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Mialab: Carolina Nigro ad Ischia, l’arte si fortifica

Giovane ed esplosiva artista romana, sbarcherà presto sull’isola con un progetto decisamente interessante e coinvolgente

Il nostro orgoglio e’ quello di intervistare continuamente i veri e puri artisti italiani che lasciano le loro impronte ad Ischia. Carolina Nigro, una giovane ed esplosiva artista Romana, presto ci raggiungerà per farci conoscere un’arte che innova partendo dalle tradizioni, dando spazio alla creatività in cui si potrà prestare attenzione verso l’unico, verso l’eccellenza.

L’obbiettivo dell’isola e’ quello di avere la possibilità di contribuire fortemente alla diffusione dell’arte e del design che proviene anche dall’esterno. Questo progetto sarà in grado di valorizzare e mettere in comune il saper fare, l’arte applicata e l’innovazione di prodotto e di processo, condividere idee, entrare in un nuovo circuito di promozione e sviluppo artistico.

Chi è Carolina?

«Inizierei con due termini molto sdoganati che contengono però un mondo molto profondo; sono una donna anticonformista e uno spirito libero. I primi approcci alla ribellione forse risalgono alla mia nascita!

Da sempre, in modo innato, ho avuto un approccio totale alla vita con grande personalità, ovvero non conforme a ciò che mi circondava dando per scontato fosse la cosa giusta. Vedo continuamente una popolazione bloccata nell’esprimere se stessa, forse per paura del giudizio o di non essere accettata, che non comprenderò mai.

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Nasciamo con il diritto di esprimerci e di vivere a pieno la nostra vita che non concederselo è totalmente innaturale. Per alcuni aspetti mi sento molto fortunata ad “essere cosi”, perché non ho mai oppresso il mio carattere e nonostante sacrifici, fallimenti continui e valanghe di critiche, sono fedele a me stessa e ai miei desideri, soprattutto nello stile di vita. Da qui nasce MIA. Questa vita è MIA e voglio fare quello che dico io; nel rispetto massimo per gli altri. Questo rispetto di cui parlo mi ha portata poi a definire dei valori imprescindibili come l’amore per la natura, per gli animali e per delle ideologie, anche drastiche, che porto avanti nella vita di tutti i giorni quasi come delle battaglie nella speranza di sensibilizzare che mi circonda. Non poche volte, mi sono sentita dire di essere una brava motivatrice e capace di dare stimoli. Il paradosso è che tutto ciò che mi rende piacevole è lo stesso che mi rende insopportabile. L’amor proprio è una grande virtù e questo si può esprimere provando a realizzare i propri sogni che per me sono sempre stati professionali. Ricordo una frase che dice: “una delle massime espressioni della felicità è amare il proprio lavoro».

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L’armonia raggiunta nelle tue creazioni raggiunta nelle tue creazioni artistiche quale tipo di mercato riesce a raggiungere?

«Secondo me anche nel lavoro, i valori la fanno da padrone.

Il mio desiderio è quello di creare bellezza con quello che io posso realizzare da sola o con la collaborazione di esperti o professionisti rimanendo comunque in una realtà per pochi e di nicchia.

Per nicchia intendo sia lo stile, il buon gusto o il grande lavoro che c’è dietro ogni mia produzione o prodotto, ma anche arrivare al target di cliente che comprende il valore del fatto a mano, del vero made in Italy e soprattutto la qualità. Le mie produzioni hanno un costo non proprio alla portata di tutti, perché alle spalle di esse c’è, oltre alle numerose ore di lavoro, la ricerca di materiali che abbiano una filiera che non punti solo al business. Non compro mai se non so la provenienza o comunque su internet per spendere meno.

Posso guidare anche per un’ora, andare a comprare un metro di cordone al costo triplo del prezzo rispetto al presto online, “solo” perché è bello e per bello intendo di qualità; e poi, comprare nelle botteghe o nei negozi storici, magari con una storia di generazioni alle

spalle… non ha prezzo! I miei clienti sanno riconoscere il valore dei miei prodotti e questo mi da molta soddisfazione. Chi si rivolge a me, desidera bellezza e ne conosce il valore assoluto. Ho avuto periodi di crisi come creativa e come imprenditrice e questi sono serviti a definirmi ancora meglio e a rimanere fedele al mio obiettivo. Quello che voglio dire e’ che ho smesso prestissimo di puntare alla quantità e questo mi ha regalato una profonda pace e mi ha indirizzato su un’attività produttiva che ha come obiettivo “attirare chi mi comprende”. Il grande mercato o i grandi numeri non mi appartengono, perché dove c’è quantità è matematicamente impossibile che ci sia il rispetto dei lavoratori, dei tempi di produzione, delle materie prime e spesso anche dell’ambiente. La mia è un la sinergia pura tra artigianato e design, per creare pezzi unici, su commissione o collezioni limited edition. Anche il restyling ed il riuso, ben studiati, portano a grandi risultati. Sono l’anti consumismo per eccellenza e ovviamente non potrei non essere così anche nel mio lavoro».

Come descriveresti la tua attività produttiva?

«La mia è un’attività produttiva che definirei ricercata e creativa con la quale vorrei comunicare bellezza e buon gusto. Amo sperimentare nei colori e nei materiali fondendo, nell’arredamento come nella moda, dettagli classici e preziosi ad un concetto molto moderno e minimal.

La mia attività produttiva esprime a pieno la mia personalità; contrasti, eccessi, contraddizioni. Dai complementi d’arredo al fashion il mio obiettivo è creare “STILE” e lasciare il segno. Un esempio è la mia linea Prestige dove l’elemento predominante è l’oro, prezioso e di grande effetto che ammorbidisce linee semplici e rigorose e il mio amato Total black».

Pensi che oggi l’industrializzazione della creatività abbia dei limiti?

«Limiti? Certamente! Il limite è la non chiarezza di quello che c’è dietro ad un progetto o un percorso creativo, dando libero accesso a tutti in molti settori creativi; è necessario studiare dal passato, assorbire e imparare da maestri che possono sviluppare le nostre capacità. Il limite è la mancanza di competenze, passione; si sta riducendo tutto a commercio. Tante cose,uguali, identiche e soprattutto assenza di unicità».

Da quale modello nasce il tuo progetto creativo?

«Il mio modello creativo si ispira ai grandi nomi della moda, all’arte Italiana, all’arte in generale e soprattutto alle forti personalità ricche di carisma che con le loro opere e idee hanno lasciato il segno e cambiato le regole. E’un modello creativo di talento esclusività ed unicità dei grandi artisti. Inoltre, ho sempre avuto una forte attrazione per le botteghe dei tappezzieri e della loro maestria come apprezzo la street art e il design moderno; la fusione di tutto questo, può dar vita a un nuovo approccio a quelli che sono i mestieri artigianali tradizionali così da avere una nuova generazione di giovani talenti.

Il passato è fondamentale, perché oggi risulta tutto molto veloce è come se questo presente non sarà mai il passato di qualcuno».

Ischia potrebbe aiutarti nella tua produzione artistica?

«Un’opera d’arte come Ischia non solo potrebbe aiutarmi ma è sicuramente un sogno poter dimostrare la mia essenza artistica in un luogo così suggestivo e ricco di storia vera. La bellezza dell’isola non può che racchiudere quello di cui ho parlato fin’ora; Italia, bellezza, tradizione, i valori che indirizzano la mia vita ed un patrimonio di cultura che ci rende famosi in tutto il mondo. Potrei solo che assorbire tutta la sua energia per creare qualcosa di nuovo»..

Adesso hai realizzato “IDEEDI”…

«IDEEDI è una nuova avventura che prevede la collaborazione e progetti collettivi. Il nome stesso dell’associazione vuole giocare e comunicare lo spirito di coinvolgimento e aggregazione che nasce dal desiderio di fare gruppo; IDEEDI chi? IDEEDI tutti! Uno spazio espositivo polivalente. Una fusione tra uno showroom, un atelier ma anche laboratorio e coworking. Il percorso è lungo e ogni giorno ha piccoli cambiamenti ed evoluzioni; dall’idea alla realizzazione si sta definendo sempre di più. I due obiettivi primari sono di dare la possibilità di esporre anche a giovani artisti che stanno avendo il primo approcci al mondo dell’auto produzione ed artistico. Il secondo offrire uno spazio per portare avanti corsi e workshop di diverse discipline artistiche ed artigianali per divulgare e diffondere la bellezza di creare avvicinando tutti ad attività manuali sviluppando la creatività.

Spero di poter evolvere questo progetto infinitamente».

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