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Picchia la convivente, in casa nascondeva droga e armi: arrestato

CASAMICCIOLA TERME. I tutori dell’ordine erano intervenuti per sedare una lite familiare, poi hanno anche scoperto che il responsabile era anche uno spacciatore di droga e così l’uomo è finito in manette. Si può sintetizzare così un’operazione condotta dai carabinieri della Stazione di Casamicciola, guidati dal capitano Angelo Pio Mitrione e coordinati dal maresciallo Arturo Battello, che ha fatto scattare l’arresto ai danni di un trentadueenne di nazionalità algerina ma di fatto domiciliato e residente sulla nostra isola. I fatti in questione si sono verificati nella prima sertata di lunedì quando a seguito di richiesta telefonica inoltrata dalla convivente di Humza Bouzid, che denunciava di aver subito una violenza domestica, la pattuglia si portava presso il domicilio teatro dell’accaduto in via Mortito. Giunti sul posto i militari dell’Arma incrociavano sulla pubblica strada e dunque a pochi metri dall’abitazione in questione la donna che avvicinatosi alla vettura dei carabinieri – in evidente stato di agitazione e in lacrime – asseriva di essere stata oggetto di maltrattamenti e violenze da parte del precitato convivente, che nel frattempo era rimasto all’interno dell’abitazione.

I tutori dell’ordine a quel punto decidevano di entrare in casa e vi giungevano proprio mentre il Bouzid tentava di disfarsi del contenuto di una busta in plastica, che veniva gettata tra alcuni arbusti. L’uomo veniva immediatamente bloccato mentre contemporaneamente si provvedeva a recuperare quanto lo stesso aveva gettato proprio per sfuggire ad un possibile controllo dei carabinieri. Nella busta in questione venivano rinvenuti un pezzo di hashish avvolto nel cellophane del peso complessivo di circa quattordici grammi, un altro del peso di circa tre grammi, altri due rispettivamente di quattro e due grammi, per un peso complessivo di circa 23 grammi di sostanza stupefacente. A quel punto i carabinieri facevano scattare una perquisizione domiciliare con la quale si passava al setaccio non soltanto l’intera abitazione ma anche le pertinenze della stessa che dava esito positivo perché veniva rinvenuto anche un bilancino di precisione funzionante, un coltello da cucina con manico di colore nero utilizzato per tagliare la sostanza stupefacente, ma anche un block notes con manoscritti relativi a somme di denaro (e scritte in arabo), evidentemente un promemoria dei clienti che abitualmente si rifornivano di droga dallo spacciatore algerino. Ma l’attività dei militari dell’Arma non era ancora terminata perché in un involucro venivano rinvenuti anche venti grammi di cocaina così come una pistola semiautomatica perfettamente funzionante, marca Beretta calibro 22 e finanche quarantadue proiettili, nascosti all’interno dello stesso tubolare dove si trovava la cocaina.

L’uomo veniva a quel punto dichiarato in stato di arresto e condotto in caserma. Le accuse a suo carico sono di detenzione di armi e munizioni, detenzione al fine di spaccio di sostanze stupefacenti e maltrattamenti in famiglia. Controlli più appurati, peraltro, hanno anche consentito di appurare che Humza Bouzid era gravato da diversi precedenti di polizia che certo non ne facevano uno “stinco di santo”. Dell’accaduto veniva informato il sostituto procuratore di turno che disponeva la traduzione dell’uomo presso il carcere napoletano di Poggioreale dove resterà a disposizione dell’autorità giudiziaria in attesa dell’udienza di convalida, che dovrebbe svolgersi nella mattinata di oggi alla presenza del legale di fiducia.

Gaetano Ferrandino

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