. Puoi confermare e nel caso cosa si è detto?

«Posso dirti che ho letto la sua recente intervista sulla stampa locale. Di certo ha dato una versione dei fatti veritiera e di conseguenza corrispondente a quanto accaduto».

L’ultima mappatura della maggioranza vuole essere soprattutto uno schiaffo a Giosi Ferrandino, mi pare ovvio.

«Credo che, pur di opzionare una ipotetica riconferma dell’attuale quadro politico, l’amministrazione in carica avrebbe stretto rapporti con chiunque, e probabilmente ci hanno anche provato, solo che per alcuni è stato naturale non aderire,  coerentemente con le posizioni già assunte in precedenza e per altri è stato più semplice “cambiarsi il vestito” ed operare la metamorfosi cui abbiamo assistito».

«E’ clamoroso che il consigliere leader dell’opposizione e candidato sindaco nel 2017, sia stato fulminato dal “programmino di fine stagione” che lo avrebbe indotto a passare in maggioranza. Tale repentino “switch”, non è passato inosservato ai nostri concittadini, tra i quali le critiche sono arrivate in quantità notevoli e i social lo evidenziano chiaramente»

E’ chiaro che quanto è successo modifica anche gli scenari in vista delle amministrative del prossimo anno. Come cambiano le strategie del movimento politico che ti vede leader?

«Una sottolineatura è d’uopo, in politica non sempre è la matematica a prevalere, e quelli che sono stati i numeri del 2017, non è detto che lo siano anche per il 2022. Il gradimento di una amministrazione uscente o piuttosto di una proposta alternativa, non necessariamente sono regolate dal numero dei consiglieri che nel corso del mandato sono entrati oppure usciti dalla maggioranza, ma piuttosto da dinamiche in continuo divenire, che spesso sfuggono alla mera clientela spicciola: dunque per quanto mi riguarda lo scenario è ancora aperto e ogni ipotesi è ancora percorribile. Anche perché voglio essere ottimista e pensare che di certo al peggio può, anzi deve esserci un’alternativa».

Il tuo giudizio su Enzo Ferrandino e Gianluca Trani dopo questo “connubio” sotto certi aspetti clamoroso…

«Quello che ritengo clamoroso, è che il consigliere leader dell’opposizione e competitor dell’amministrazione che vinse le elezioni nel 2017, attivissimo nel criticare e reputare fallimentare per quasi quattro anni ininterrottamente l’azione amministrativa fino ad ora espressa dalla maggioranza, sia stato fulminato dal “programmino di fine stagione” con il quale vorrebbe giustificare il suo ingresso in uno agli altri due consiglieri tra le file della maggioranza. Tale repentino “switch”, non è passato inosservato ai nostri concittadini, tra i quali le critiche sono arrivate in quantità notevoli e per quanto il distanziamento da zona rossa non consente una dialettica diretta, dai social traspare in tutta la sua vivacità».

Il tuo messaggio ai cittadini ischitani…

«Spero solo di non averli tediati con il racconto delle miserevoli vicende che caratterizzano l’agire della classe politica locale. Del resto agli attenti osservatori non sfuggirà la vera essenza delle cose e soprattutto sapranno trarne le giuste conclusioni. Ad maiora…».

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