CRONACA

Palazzo Ciannelli, la sfida infinita al TAR

Lacco Ameno e l’intricatissima vicenda legata a un abuso edilizio che si trascina ormai da tempo immemore. E che adesso, dopo il conferimento di incarico legale da parte del Comune, vivrà una nuova puntata

Se nell’isola d’Ischia i cantieri per la ricostruzione, la messa in sicurezza ed i lavori a tutela del territorio sono fermi, quelli abusivi hanno sempre girato a pieno regime. Come nel resto dell’isola anche il piccolo comune di Lacco Ameno è l’emblema della contraddizione. Un caso surreale riguarda in particolare Lacco Ameno: il Palazzo Ciannelli. Da decenni al centro di un’intricatissima vicenda condominiale e che nell’ultimo periodo ha assunto persino derive politico istituzionale. Come è noto alle cronache locali, nei primi anni Ottanta è stato edificato un piano abusivo su un palazzo del Settecento, la Villa Ciannelli che all’epoca delle edificazioni abusive era addirittura, in parte, in affitto ed usato alla Soprintendenza per i Beni Archeologici di Napoli. Soprintendenza, rimasta, poi, nell’immobile fino al 2012. Gli abusi nell’ edifico multiproprietà sono stati realizzati in una porzione dello stesso sulla quale poi, al culmine di una lunghissima querelle giudiziaria, è stata disposta ordinanza di demolizione, sentenze del tribunale amministrativo e chi più ne ha più ne metta, ma che di fatto non hanno prodotto effetti se non un’agguerrita faida tra condomini che ha coinvolto anche la politica e ad oggi i familiari del Presidente del Consiglio Comunale Dante De Luise. “In quest’isola sono fortissime le collusioni tra politici, tecnici e cittadini nel nome del cemento”, ha avuto a dire Caterina Ciannelli, proprietaria di un’ampia porzione dello storico fabbricato ed intenzionata a far valere le sue ragioni. Dello stesso avviso l’ente locale che continua il suo precorso di principio istituzionale e di equilibro politico in seno alla maggioranza, contestando punto su punto ogni addebito ed ogni misura avanzata sul caso di Via Cristoforo Colombo. Da anni ormai divenuto l’ombelico degli affari tecnici e politici di Lacco Ameno.

Fatto sta che, considerazione o meno la guerra sul Palazzo Ciannelli prosegue e prosegue a colpi di TAR. Infatti con determinazione Reg. Gen. N. 72 del 23 gennaio 2023 Serv. N. 26 Il responsabile del I settore Affari Generali Lucrezia Galano ha disposto la costituzione del comune di Lacco Ameno in persona del sindaco p.t. nel giudizio innanzi al Tar Campania-Napoli di cui al ricorso acquisito al protocollo comunale n. 652 del 17 gennaio 2023 con la contestuale nomina del difensore e procuratore speciale dell’ente, Nicola Patalano. Un ricorso con il quale si chiede a carico del comune l’adozione di tutti i provvedimenti sanzionatori e ripristinatori, con riferimento all’immobile sito alla Via C. Colombo nonché per l’accertamento dell’obbligo delle amministrazioni intimate di provvedere sulle richieste avanzate dalla ricorrente, con richiesta di condanna delle medesime all’adozione dei provvedimenti e delle attività richieste.

Ecco quanto rileva la dottoressa Galano: “Premesso che in data 17.01.2023 è stato acquisito al protocollo dell’Ente n. 652 ricorso innanzi al Tar Campania-Napoli avverso e per l’annullamento del silenzio formatosi sulla diffida comunicata a mezzo pec in data 18.11.2022, con la quale la ricorrente ha diffidato il Comune di Lacco Ameno all’adozione dei doverosi provvedimenti sanzionatori e ripristinatori ai sensi degli artt. 31 T.U.Ed e 181 D.lgs 42/2004, nonché ai sensi del Capo IV, Parte II, Titolo IV del DPR 380/2001, con riferimento ad un immobile sito alla Via C. Colombo nonché per l’accertamento dell’obbligo delle amministrazioni intimate di provvedere sulle richieste avanzate dalla ricorrente a mezzo pec in data 18.11.2022 con richiesta di condanna delle medesime all’adozione dei provvedimenti e delle attività richieste; è necessario procedere alla nomina di un difensore e procuratore speciale dell’Ente;

– di nominare quale difensore per la tutela degli interessi dell’Ente nel predetto giudizio l’Avv. Nicola Patalano di Ischia, iscritto nell’apposita sezione della Short list degli avvocati del Comune”. In relazione all’ incarico professionale il Patalano ha comunicato l’accettazione nonché un preventivo di spesa pari ad € 1.000,00, oltre rimborso spese forfettarie al 15%, C.p.a. e spese vive documentate. Quindi la parabola al Tribunale amministrativo di Napoli con l’ennesima battaglia.

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