ARCHIVIO 3ARCHIVIO 5

Peculato, oggi il processo al maresciallo dei VV.UU. di Ischia

Di Francesco Ferrandino

ISCHIA. Come già scritto nell’edizione del 12 gennaio scorso, stamane si terrà l’udienza in cui verrà discusso, col giudizio abbreviato, il caso del Maresciallo Michele Costagliola Di Fiore, componente del Corpo di Polizia Municipale del Comune di Ischia, accusato di aver sottratto oltre 87.000 euro alle casse comunali. Il denaro era stato ottenuto dagli introiti ricavati grazie alle sanzioni inflitte per infrazioni al Codice della Strada. Il Pubblico Ministero aveva richiesto il giudizio immediato ritenendo sussistente l’evidenza della prova. Tuttavia la difesa, sostenuta dall’avvocato Imma Capuano, chiese e ottenne che il procedimento fosse deciso col rito abbreviato in modo da definire il processo allo stato degli atti, nell’udienza di oggi al cospetto del giudice Morra. Una richiesta volta con tutta probabilità a ottenere la riduzione della pena (pari a un terzo, secondo la legge), stante la sostanziale ammissione di responsabilità per il grave danno causato all’ente, che l’imputato ha espresso durante l’interrogatorio di garanzia dello scorso 1 dicembre quando il Maresciallo Di Fiore, che da anni soffre di un’accentuata forma di “ludopatia”, disturbo comportamentale che porta a una dipendenza dal gioco paragonabile per diversi aspetti alla tossicodipendenza, illustrò le crescenti difficoltà, sia dal punto di vista economico che personale, che lo hanno portato a non poter più far fronte nemmeno alle normali necessità di vita. Un’alterazione psichica che gli impediva anche di avere la corretta percezione delle dimensioni della cifra totale sottratta al Comune nel corso dell’ultimo lustro. L’imputato si dimostrò infatti stupito dall’apprendere che la somma ammontasse addirittura a quasi novantamila euro. Le precarie condizioni economiche (con lo stipendio eroso dai tanti debiti e in parte pignorato) e la particolare situazione psichica sofferta dall’indagato (che vive da solo e senza alcun aiuto di familiari o conviventi), avevano indotto il Gip a disporre gli arresti domiciliari, stabilendo però che il sottufficiale potesse comunque lasciare quotidianamente l’abitazione tra le ore 10:00 e le 12:00, per provvedere alle proprie esigenze.

CONTINUA A LEGGERE SU IL GOLFO IN EDICOLA

Articoli Correlati

0 0 voti
Article Rating
Sottoscrivi
Notificami
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
Visualizza tutti i commenti
Pulsante per tornare all'inizio
0
Mi piacerebbe avere i vostri pensieri, per favore commentatex