Parcheggio Siena, colpo di scena al Tar
L’avvocato della Turistica Villa Miramare ieri mattina ha chiesto la cancellazione dal ruolo della causa che opponeva Santaroni alla Sovrintendenza. Resta così confermata la sospensione dei lavori e non solo. E adesso?
C’è un colpo di scena davvero clamoroso nella vicenda giudiziaria legata al destino del Parcheggio della Siena, struttura finita al centro della cronaca non soltanto per le lungaggini nella sua realizzazione e ultimazione ma anche per la più recente ordinanza di demolizione con annesso sequestro giunta come un “missile” dal Comune di Ischia. Nella mattinata di ieri dinanzi al Tar i giudici avrebbero dovuto discutere del ricorso presentato dalla Turistica Villa Miramare relativo alla sospensione dei lavori che nel 2022 venne disposta dalla Sovrintendenza di Napoli ma l’epilogo (se tale vogliamo definirlo, visto che di fatto il procedimento non è nemmeno iniziato) è stato davvero clamoroso e inaspettato. La difesa della società che fa capo all’avvocato Santaroni, nella persona del legale Ferdinando Scotto, ha infatti chiesto la cancellazione della causa dal ruolo. Insomma, i proprietari dell’erigendo parcheggio non hanno voluto entrare nel merito ed affrontare il faccia a faccia giudiziario con la Sovrintendenza, finendo di fatto con l’alzare bandiera bianca. Una mossa tattica che di fatto, proprio per effetto della cancellazione del procedimento, lascia in piedi e tuttora valida ad ogni effetto la predetta sospensione delle opere, peraltro superata anche dall’ordinanza di demolizione e dal sequestro operato dalla polizia locale di Ischia e che è stato anche confermato dal giudice per le indagini preliminari.
Ma che cosa può succedere a questo punto? Bisogna capire cosa può celarsi dietro la strategia adottata dall’avvocato Scotto, di fronte alla quale il collega Bruno Molinaro – che rappresenta gli interessi del Comune di Ischia – non si è naturalmente opposto. Un’ipotesi accreditata ed accreditabile è quella secondo cui la Turistica Villa Miramare potrebbe muoversi nell’ottica di provare a giocarsi la carta del ripristino dello stato dei luoghi, anche se per lo stesso occorrerebbe demolire una serie di abusi e bisogna capire se l’operazione da un punto di vista tecnico e pratico sia o meno realizzabile e con quali ostacoli. Ma una cosa è certa, aspettando ulteriori e futuri sviluppi: la telenovela della Siena non finisce davvero mai.