Paolino Buono non perdona le offese ricevute e passa alle vie legali

BARANO. E’ ormai guerra aperta tra Clotilde Di Meglio, Paolino Buono e Dionigi Gaudioso. Gli screzi tra i tre o quanto meno tra l’attuale presidente del Consiglio Comunale, il sindaco di Barano e persone molto vicine al capogruppo dell’opposizione del Comune collinare, sembra proprio che finiranno per davvero nelle aule di tribunale di giustizia. Nelle scorse ore, infatti, la Giunta baranese ha approvato una delibera avente ad oggetto la promozione di un azione legale nei confronti di A. I – compagno della Di Meglio, che alcuni mesi fa, avrebbe offeso, attraverso alcuni post pubblicati su facebook sia Paolino Buono che Dionigi Gaudioso. Quali fossero state le presunte offese lanciate, ad oggi non è ancora del tutto chiaro, ma di questa vicenda e della volontà di passare alle vie giudiziarie, ne aveva dato già ampio preannuncio proprio Paolino Buono durante l’ultima seduta di Consiglio Comunale, tenutasi il mese scorso. Durante la stessa, infatti, l’ex primo cittadino si era scagliato contro Clotilde Di Meglio, sostenendo di non aver affatto gradito alcuni appellativi con il quale era stato etichettato da- per usare una sua espressione- “ persone vicine all’entourage della Di Meglio”, e preannunciando, per tali motivi, la volontà di ricorrere alle vie legali. Insomma, sindaco e presidente Comunale non sono venuti meno a quanto a quanto “promesso” e nella giornata di ieri si sarebbero riuniti con il restante della Giunta per avviare tutte le pratiche necessarie per sporgere querela.
Il testo della delibera
«Premesso che in data 9 marzo 2018 e 14 aprile 2018 – si legge infatti nel testo della delibera- sono stati pubblicati sul noto social network Facebook due post a firma di tale Sig. Antonio Iacono gravemente lesivi dell’onorabilità, del decoro, dell’immagine e dell’operato di questa Amministrazione e, in particolare, delle cariche del Sindaco e del Presidente del Consiglio Comunale, il cui contenuto potrebbe integrare ipotesi di reato; Ravvisata la necessità di dover tutelare gli interessi del Comune di Barano d’Ischia promuovendo tutte le azioni necessarie per la salvaguardia dell’onorabilità e del prestigio del Sindaco, del Presidente del Consiglio Comunale e di tutta l’Amministrazione; Ritenuto di conferire incarico legale ad un avvocato affinché, previa identificazione del soggetto o dei soggetti individuati come responsabili, a predisporre e presentare denuncia-querela nei confronti di questi, nonché di autorizzare il difensore incaricato a promuovere tutte le azioni necessarie a tutela dell’onorabilità, del decoro, dell’immagine e dell’operato dell’Amministrazione e in particolare del Sindaco e del Presidente del Consiglio Comunale, compresa l’eventuale costituzione di parte civile; Ritenuto, altresì, di autorizzare il Sindaco, in nome e per conto dell’Ente che legalmente rappresenta, a proporre l’eventuale denuncia-querela nei confronti di tutti quei soggetti che si dovessero ritenere responsabili di comportamenti in violazione della legge per le causalità evidenziate sopra, nonché a stare in giudizio nell’eventuale procedimento penale relativo; Acquisiti e favorevoli i pareri di cui all’art. 49 D. Lgs. 267/00 e ss.mm.ii.; Con votazione unanime favorevole la Giunta delibera di autorizzare il Sindaco p.t., in nome e per conto dell’Ente che legalmente rappresenta, a proporre denuncia-querela nei confronti del soggetto o dei soggetti individuati come responsabili relativamente ai fatti meglio descritti in premessa, nonché a stare in giudizio innanzi alla competente Autorità Giudiziaria, nel procedimento penale eventualmente instaurato e di conferire, all’uopo, incarico legale e relativo mandato all’Avv. Massimo Stilla».
Venti di guerra, insomma, spirano nel Consiglio Comunale di Barano, che neanche a dirlo, si riunirà il prossimo 31 Maggio, in una nuova seduta di civico consesso per discutere dell’approvazione del rendiconto della gestione dell’esercizio finanziario 2017 e del regolamento comunale di attuazione del RegolamenteoUe 2016/679 relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamenti dei dati personali. Con questa aria che tira, ne vedremo, sicuramente delle belle.