Parola ai sindaci: «Non abbiamo ottenuto tutto, ma si è aperto uno spiraglio»
Per il sindaco di Lacco Ameno e quello di Ischia si tratta di una «vittoria al cinquanta per cento»
Buona la prima. L’incontro in Prefettura, in mattina, ed al Comune di Ischia, nel pomeriggio, ha definito la procedura straordinaria per i pazienti che, per esigenze mediche, privatamente intendono raggiungere le strutture cliniche per le diverse terapie. “È stata una battaglia, ma non di civiltà”, commenta a margine dell’incontro il sindaco di Lacco Ameno Giacomo Pascale. E continuando: “Dobbiamo considerare che c’è una norma in vigore da circa venti anni. Durante questo periodo c’è stata ‘tolleranza’ e dopo il recente esposto i comandanti delle navi hanno deciso di applicare alla lettera la norma”.
La legge, infatti, prevede che chi sale a bordo di un traghetto deve scendere dal mezzo di trasporto per motivi di sicurezza e trasferirsi nella zona passeggeri. Una legge che non fa eccezione per i mezzi di soccorso. D’altra parte l’eliambulanza e i mezzi del 118 agiscono solo sulle emergenze, e non per i ricoveri per terapie programmate. “Dobbiamo tener presente alcuni punti”, sottolinea il sindaco di Lacco. “Sono un uomo delle Istituzioni e le leggi devono essere rispettate. Fino ad oggi, per fortuna, non è mai successo niente quando i comandanti hanno fatto eccezione alla norma venendo incontro a chi veniva trasportato in ambulanza. Ma se fosse successo qualcosa, di chi sarebbe stata la colpa? Cosa avremmo risposto a chi avrebbe gridato allo scandalo in virtù della palese violazione ad una legge? Ed allora dobbiamo essere chiari: sono d’accordo che consentire il trasporto dei pazienti in ambulanza rappresenta una battaglia di civiltà, ma abbiamo una difficoltà oggettiva”. E rincara la dose: “La norma non consente che alcuno possa restare sui mezzi di trasporto quando il traghetto è in navigazione. Ed inoltre il nostro naviglio non si presta. Parliamo di civiltà, ma c’è un problema di fondo: la sicurezza dei naviganti che rappresenta la priorità”. Giacomo Pascale conferma che sarà “pronto ad appostare la firma per consentire ai miei compaesani di viaggiare sull’ambulanza a bordo del traghetto. Al momento non abbiamo ottenuto tutto, ma si è aperto uno spiraglio e lavoriamo su questa deroga che ci è stata concessa”. Il sindaco di Lacco Ameno, poi, pensa al futuro: “Per risolvere definitivamente questa situazione che, ricordiamo, non riguarda solo le isole di Ischia, Procida e Capri, ma riguarda le isole minori di tutt’Italia, sarebbe necessaria una modifica normativa che, ovviamente, non ha tempi brevi”.
“Stiamo per vincere una battaglia di civiltà, ma non possiamo ancora cantare vittoria”. A dirlo il sindaco di Ischia Enzo Ferrandino. “Abbiamo gettato le basi per vincere questa battaglia che vede contrapposti due sacrosanti diritti: quello alla sicurezza nella navigazione e a quello della salute di chi ha necessità di restare in ambulanza nel tragitto da Napoli verso l’isola. E proprio da queste basi dobbiamo partire per capire che non si tratta una guerra di principio che non fa caso ai malati”, assicura Ferrandino. “Nel corso dell’incontro a Napoli abbiamo fatto capire le esigenze delle nostre comunità. Noi sindaci che abbiamo partecipato all’incontro di ieri in Prefettura a Napoli, abbiamo esposto le esigenze dei nostri compaesani: d’accordo che c’è una legge che tutela la sicurezza nel corso della navigazione, ma non si può e non si deve ignorare che, chi ha l’esigenza di restare in ambulanza durante la navigazione non lo fa certo per scelta. Alla base c’è un’esigenza rappresentata da una malattia. Ed allora dinanzi a ciò siamo giunti alla deroga che ha aperto uno spiraglio per i nostri compaesani”.