Per il Rotaract “battesimo” nel nome della legalità
Ieri mattina al Cineteatro Excelsior la prima uscita ufficiale della costola giovanile del Rotary presieduta da Gianmaria Ferrandino: gli studenti hanno incontrato il magistrato Catello Maresca che si è a lungo intrattenuto con i ragazzi parlando della sua lotta alla criminalità e presentando il suo libro “Lo Stato vince sempre”
Un giorno importante, come in fondo lo è sempre un “battesimo”. Ieri mattina al Cineteatro Excelsior si è svolta la prima uscita ufficiale del Rotaract, la costola giovanile del Rotary ischitano, presieduta da Gianmaria Ferrandino. Che hanno promosso, alla presenza di diversi studenti delle scuole superiori, l’appuntamento con la Giornata della Legalità, alla presenza di relatori d’eccezione. Su tutti il magistrato Catello Maresca, che nell’occasione ha anche presentato e raccontato il suo libro “Lo Stato vince sempre”: un volume incentrato sulla frase che proprio a Maresca disse Michele Zagaria quando fu catturato la mattina del 7 dicembre 2011 dopo oltre 16 anni di latitanza. Catello Maresca tra l’altro nel suo libro ricorda che proprio il malavitoso era scappato alle forze dell’ordine di tutta Italia che lo avevano cercato spasmodicamente ovunque mentre lui si nascondeva a casa sua, a Casapesenna in provincia di Caserta. Con lui il presidente Celestino Iacono, il luogotenente dei carabinieri Salvatore Soriente, il comandante della guardia di finanza di Ischia capitano Giovanni Maria De Giorgio (che dal palco hanno lanciato un monito ai giovani perché vivano e si ispirino ai concetti della legalità) e ancora collegati da remoto il vicegovernatore campano Fulvio Bonavitacola e il commissario straordinario alla ricostruzione Giovanni Legnini. In sala, tra gli altri, anche i sindaci di Ischia e Casamicciola Enzo Ferrandino e Giosi Ferrandino (il primo dal palco ha ricordato anche la cittadinanza onoraria che il Comune di Ischia ha conferito a Maresca) e la consigliera comunale di Ischia Carmen Criscuolo.
Il primo a prendere la parola è stato proprio il presidente Rotaract, Gianmaria Ferrandino, che così si è espresso: «Per noi è un giorno importante, questa è la prima iniziativa ed abbiamo voluto dedicarla alla legalità e soprattutto alla violenza giovanile, fenomeno che purtroppo si sta pian piano radicando anche sull’isola: allora riteniamo sia doveroso discuterne soprattutto con gli studenti ed in particolare con coloro che si apprestano ad intraprendere il contesto universitario. E’ nostra intenzione come club coinvolgere tutti gli istituti isolani, partiremo dal Mattei dove a gennaio sono in programma diversi incontri per affrontare tematiche quali ansia, disturbi alimentari, bullismo ed altri ed a riguardo sento di dover ringraziare pubblicamente la vicepreside Anna Di Scala per la sensibilità mostrata. Abbiamo lavorato tanto perché questa giornata riuscisse nel migliore modi».
Maresca: «E’ importante privilegiare il rispetto delle regole di fronte alla dilagante violenza». Ferrandino: «Per noi è un giorno importante, scelto un tema sensibile e che preoccupa sempre più anche sull’isola»
Poi è toccato a Catello Maresca che ha mostrato agli studenti presenti ai Cineteatro il documentario sul suo libro e si è poi intrattenuto a lungo con i ragazzi. A margine dell’incontro si è soffermato col cronista con il quale è partito da una considerazione: «Periodicamente fatti drammatici ci riportano coi piedi per terra, ad una realtà purtroppo ancora profondamente inquinata dalla violenza, dall’antefatto del crimine organizzato rappresentato oggi da ragazzi sempre più giovani che si armano e pensano così di imporre i loro rituali». Gli chiediamo come è cambiata nel tempo la lotta alla criminalità organizzata e lui risponde così: «Parliamo di un fenomeno maledettamente complesso che si articola in modo diverso a seconda dei contesti territoriali e dei momenti storici. Quello di oggi è particolare, caratterizzato da una forte connotazione giovanile e dalla volontà di privilegiare il rispetto delle regole di fronte alla dilagante violenza, dall’impostare la propria vita in maniera differente rispetto alla piattaforma valoriale che noi proviamo ad affermare o riaffermare sui territori, anche attraverso incontri come quelli di oggi (ieri per chi legge, ndr) con le scolaresche. E lo facciamo attraverso una importante opera di sensibilizzazione delle giovani generazioni. Oggi sembra paradossale ma c’è poca informazione: i giovani sono portati ad adottare certi modelli di riferimento, noi dobbiamo provare a sostituire o almeno affiancare quelli sbagliati con modelli positivi». Ecco perché, ribadisce Maresca, la presenza nelle scuole rimane importante: «Provo ad andare ovunque mi chiamino, ad Ischia sono tornato anche perché di recente mi hanno raccontato di alcuni episodi preoccupanti accaduti sull’isola. Io qui ho un pezzo del mio cuore e cerco sempre di rispondere “presente”, sperando naturalmente che questa mia presenza possa contribuire a creare almeno un’alternativa ai modelli che ai giorni nostri vengono propagandati dai social. Per non parlare poi di fiction o trasmissioni televisive che se possibile fanno ancora maggior presa e questo rende più difficile e complesso far passare il nostro messaggio».