CRONACAPRIMO PIANO

Passaggio di consegne

Ieri mattina presso la caserma di Fondobosso l’incontro con il nuovo comandante della Guardia di Finanza di Ischia, il tenente Giovanni Maria De Giorgio: ecco le sue prime impressioni sull’esperienza professionale che lo attende sull’isola. Con lui anche il capitano Antonio Giglio, che il prossimo 3 agosto prenderà servizio a Roma

Chi viene e chi va, il rituale passaggio di consegne. Ma anche, se vogliamo, il gioco della vita. Ieri mattina, presso la Compagnia della Guardia di Finanza di Ischia a Fondobosso, i cronisti locali hanno incontrato il nuovo comandante Giovanni Maria De Giorgio e l’uscente Antonio Giglio, che dopo quattro anni lascia l’isola per iniziare una nuova avventura in quel di Roma. In caserma sono presenti entrambi, con tanta voglia di salutare Giglio e di dare il benvenuto ed ascoltare anche le prime parole di chi gli subentra. «Sono già stato altre volte a Ischia – esordisce De Giorgio – anche se in veste diversa da quella professionale, mi sono fatto l’idea che questo territorio è davvero un gioiello. Adesso dovrò calarmi in una veste diversa che è quella lavorativa, con tutte le differenze che ne derivano. Comunque per me è un onore essere stato assegnato a dirigere un comando così importante e prestigioso e spero di onorare la causa con il massimo impegno e serietà e continuare a lavorare nel solco della continuità». Poi aggiunge: «Arrivo dal nucleo operativo del gruppo di Mantova con un’esperienza di territorio che mi ha dato tanto dal punto di vista professionale: la veste di comandante, certo, è diversa, ma sono davvero motivato per il nuovo incarico». A Giglio, che l’isola ha avuto modo di conoscerla, chiediamo quali consigli darebbe al suo successore e l’ormai ex comandante risponde senza indugio: «Innanzitutto De Giorgio è un comandante fortunato perché come ha ricordato egli stesso è approdato in un paradiso terrestre e questo è un privilegio. Ischia è un territorio bello e complesso, da ieri abbiamo cominciato il passaggio di consegne ed ho spiegato che l’isola ha bisogno di massima attenzione e controllo poiché i cittadini stanno percependo che il nostro ruolo sta cambiando e la guardia di finanza è sempre più vicina al cittadino come aiuto e tutela. Sto cercando di trasmettere a chi mi succederà l’esperienza maturata in questi anni facendo capire anche come il nostro ruolo sia cambiato. Il nostro primo compito rimane la prevenzione».

Un concetto condiviso anche da Giovanni Maria De Giorgio: «Senz’altro c’è la volontà di dare continuità a questa funzione della guardia di finanza, cercando una maggiore sinergia con i contribuenti in quelli che sono i nostri compiti. Sto ancora valutando il contesto, poi scenderò nelle peculiarità di questo tessuto dal punto di vista economico e sociale». Ci troviamo su un’isola e dunque è inevitabile chiedergli quale sia il suo rapporto con il mare, la risposta del tenente è diretta: «Amo il mare, e questo è uno degli aspetti che impreziosiscono e rendono bello questo reparto e l’esperienza professionale che mi accingo a vivere». Giglio ricorda quanto vissuto con l’alluvione del 26 novembre 2022, poi ricorda anche l’impegno profuso per ridare decoro alla caserma delle Fiamme Gialle, poi ritorniamo a raccogliere le impressioni di De Giorgio: «Mi dite che in tanti che sono arrivati sull’isola al primo comando nelle forze dell’ordine hanno poi avuto una brillante carriera? Beh, spero allora che questa statistica possa essere confermata, ma adesso la mia attenzione è focalizzata sul mio mandato a Ischia: c’è tanto da fare, assumo il comando nel momento più “caldo” della stagione e dunque non c’è tempo per rodare i motori. Spero di instaurare sin da subito un buon rapporto con i miei militari, questo è il primo “ingrediente” che serve per lavorare nel migliore dei modi. Poi, pensando all’esperienza fin qui maturata, non c’è dubbio che i settori nei quali lasciare il segno siano quelli che rientrano nell’alveo della polizia economico-finanziaria in senso stretto e dunque delle nuove funzioni che la guardia di finanza sta assolvendo viaggiando di pari passo con i cambiamenti del contesto sociale. Ci sono settori ai quali si guarda con maggiore attenzione quali ad esempio la spesa pubblica e il contrasto alla criminalità economico-finanziaria. Questi sono i fenomeni da mettere maggiormente sotto la lente di ingrandimento e lo faremo tanto in un’ottica preventiva quanto repressiva laddove se ne ravvisi la necessità». Chiudiamo con Giglio al quale facciamo notare di essere riuscito in un’impresa non da poco, andar via da un territorio apprezzato sia dal punto di vista umano che professionale. Il capitano non nasconde un pizzico di emozione e spiega: «Questa considerazione mi fa venire la pelle d’oca, ho sempre cercato di onorare l’uniforme che indosso. Volevo essere vicino a tutti, facendo capire come il comandante potesse essere il fulcro di un territorio unitamente a una grande squadra, quella magnifica dei finanzieri che operano su questa isola. Sono riuscito a entrare nel cuore della gente, questa è la soddisfazione più bella». E allora, in bocca al lupo e buon lavoro a entrambi.

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