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PROMOZIONE Lacco Ameno, Iervolino: «Stiamo lavorando per ripartire alla grande»

L’allenatore rossonero fa il punto della situazione in merito alla situazione attuale in cui versano i dilettanti: «Era impossibile per le nostre categorie la ripresa, lo sapevamo già»

Mentre i professionisti si preparano al ritorno in campo, i dilettanti sono ancora in balia delle varie riunioni e decisioni. L’unica cosa certa è che non torneranno in campo e che i loro campionati sono ben che chiusi e finiti. Si dovrà comprendere solo come procedere per retrocessioni. Di questo e altro ne abbiamo parlato con il tecnico del Lacco Ameno Angelo Iervolino.

Ripartono i professionisti. Per i dilettanti come volevasi dimostrare tutto rinviato: cosa ne pensi?

«Per i dilettanti era preventivabile. E’ ovvio che tutti noi ci aspettavamo di poter riprendere il cammino, ma se si pensa in termini sanitari per i dilettanti era molto complesso poter rispettare le norme (giuste) restrittive.  Come scontato che sia c’è chi è più contento e chi lo è meno ma la federazione ha dovuto fare una scelta che vada in primis a tutelare la salute di tutte le persone che gravitano intorno a mondo dilettanti». 

Aiuti ai club e ai calciatori: credi che basteranno per rimettere in piedi il calcio nostrano?

«Sono forme di sussidio che fanno comodo a tutti in questo periodo di difficoltà, ma per la vastità del problema in essere c’è bisogno di altro ancora.  Aiutare i club è la parte principale perchè se le società faranno fatica di conseguenze anche tutti gli addetti ai lavori ne subiranno le conseguenze. Una piccola misura, un palliativo, potrebbe essere quello di esentare le società del costo d’iscrizione al prossimo campionato, e soprattutto per le isolane sarebbe un consistete aiuto visto poi i costi maggiori che abbiamo per andare in terraferma che si vanno a sommare alle spese fisse che ci sono. 

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Quanto in termini di lavoro e futuro dei dilettanti, inciderà ancora il post covid? Potrebbe essere invece un modo per ripartire in queste categorie?

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«Assolutamente. Ho avuto modo di dirlo in vari interventi a cui ho preso parte, credo che tutto ciò debba essere sfruttato per modificare qualcosa che prima oliava male. Di certo, deve essere un punto di partenza per nuove riforme che possano garantire longevità a tutto il movimento e anche, perchè no, per provare ad innalzare il livello».

Ischia oramai in Eccellenza… Forse la D: cosa da non escludere se consideriamo che quasi sicuramente ci saranno tante squadre che non potranno riscriversi ai campionati…

«L’Ischia con o senza Covid sarebbe arrivata in Eccellenza per merito e per qualità, adesso può provare anche il doppio salto e credo che tutta l’isola debba esserne felice. Una società solida e programmatica che deve guardare a lungo termine in tutte le aree di gestione calcistica. 

C’è il rischio che varie società facciano fatica, purtroppo è la realtà dei fatti, l’augurio è che tutte possano portare avanti i propri sacrifici e la propria passione».

Il Futuro del Lacco Ameno: come e se vi state già muovendo in tal senso

«Il Lacco Ameno già prima del virus si stava muovendo per la stagione prossima, cercando così di anticipare i tempi rispetto all’anno scorso del ripescaggio e attuare una programmazione gestionale e tecnica di qualità. Con il virus si è ovviamente rallentato tutto, seppure sempre in comunicazione sul futuro, ma proprio in questi giorni stiamo avviando vari discorsi con tutte le componenti societarie per capire come muoverci (anche in funzione dei tempi di ripartenza che sono ancora sconosciuti) e avviare una progettualità tecnica ancora più mirata e soprattutto, non dimentichiamocelo, che vada a creare un vestito su misura per noi stessi». 

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