Parcheggio Siena, che “battaglia” al TAR
I tre ricorsi sono stati incanalati a sentenza ma i protagonisti ieri mattina sono stati gli avvocati: Esposito va all’attacco e accusa il collega Molinaro e il Comune d’Ischia, quest’ultimo non ci sta e parla di “affermazioni gravissime”

Nell’attesa di sapere come andrà a finire (e credeteci, l’attesa è davvero tanta a giudicare dalle telefonate e richieste di notizie che ci sono pervenute per l’intero pomeriggio di ieri) ieri mattina i giudici della VI Sezione del Tribunale Amministrativo Regionale della Campania si sono riuniti con l’intento di dirimere la delicata questione legata al parcheggio della Siena a Ischia Ponte, opera incompiuta e tuttora gravata da un sequestro sancito a seguito di ordinanza di demolizione siglata dal Comune di Ischia. Tre i ricorsi oggetto di discussione e che sono stati tutti incanalati a sentenza, che arriverà con tempistiche non certe e che potrebbero essere preceduti anche da provvedimenti interlocutori da parte della magistratura amministrativa. Ovviamente, riflettori puntati soprattutto sul primo – certo il più significativo – quello con cui i legali della Turistica Villa Miramare chiedono l’annullamento della predetta ordinanza di demolizione e ripristino dello stato dei luoghi definendola illegittima. Tutto ruota attorno alla pubblica un’utilità dell’opera. Ribadita con forza dinanzi ai giudici dall’avvocato Gianluca Maria Esposito che ha poi rimarcato l’assenza assoluta di abusi trattandosi di attività interrata e dunque assolutamente irrilevante ai fini paesaggistici. Di diverso tenore il legale del Comune di Ischia, Bruno Molinaro, che sostiene come sia pacifico e lapalissiano che le opere abusive ci siano eccome, ed alcune di queste addirittura sarebbero finanche sprovviste di autorizzazione. Molinaro ha poi voluto ribadire che certo non si può parlare di “pubblica utilità” dal momento che come sancito dallo stesso Tar il parcheggio sarà anche al servizio degli alberghi Miramare e Castello e Mareblu.


Non sono mancati i botta e risposta e i fuochi d’artificio poi tra Esposito e Molinaro: i toni si sono alzati quando il primo ha riferito che a suo dire sarebbe venuto in possesso della relazione tecnica del pubblico ministero già mesi addietro, precisamente ad ottobre. Una insinuazione smentita con forza e anche con sdegno dal professionista isolano che ha spiegato come una cosa del genere avrebbe rappresentato una palese violazione del segreto di indagine e che al contrario il suo operato è sempre stato ispirato ai principi di correttezza. Il mare è rimasto “mosso” quando si è analizzata la seconda questione, legata al Comune di Ischia con l’avvocato Gianluca Maria Esposito che ha nuovamente affondato il colpo spiegando che l’ordinanza di demolizione del parcheggio sarebbe da ricondurre al diniego opposto all’ente di via Iasolino alla Turistica Villa Miramare di cedere 60 posti auto da destinare ai residenti nel borgo di Ischia Ponte. Anche qui Molinaro non le ha certo mandate a dire parlando di affermazione gravissima. Il collegio ha chiuso la discussione come detto riservandosi nel giudizio e comunicando che sarà emessa una documentazione ad hoc sulla documentazione tardiva, ossia la consulenza della Procura e la documentazione del Riesame.
comunque vada è una figura di Marrone sodo e tondo