CRONACA

Caccia, nessuna preapertura nel calendario venatorio

Molta l’attesa anche tra gli appassionati isolani, che certo non avranno gradito le notizie giunte dalla terraferma a seguito dei provvedimenti varati dalla Regione Campania

Con enorme ritardo, rispetto ai termini previsti dalla normativa di settore, la Giunta Regionale della Campania – su proposta dell’assessore all’agricoltura Nicola Caputo e della funzionaria Maria Passari – ha “sfornato” il calendario venatorio 2022-2023, ai sensi della L.R. 26/12 (Delib. G.R. 13 luglio 2022 n. 377) recependo parzialmente le osservazioni degli ecologisti, del Comitato Faunistico Reg. e dell’ISPRA. Depennata anche per la prossima stagione, la preapertura, sin dal primo settembre, della caccia (che, invece, inizierà il 18-9-22) – richiesta dai più intransigenti “Seguaci di Artemide” e da alcuni politici locali – perché in contrasto con le Direttive Europee, le linee guida del Comitato “ORNIS”, la sentenza della Corte di Giustizia UE del 19-1-1994, le recenti decisioni dei TAR di tutta Italia.

Su sollecitazione della “Pan Assoverdi” (che ha seguito l’iter per la partecipazione al procedimento amministrativo) confermato – oltre a martedì e venerdì – il terzo giorno di silenzio venatorio (lunedì) sull’Epomeo e nelle zone SIC. In forma vagante, la tortora, il merlo, il colombaccio, la beccaccia, saranno cacciabili dal 1 ottobre (su appostamento, dal 18 settembre). Esclusa dai carnieri: moriglione, pavoncella. Per la gran parte delle specie ornitiche ed i leporidi, lo stop al “prelievo venatorio” scatterà il 30 novembre (starna, coniglio selvatico) compatibilmente coi piani periodici adottati dai singoli A.T.C. mentre all’allodola si potrà sparare fino al 31 dicembre. A titolo di “contentino” per i patuti della doppietta, l’Esecutivo di Santa Lucia ha ammesso (dopo il 31-12-22) il prolungamento – solo su appostamento temporaneo – della chiusura dell’ars venandi, fino al 10 febbraio 2023, limitatamente ad alcuni corvidi (ghiandaia, gazza, cornacchia grigia). Ancora una volta, il futuro del calendario “cinegetico” si giocherà, con tutta probabilità, nelle aule giudiziarie. L’avv. Massimo Rizzato, per conto delle associazioni ambientaliste “Earth”, “Vittime della caccia” si è infatti riservato “a stretto giro” l’impugnazione dell’atto giuntale del 13 luglio scorso. Tra gli altri rilievi, sollevati dall’avv. Rizzato, l’estensione (tranne nei Siti d’Importanza Comunitaria “Natura 2000”) della posta alla quaglia al 30 novembre – nonché l’abbattimento, benchè con limitazioni orarie, della beccaccia fino al 19 gennaio 2023 – in contrasto col parere prot. n. 25926 del 9 maggio 2022 dell’Istituto Superiore Protezione Ricerca Ambientale di Ozzano Emilia. Non si hanno notizie su un eventuale ricorso al TAR Campania – Napoli, altresì da parte del WWF.

Articoli Correlati

0 0 voti
Article Rating
Sottoscrivi
Notificami
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
Visualizza tutti i commenti
Pulsante per tornare all'inizio
0
Mi piacerebbe avere i vostri pensieri, per favore commentatex