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Panza, vergogna senza fine: la frazione è disseminata di buche

FORIO – Nell’edizione di ieri del nostro quotidiano, grazie alle istantanee realizzate dal videomaker Pietro Coppa, abbiamo dedicato un ampio servizio alle pessime condizioni in cui da tempo immemore versano le principali arterie del Comune di Forio. Dei veri e propri campi minati che, per certi versi, sono simili a via Borbonica prima che si procedesse alla messa in sicurezza della strada che collega i Comuni di Forio, Lacco Ameno e Casamicciola Terme. Come preannunciavamo alla fine dell’articolo pubblicato ieri su queste colonne, via Giovanni Mazzella, via Provinciale Panza e via Parroco D’Abundo non sono le uniche strade del territorio foriano e isolano che avrebbero bisogno di un complessivo, profondo e accurato restyling.

A riprova di quello che stiamo dicendo le fotografie che ci sono state inviate nel corso della giornata di ieri da una nostra lettrice. Che, con amara ironia, ha così commentato gli scatti: «La quiete dopo la tempesta: Quanto è bello passeggiar in via Cavalier Leonardo Impagliazzo». Questa strada (lo diciamo a beneficio di coloro che non frequentano spesso la popolosa frazione foriana) non si trova in una zona periferica, bensì nel centro di Panza. Un dettaglio, quest’ultimo, di non poco conto: ad ogni ora del giorno e della notte quella strada viene percorsa da numerosi utenti della strada e da comuni pedoni, che rischiano seriamente di farsi del male.

Dinanzi ad una situazione del genere, il sindaco Francesco Del Deo (che, lo ricordiamo, è la massima autorità del paese) dovrebbe subito correre ai ripari, e questo per evitare che qualche cittadino possa ferirsi e fare causa al Comune. Sarebbe meglio che le risorse dell’ente venissero utilizzate per creare infrastrutture e servizi per la collettività, e non per risarcire (giustamente) le persone che si fanno del male a causa delle pessime condizioni del fondo stradale. Insomma, difronte alle fotografie inviateci dalla nostra lettrice, sarebbe opportuno che l’amministrazione comunale si desse una mossa. I rattoppi che vediamo in strada non servono a nulla, perché dopo le prime piogge essi si disintegrano. È necessario un intervento più capillare, che serva a risolvere il problema alla radice.

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