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Panza, che festa per l’inaugurazione della casa dell’acqua

Ieri mattina a Panza, presso il piazzale “Cenerentola” (che presto sarà ufficialmente intitolato alla figura di don Cristoforo Di Scala), il vicesindaco di Forio Gianni Matarese ha inaugurato la prima delle tre case dell’acqua messe a disposizione dall’amministrazione comunale per essere utilizzate da cittadini e turisti. La prima struttura dell’ambizioso progetto fortemente voluto dalla compagine guidata da Francesco Del Deo è stata “battezzata” alla presenza di un folto numero di studenti dell’istituto comprensivo “Avallone” di Panza, che per l’occasione hanno cantato e suonato l’inno di Mameli, della preside Giovanna Cuomo, del parroco don Vincenzo Avallone (che ha benedetto la casa citando il “Cantico delle Creature” di san Francesco d’Assisi), del consigliere comunale Davide Castagliuolo, degli architetti Marco Raia e Giampiero Lamonica, e degli ingegneri Luca De Girolamo, Mauro Pizzuti Miragliuolo e Raffaele Cesaro (amministratore della Encon srl, la ditta che avrà cura di gestire l’impianto).  Per la cronaca, l’architetto Marco Raia e l’ingegner Luca De Girolamo hanno realizzato la progettazione preliminare della casetta e hanno intercettato il finanziamento provinciale, mentre l’architetto Giampiero Lamonica – coadiuvato dall’ingegner Mauro Pizzuti Miragliuolo – è stato responsabile unico del procedimento.

Soddisfazione trapela dalle parole del vicesindaco Gianni Matarese, che al termine dell’inaugurazione ha dichiarato: «Si tratta di un servizio offerto alla popolazione, sia a quella residente sia, in prospettiva, a quelli che saranno gli ospiti che giungeranno sull’isola durante il periodo estivo. Il nostro obiettivo è quello di assicurare la fornitura di un’acqua potabile, depurata e che non perda tutte le sue caratteristiche organolettiche a un costo molto basso, ovvero cinque centesimi a litro per l’acqua refrigerata frizzante e gratuita per l’acqua naturale. Questo determinerà un sensibile vantaggio: in altre zone dove è attivo questo servizio è stato calcolato un risparmio di circa quaranta euro mensili per un nucleo familiare costituito da quattro persone. L’altro vantaggio è rappresentato dalla riduzione del consumo di acqua imbottigliata e di bottiglie di plastica, per cui si dà una mano anche all’ambiente. Si tratta di iniziative apparentemente molto semplici, ma penso anche molto importanti e preziose per l’intera collettività».

Sulla medesima linea si è posta anche la preside Giovanna Cuomo: «Abbiamo accolto con vivo entusiasmo l’iniziativa dell’amministrazione comunale attraverso la società Encon, che ci ha permesso di guidare gli alunni a formarsi anche in classe sull’uso della risorsa idrica comunale. Questa iniziativa si innesta perfettamente nella nostra progettualità didattica, in quanto la scuola vuole indirizzare le nuove generazioni all’uso corretto di questa meravigliosa risorsa. Questa iniziativa ci consente anche di acquisire stili di vita rispettosi dell’ambiente, in quanto permette la riduzione dei rifiuti determinati dagli imballaggi di plastica».

Più tecnica – ma al tempo stesso assai lineare – è stata poi la dichiarazione rilasciata dall’ingegner Mauro Pizzuti Miragliuolo, che come detto ha supportato il rup Giampiero Lamonica: «Questa è senza alcun dubbio un’opportunità molto importante che l’amministrazione comunale di Forio ha voluto dedicare a tutto il territorio, in quanto sfruttando un finanziamento provinciale del 2013 – intercettato tra l’altro dai funzionari e responsabili Marco Raia e Luca De Girolamo – ha permesso di installare a Forio tre case dell’acqua. La prima in Panza, le altre due in località Chiaia e al rione Umberto I in Monterone. Le case dell’acqua hanno uno scopo fondamentale, che è innanzitutto un utilizzo più corretto della risorsa idrica, perché oggi si hanno tanti sprechi. L’acqua dell’acquedotto è potabile, perché viene fornita potabile, però spesso lungo il percorso che si ha dalla sorgente alla distribuzione si possono avere dei fenomeni che ne vanno ad alterare le caratteristiche fisiche e batteriologiche. Le case dell’acqua, attraverso una pre-filtrazione primaria e successivamente due filtrazioni a carbone attivo e un terzo intervento di disinfezione con lampade ultraviolette, permettono di fornire un’acqua che è batteriologicamente innocua e del tutto potabile. Caratteristiche che verranno mantenute nel tempo in quanto la ditta appaltatrice che gestirà l’impianto per i prossimi cinque anni, come da disciplinare di gara e da convenzione stipulata farà periodicamente delle analisi delle acque presso enti accreditati, e che verranno pubblicate sulle casette stesse. Pertanto ogni utente avrà la sicurezza che l’acqua che prende è un’acqua potabile. C’è poi un notevole risparmio economico per le famiglie: una cassa d’acqua da sei bottiglie costa tra gli 1.50 e i 2 euro; con le case dell’acqua, invece, cinquanta centesimi circa. Inoltre, c’è un risparmio enorme nell’utilizzo di plastica, che per noi ormai è un veleno e non si sa come smaltirlo. Il problema dei rifiuti nasce nella riduzione degli stessi, non nello smaltimento. Per cui noi puntiamo alla riduzione dell’utilizzo di plastica nel territorio comunale».

Infine, abbiamo raccolto le impressioni dell’ingegnere ambientale Raffaele Cesaro, amministratore unico dell’Encon: «La nostra società si occupa di servizi di ingegneria ambientale. Tra le attività che sviluppiamo sia come progettazione che come realizzazione – che in parte facciamo presso la nostra sede e in parte affidiamo ad esterni – ci sono le casette dell’acqua, che non sono altro che distributori automatici di acqua alla spina che valorizzano la risorsa dell’acquedotto, portando un altro beneficio, che è quello della riduzione della produzione di plastica, perche gli imballaggi vengono portati dai cittadini. L’altro prodotto che abbiamo sviluppato – e che si collega alla casa dell’acqua – è la mini-isola ecologica intelligente, ovvero un impianto presso il quale il cittadino conferisce dei rifiuti selezionati: in base al conferimento, gli vengono garantiti dei crediti. Questi crediti, nei Comuni dove abbiamo potuto farlo, sono spendibili direttamente presso le case dell’acqua o presso esercizi commerciali».

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Francesco Castaldi

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