CULTURA & SOCIETA'

«Passi avanti, ma occorre più manutenzione»

Gli studenti italianitrascorrono nelle scuole in media dalle 4 alle 8 ore al giorno, per almeno 10 anni della loro vita. È importante, dunque, accertarsi che le condizioni di igiene e sicurezza degli ambienti scolastici siano adeguate e conformi con la normativa vigente. Una figura centrale, all’interno di ogni istituzione scolastica, è il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, detto “RSPP”. A cui spetta i compito di individuare i fattori di rischio, analizzarli all’interno del DVR ed elaborare tutte le misure adatte a mantenere gli ambienti in linea con i dettami della normativa vigente in tema di sicurezza. All’IC “V. Mennella” a ricoprire questo ruolo è il prof. Raffaele Ungaro.

Quali sono i requisiti che un RSPP deve possedere per poter assolvere al proprio incarico?

«Anzitutto va precisato che la nomina di questa figura rappresenta uno degli obblighi non delegabili del Dirigente Scolastico, in quanto Datore di Lavoro dell’Istituzione scolastica, come previsto dall’art. 17 del D.Lgs. 81/2008. Bisogna poi aver frequentato e superato con successo corsi sulla prevenzione dei rischi e individuazione dei fattori di rischio; corsi organizzati da enti convenzionati ma anche da ordini professionali. Deve essere chiaramente in possesso di un diploma di tipo tecnico, o meglio ancora la laurea, e l’individuazione viene fatta in base all’art. 32 del Testo Unico in materia di Sicurezza.»

Da quanto tempo svolge questa funzione e come è cambiata la situazione da quando ha iniziato?

«In questa scuola sono RSPP da sette anni, senza soluzione di continuità. Direi che c’è stata una crescente attenzione da parte delle istituzioni verso i temi legati alla sicurezza. Nel plesso Fundera, in particolare, sono state recepite diverse segnalazioni che abbiamo fatto. Quando sono arrivato, ad esempio, le finestre non erano a norma, con vetro antinfortunistico. Sono state cambiate, sostituiti gli infissi, ora scorrevoli, alzati i parapetti (che prima erano più bassi) e sono state rese agibili tutte le scale per l’esterno. Certo ci sono altre criticità; soprattutto negli altri due plessi, quello Pannella e quello del Liceo, che com’è stato accertato dai Vigili del Fuoco, è parzialmente inagibile. L’area che ci interessa, tuttavia, conserverebbe i requisiti di agibilità, proprio in base ai lavori espletati dall’amministrazione comunale.»

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Oltre all’attività di consulenza, si occupa anche della formazione professionale in materia di sicurezza per docenti e personale scolastico.

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«Annualmente tutto il personale scolastico deve essere convocato ai sensi dell’articolo 36 sul Testo unico sulla Sicurezza. In prima mattinata, tutta la popolazione scolastica è stata informata del DVR (Documento di valutazione dei Rischi) approvato per l’anno in corso, compresa l’illustrazione di come gestire le emergenze e i piani di evacuazione.»

Rischio radon.

Dietro nostra sollecitazione, e in base alla normativa regionale più recente, il Comune ci ha attestato che per i plessi Fundera e Pannella non esiste un rischio radon, come si evince dall’ultimo certificato di agibilità.

Cosa bisogna fare per assicurare una maggiore sicurezza nelle scuola e una significativa riduzione del rischio?

«Il patrimonio immobiliare scolastico del nostro Paese è fatto di strutture vecchie, che in buona parte non risponde più a quei requisiti oggi richiesti per una completa sicurezza. La mancanza di manutenzione è il problema più serio. Se venisse fatta costantemente, aiuterebbe a ridurre i rischi, consentendoci di utilizzare al meglio le nostre scuole.»

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