CRONACA

Panacea (Uil Scuola): Sul contratto ATA pronti alla mobilitazione

Per il coordinatore della provincia di Napoli l’azione sarà necessaria qualora la trattativa sul personale ATA non si apra a soluzioni positive per affrontare e risolvere le numerose problematiche

Riparte il confronto tra Sindacati e ARAN nel tentativo di sbloccare una trattiva che si protrae da più di un anno, anche se le soluzioni proposte al tavolo rimangono del tutto insoddisfacenti, ragione per cui è stato programmato un nuovo incontro per il prossimo 7 giugno. Dopo l’Accordo economico del dicembre scorso, il tentativo di trovare una soluzione ai problemi di carattere normativo è risultato, fino ad oggi, vano. Si sta rivelando molto complicata, infatti, la possibilità di dare risposte soddisfacenti ai numerosi problemi che interessano il personale, la cui condizione è stata notevolmente peggiorata dalle troppe incursioni legislative operate in ambito contrattuale dalle classi politiche che si sono alternate alla guida del Paese dal 2016 in poi.

Roberta Vannini

L’incontrodel 1° Giugno scorso ha messo nuovamente al centro del confronto l’Ordinamento del personale ATA che rimane uno dei punti di maggiore conflitto tra le parti e che, come si ricorderà, è stato posto tra i sette obiettivi previsti anche dall’ultimo Atto di indirizzo emanato dal ministro Valditara. L’unica novità palesatasi è stata rappresentata dalla presenza al tavolo negoziale di dirigenti del Ministero dell’Istruzione e del Merito, rappresentato dal Capo Dipartimento delle Risorse finanziarie, dott. Jacopo Greco, e dal Direttore Generale del Personale, dott. Filippo Serra. La presenza è stata richiesta proprio dalle stesse Organizzazioni sindacali che, ripetutamente, hanno messo in discussione la proposta ARAN reputata meramente teorica e carente sotto il profilo delle ricadute sul personale Ata.

La Federazione Uil Scuola Rua ha, ancora una volta, ribadito il giudizio negativo sulla proposta di Ordinamento ATA, che è reputata una vera e propria insidia all’integrità della Comunità Educante.

Preoccupa la divisività (le progressioni risultano notevolmente rallentate), il malcelato carrierismo, la cancellazione della figura del DSGA (risorsa professionale unica e caratterizzata, concepita per sorreggere l’intera e complessa struttura amministrativa della scuola), l’esclusività (agli assistenti è preclusa ogni possibile progressione professionale), l’assenza di visione prospettica (il profilo degli assistenti tecnici viene strutturato su un doppio livello del tutto sperequato, cronicizzando la criticità). Ma è l’intero progetto di riordino che è suscettibile di indebolire profondamente il modello di scuola autonoma disegnato dal Costituente (Riforma del Titolo V del 2001).

La Uil Scuola Rua, non ritenendolo migliorabile, ne ha chiesto la sua definitiva esclusione dal confronto, chiedendo espressamente di tornare a lavorare sul modello vigente per effettuare quei pochi interventi migliorativi possibili con le scarsissime risorse finanziarie disponibili.

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E’ stato altresì evidenziato come il personale, a tutti i livelli, stia vivendo una fase complicatissima. Dopo l’emergenza dettata dalla pandemia, si sta proponendo un nuovo sovraccarico di lavoro imposto dalle ingenti risorse del PNRR, reso ancor più complesso da un processo riformatore eterodiretto e di stampo autoritario. Il tutto con organici completamente scarichi che, già a partire dal prossimo anno scolastico, dovranno fare i conti con la difficoltà di aprire materialmente le scuole a causa dei pochissimi collaboratori scolastici in servizio.

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Giancarlo Turi

“Per la nostra Federazione Uil Scuola RUA, -dice Giancarlo Turi,Segretario organizzativo e responsabile delle politiche di bilancio (MI, MEF e scuole)- il progetto dell’ARAN sul personale ATA è irricevibile. Serve un deciso cambio di passo. Il personale ATA delle scuole pubbliche vive una condizione surreale: sono pochi, mal pagati e oberati di impegni. I contratti servono per migliorare la condizione di tutto il personale, la proposta dell’ARAN la deprime. Adesso si avvia la fase del confronto con i lavoratori e, congiuntamente, si decidono le iniziative da assumere. Così proprio non va!”.

Per il Segretario Regionale Uil Scuola Rua Campania, Roberta Vannini: “Il Contratto si allontana! L’Aran, invece di trovare soluzioni ai problemi del personale ATA che si trascinano da anni, li acuisce. L’ultima proposta presentata al tavolo delle trattative è irricevibile! Ci troviamo dinanzi all’ennesimo colpo basso a scapito di un personale senza il quale le scuole non potrebbero neanche aprire! LaUil scuola rua della Campania è pronta a supportare ogni iniziativa che la segreteria nazionale intenderà assumere”.

Forte fermento sui territori, compreso le isole di Ischia e Procida, con il coordinatore Uil Scuola Rua di Napoli, Luigi Panacea, che unitamente ai coordinatori di Avellino, Benevento, Caserta, Salerno e tutti segretari territoriali della Campania, si dichiarano pronti alla proclamazione della mobilitazione qualora la trattativa sul personale ATA tutto non si apra a soluzioni positive per affrontare e risolvere le numerose problematiche, a cui si vorrebbe cambiare la classificazione, le modalità di reclutamento (norme transitorie di prima applicazione) e assegnare una diversa collocazione nell’ambito della Comunità scolastica, estrapolandone i DSGA figura apicale.

Nei prossimi giorni la Federazione avvierà una campagna nazionale di informazione a beneficio dei lavoratori della scuola per esporre i contenuti della trattiva e i rischi per il personale.

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