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Una passione per la moda che diventa lavoro

DI VALENTINA FELICI

 

Questa volta e’ Giulia Palvetti il personaggio esclusivo rappresentante del Glamour.

Ischitana doc, vissuta a napoli ora studentessa di moda e costume presso la Sapienza di Roma, ci racconta la sua passione per il Fashion Style e il suo lavoro così bello in un mondo di bellezza allo stato puro

 

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Sempre più giovani sembrano orientarsi verso questo mondo così creativo. Un mondo di stile che non sembra essere abbandonato anzi forse è il più ricercato e studiato. Giulia Palvetti studentessa a pieni voti presso la Sapienza di Roma sta costruendo il suo futuro orientandosi in modo molto creativo in questo campo così contemporaneo.

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Ventisette anni, nata a Ischia è vissuta a Napoli, si dichiara amante dello shopping sfrenato e partenopea per eccellenza.

 

Chi è Giulia?

E’ una ragazza di 27 anni che si divide tra studio, divertimento e moda. Un campo che ho sempre amato sin da bambina.  Sono nata a Ischia la mia isola del cuore ma a soli 12 anni io e la mia famiglia ci siamo trasferiti a Napoli. Così terminato il liceo ho deciso di approcciare alla moda studiandola dagli esordi, iscrivendomi alla facoltà di moda e costume di Roma.

 

Pensi che lo studio in questo campo sia fondamentale?

 

Assolutamente si; direi che la conoscenza e la teoria sono importanti ma non bastano. Fondamentali sono i percorsi pratici che si possono svolgere in qualche studio fotografico o casa di moda. Il tirocinio non guasta mai anzi spiana la strada verso un mondo totalmente eccentrico e sempre originale. Io fortunatamente viaggio molto, e anche questo è un fattore rilevante per quanto riguarda la moda. La curiosità e la ricerca sono alla base della riuscita in questo settore così come il buon gusto e l’innovazione. È importante quindi informarsi su ogni tendenza leggendo viaggiando o navigando su internet.

 

Giulia pensi che la carriera sia difficile in questo campo così noto e dispersivo?

 

Sono ancora giovane e il mio motto è questo: chi si ferma è perduto. Sono sempre in cammino verso mete anche talvolta irraggiungibili. Credo che questo mondo non sia difficile da percorrere, basta scoprirlo appunto studiando e interessarsi ad esso in maniera forte e sicura. L’obbiettivo è sempre quello di non perdere mai la passione per ciò che si rincorre.

 

Sei nata a Ischia, pensi che la moda venga seguita con buon gusto pur essendo un’isola, oppure segua delle varianti troppo confuse ed eccentriche?

 

 

Torno spesso a trovare la mia Ischia, fortunatamente ho gli amici e parenti che mi ospitano volentieri per alcuni meravigliosi soggiorni. Credo che Ischia sia un’isola all’avanguardia per quanto riguarda la moda. Le influenze varie cittadine non hanno fatto altro che valorizzare gli stili molteplici degli ischitani. Soprattutto i ragazzi della mia età ho notato hanno le idee molto chiare sull’abbigliamento e riescono a risultare molto originali e aggiornati sul fashion look.

Quest’anno, il capo accessorio principale che indossano molto bene e’ la scarpa di tela sleepers. Comoda e pratica per tutte le età, dona colore e vivacità a tutti gli outfit. Sicuramente questo è il tocco contemporaneo alla moda del 2018

ischitano.

 

Chi è uno stylist?

 

Lo stylist crea un’immagine per la moda. Crea il mood e definisce le atmosfere per i servizi fotografici; si parte dalla scelta delle modelle, i capi da indossare e infine il trucco e parrucco finale. Questo adesso è il mio ruolo da stagista in una nota casa di moda a Roma. Sono stata selezionata tra 200 studentesse italiane per far parte di questo eccezionale cast. Mi reputo brava e fortunata, potrebbe essere un buon trampolino di lancio. È importante la determinazione in questo campo. Mi confronto tutti i giorni con le esperte del settore e il duro lavoro che svolgono mi rende più stimolata a produrre nel migliore dei modi.

 

 

Sarai forse la creatrice di quale evento moda sull’isola?

 

Spero di si. Ischia si presta molto ad eventi di questo genere essendo molto suggestiva non ha bisogno di scenografie molto elaborate. Bisognerebbe forse catalogarla come “Isola migliore” per questo tipo di manifestazioni. Diventerebbe sicuramente uno dei luoghi più richiesti. Amo la mia isola e farei qualsiasi cosa per avvicinarmi ad essa anche sul campo lavorativo.

 

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