Parte la crociata contro i turisti “fantasma”
ISCHIA. Ci sono più di mille persone indagate lo scorso anno con accuse che vanno dalla truffa al falso per le residenze fantasma. C’è una inchiesta appena agli inizi sul fenomeno delle affittanze in nero che devastano l’economia legale isolana nel settore cruciale della ricettività sia dal punto di vista economico che della qualità dell’accoglienza dei turisti. Davanti a questi fatti e ad altri che accadranno, i primi cittadini dei sei comuni isolani, approcciano la questione dei fitti in nero con serietà ma senza allarmismi. Sanno quanto è pernicioso per l’economia isolana il fenomeno e rispondono quasi all’unanimità che sono consapevoli che non bisogna abbassare la guardia anche se “i fitti in nero sono un fenomeno in calo”. Dove alloggiano, cosa fanno i turisti fantasma che non si affidano a strutture ricettive convenzionali, quelle strutture che devono segnalare la loro presenza sull’isola al commissariato di pubblica sicurezza? Da questa domanda è partita l’inchiesta de ‘Il Golfo’. Non abbiamo fatto nessuna scoperta clamorosa, abbiamo cercato di mettere in luce una verità palese a tutti: tanti vacanzieri scelgono case e posti letto non dichiarati che danno vita ai fitti in nero. Facendo un giro dell’isola da Ischia a Forio passando per il centro di Casamicciola ed il lungomare di Lacco Ameno, non sembra affatto che ci sia poca gente sull’isola come qualche salone a corto di dati ufficiale prova a deprimere l’economia locale. Tutt’altro. Nel fine settimana si fa fatica persino a camminare a piedi. Per fortuna, aggiungiamo noi. Così deve essere su un’isola così bella e ricca di fascino. I dati forniti dalle compagnie di navigazione ci confermano un trend tutto sommato positivo, specie per questa prima parte di luglio. Una versione non in linea con quella catastrofica degli albergatori che lamentano un drastico calo di presenze. Ed allora, dove sono i turisti? Dove vanno a dormire? Semplice: basta cercarli in case, stanze, garage e sottoscala trasformati per l’occasione in case vacanze e dormitori per vacanzieri. I sindaci di Ischia e Lacco Ameno, ogni anno, emettono delle ordinanze nelle quali vengono specificati i requisiti delle unità immobiliari da fittare, le loro superfici minime e le modalità di comunicazione al Comune. Ma chi vuole restare nascosto certo non effettua queste comunicazioni che rappresentano il punto da cui partire per avviare controlli.
“Negli ultimi anni – ci spiega il sindaco di Ischia Enzo Ferrandino – sono aumentati gli accertamenti e diminuiti gli abusivi. Un trend positivo ottenuto grazie ai controlli delle forze dell’ordine e della Polizia Municipale. Adesso però bisogna fare una cosa: convertire quei locali che un tempo erano fittati abusivamente in strutture che possono accogliere i vacanzieri in modo confortevole per innalzare il livello qualitativo del turismo sull’isola. Senza mai abbassare la guardia nei confronti di chi fitta in nero”. “Chi fa del nero – conclude Ferrandino – evade le tasse e ruba un pezzo di economia dell’isola”. Anche a Lacco Ameno il fenomeno dei fitti sarebbe scomparso. “Rispetto agli anni passati – racconta al Golfo il sindaco Giacomo Pascale – il fenomeno è nettamente in calo. Anzi è quasi inesistente. Ma non basta. Abbiamo emesso un’ordinanza sul controllo dei fitti che prevede il pagamento della tassa di soggiorno anche per gli inquilini che soggiornano nelle case private. Abbiamo un obiettivo da perseguire: innalzare la qualità del turismo del nostro territorio”. “Grazie all’impegno delle forze dell’ordine, all’azione coordinata dei Vigili urbani, Carabinieri e Guardia di finanza – spiega ancora – ogni anno vengono effettuati dei controlli non solo sui fitti in nero ma anche sulla qualità delle persone che alloggiano a Lacco Ameno. Non vogliamo delinquenti né persone socialmente scomode. Vogliamo ospiti che amano il nostro territorio e siano presenti a Lacco Ameno per una sana vacanza, non per sovvertire le regole. Nell’ordinanza sui fitti ho scritto chiaramente che “l’amministrazione potrà inibire il godimento dell’immobile a persone o famiglie i cui componenti si siano resi colpevoli di gravi o reiterate turbative dell’ordine pubblico e della sicurezza pubblica accertate dalle forze dell’ordine”. “In fondo – dice Pascale – basta poco per valorizzare la nostra isola e pochissimo per rovinarla. E 30/40 fitti sbagliati rovinano il nostro territorio. Per questo oltre a combattere il nero puntiamo alla qualità dei fitti”. Stessa visione anche per il sindaco di Casamicciola Giova Battista Castagna. “Il fenomeno dei fitti in nero – dichiara – ha sempre rappresentato una piaga per l’isola d’Ischia, particolarmente nel mese di agosto. Bisogna però riconoscere che è andato pian piano scemando negli ultimi anni, soprattutto dopo i reiterati e continui controlli delle forze dell’ordine, soprattutto nelle zone calde del territorio, che di fatto hanno costituito un disincentivo per tanti malintenzionati o vacanzieri di bassa lega a sbarcare sull’isola. Resta il problema, in particolare nei mesi estivi, del turismo mordi e fuggi dalla vicina terraferma nei fine settimana. Mi pare di capire che anche il presidio efficiente e costante degli sbarchi sia servito a fare una sorta di selezione e tenere alla larga i delinquenti ed i soggetti poco raccomandabili”.
Giovanna Ferrara