ISCHIA. L’arrivo della Pasqua segna il vero inizio della stagione turistica isolana. Una stagione che comincia all’insegna di tre “ponti” festivi consecutivi che, pur coi dovuti distinguo, garantiscono un copioso afflusso di turisti che riempiono gli alberghi, gli stabilimenti termali e in una certa misura, visto il meteo favorevole, anche le numerose spiagge dell’isola. Federalberghi segnala un aumento del 10-15% del numero di camere occupate rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, quando il clima più freddo e un calendario festivo meno favorevole avevano provocato una “falsa” partenza per il nostro comparto turistico, che comunque in seguito poté godere di una stagione piuttosto positiva. L’afflusso del resto trova conferma anche nei numeri del traffico aereo registrato dall’aeroporto di Napoli, che segnala un aumento di quasi il 20% per quanto riguarda i transiti internazionali a Capodichino: da oggi fino a martedì saranno oltre 115mila i passeggeri in transito per lo scalo partenopeo, i due terzi dei quali provenienti dall’estero, il resto su rotte nazionali. Ovviamente la quantità (di turisti) è benvenuta, meglio se coniugata alla qualità, che è quella che in prospettiva fa crescere l’economia locale, al di là delle ambiguità che possono sorgere dai numeri a causa di fenomeni come il low cost, che tuttavia negli ultimi tempi pare attenuarsi. Abbiamo chiesto a tre profondi conoscitori del settore turistico, sia dal punto di vista alberghiero che da quello commerciale, un commento sulla partenza della stagione 2017, interpretando l’afflusso di visitatori in questi giorni festivi, ma anche le prospettive a medio termine, senza dimenticare qualche raffronto con le ultime annate.
