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Tribunale, archivio trasferito in terraferma

di Marco Gaudini

 

ISCHIA – Nei giorni scorsi avevamo parlato di una Sezione Distaccata del Tribunale di Napoli a Ischia con una funzionalità “a scartamento ridotto”. Si erano registrati alcuni disagi, infatti relativi all’ormai endemica carenza di personale che ha colpito tutto il comparto giustizia, ma che sulla nostra isola, gravata anche di altri problemi si fa sentire di più. Ieri, proprio dalla Sezione Distaccata, sono partiti caricati su alcuni camion gli ultimi fascicoli dell’archivio giudiziario. Carte ed atti di procedimenti giudiziari dalla fine del 1800 fino al 2005 che hanno lasciato l’isola alla volta della terraferma, dove saranno allocati in un archivio in sicurezza. Dopo gli ultimi problemi all’interno della Sezione Distaccata, con il cedimento di una parte dell’intonaco, ed i relativi disagi  che ne seguirono, vi fu prima un controllo da parte dei Vigili del Fuoco, e successivamente un’ispezione della Commissione Manutenzione del Tribunale. Durante questi controlli, fu evidenziato che i luoghi che conservavano l’archivio erano pericolosi, in quanto non dotati di un adeguato impianto antincendio. Il Presidente del Tribunale, pertanto, al fine di mettere “in salvo” i vari fascicoli da un paventato pericolo d’incendio, constatato che non è stato trovato, né dobbiamo dirlo le amministrazioni locali si sono affannate a cercarlo, un locale che potesse ospitare sull’isola l’archivio, ne ha disposto il trasferimento sulla terraferma, mantenendo sull’isola solo, secondo quanto dichiarato dall’avvocato Cellammare, gli atti degli ultimi dieci anni. Insomma un altro pezzo di giustizia che se ne va, ma che, stante le ultime rassicurazioni non dovrebbe destare preoccupazione circa il mantenimento della Sede giudiziaria sull’isola. Ne è convinto anche l’avvocato Francesco Cellammare, Presidente dell’Associazione Forense dell’isola d’Ischia, che negli ultimi mesi ha messo in atto una serie di iniziative, con il coinvolgimento anche di altre isole minori, per garantire un servizio di giustizia anche oltre la terraferma.«Questo può sembrare un preludio della chiusura del Tribunale sull’isola, ma noi sappiamo cosa stiamo facendo, ci crediamo e quindi speriamo che chi ha preso degli impegni, anche tra i vertici del Governo, faccia effettivamente ciò che ha promesso» – ha dichiarato l’avvocato Cellammare. Ieri mattina, però, oltre al trasferimento dell’archivio, presso la Sezione Distaccata c’è stato anche un sopralluogo del responsabile dell’ufficio tecnico del Comune di Ischia, l’arch. Silvano Arcamone, la dottoressa Conte, del Tribunale, l’avvocato Cellammare, e l’arch. Orefice, della Commissione Manutenzione del Tribunale di Napoli. Il motivo di questo incontro presso la Sezione Distaccata, era la verifica delle opere messe in campo dal Comune isolano, dopo le criticità riscontrare nelle settimane scorse. A seguito dei problemi riscontrati, infatti, il Comune ha provveduto a realizzare presso la Sezione Distaccata, alcuni lavori “tampone” se così possiamo dire, di impermeabilizzazione e messa in sicurezza di alcune aree. Questi aspetti sono stati quindi verificati ieri anche dal rappresentate della Commissione Manutenzione del Tribunale di Napoli, e saranno fondamentali per il rilascio del certificato d’agibilità alla strutta. La procedura è stata infatti già messa in atto ieri, ed oggi formalmente il certificato dovrebbe essere consegnato al responsabile della Sezione Distaccata e per conoscenza al Presidente del Tribunale di Napoli. Ma questi giorni sono importanti anche per un altro versante quello che potremmo definire “romano”. Infatti dovrebbe essere stato presentato in queste ore l’emendamento al Decreto in discussione alla Camera dei Deputati, per consentire la proroga di altri due anni della Sezione Distaccata del Tribunale sull’isola d’Ischia. Al momento sembra che l’emendamento sia stato già depositato da alcuni parlamentari messinesi mentre tra oggi e domani, dovrebbe essere il turno di alcuni parlamentari del PD campano, e poi ancora altri della Toscana. Insomma un’operazione coordinata da più fronti per garantire l’esercizio dell’attività giurisdizionale sulle isole minori. Una cosa che fa ben sperare su questo versante è certamente lo stanziamento di 200.000 euro da parte del Ministero della Giustizia che si aggiungono alle altre risorse stanziate dalla Città Metropolitana, per la ristrutturazione della sede storica della Procura. «Ieri, come ha spigato il Presidente Cellammare – si è tenuto un sopralluogo anche nella struttura che dovrà, dopo i lavori, tornare ad essere la sede giudiziaria della nostra isola. Noi continueremo – aggiunge Cellammare – a lavorare e sollecitare tutte le istituzioni di ogni ordine e grado, affinché si possa determinare una stabilizzazione del presidio di giustizia sulla nostra isola» – ha concluso l’avvocato Francesco Cellammare.

 

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