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Scuole e moduli provvisori, martedì sopralluogo del Miur a Casamicciola

Dire che ci siamo è forse un esercizio di eccessivo ottimismo, ma su una cosa proprio non c’è dubbio. Presto potremo saperne qualcosa di più sulla possibilità di fare in modo che gli studenti casamicciolesi, temporaneamente emigrati presso altri plessi scolastici – col conseguente disagio dei doppi turni – a causa dell’inagibilità degli edifici ubicati sul territorio della cittadina termale dopo il terremoto del 21 agosto – possano ritornare a fare scuola casa propria. Si badi bene, non negli immobili danneggiati a seguito dell’evento sismico ma tramite il posizionamento di una serie di moduli di ultima generazione messi a disposizione dal Ministero della Pubblica Istruzione. E già, perché proprio martedì mattina la dirigente del MIUR dott.ssa Montesarchio ed i tecnici Saba e Cavalieri saranno a Casamicciola per visionare alcuna aree dove queste particolari strutture potrebbero essere sistemate. Nel mirino ci sono diverse location, ma le più gettonate sono tre: un’area in via Mortito, un’altra nei pressi dell’ex Hotel Napoleon e la terza nei pressi dell’ex casa municipale. Nel corso del sopralluogo a tecnici e funzionari ministeriali potrebbero essere prospettate anche un altro paio di possibilità, ma ovviamente questa allo stato dell’arte è soltanto un’ipotesi.

All’incontro di martedì si era arrivati dopo un fitto scambio epistolare tra le parti in causa. Inizialmente, era stato il sindaco di Casamicciola a scrivere al Miur sollecitando – era lo scorso 16 ottobre – e manifestando interesse verso una possibilità che avrebbe avuto un duplice ed immediato effetto: risolvere il problema dei doppi turni, e fermare questa “emorragia” verso altri lidi non soltanto degli studenti ma anche dei propri genitori. Con riflessi evidentemente negativi per l’economia casamicciolese, già profondamente “scossa” dal terremoto dello scorso agosto. Dal Ministero, dinanzi a questa richiesta, arrivò una risposta articolata, un documento avente ad oggetto “Riscontro nota del 16 ottobre 2017 prot. n. 12.687. Realizzazione strutture modulari provvisorie ad uso scolastico” firmato proprio dalla dott.ssa Simona Montesarchio.

Nel testo il direttore generale del Miur scriveva quanto segue: “In riscontro alla nota di cui all’oggetto, nella quale vengono descritte le aree sulle quali poter procedere alla realizzazione delle strutture modulari provvisorie ad uso scolastico, si chiede di conoscere se le stesse aree siano di proprietà pubblica e se siano disponibili e immediatamente utilizzabili per l’installazione dei suddetti moduli provvisori. Al riguardo si rappresenta che questa direzione e le relative risorse stanziate dal ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca possono essere utilizzate solo per far fronte a situazioni di emergenza mediante soluzioni provvisorie, quali ad esempio le strutture modulari ad uso scolastico. E’ evidente che per tutto ciò che riguarda invece interventi infrastrutturali sugli edifici scolastici, gli stessi potranno essere oggetto di un piano stralcio proposto da questo Ministero alla struttura commissariale. In ogni caso, anche al fine di poter mettere questa direzione nelle condizioni di fare tutte le valutazioni opportune, si chiede di chiarire gli aspetti evidenziati relativamente alla proprietà ed alla immediata disponibilità delle aree su cui installare i moduli provvisori e in caso di interventi edilizi, si chiede di indicare una stima degli importi degli stessi, l’eventuale livello di progettazione di cui il Comune è già a disposizione nonché la convenienza dell’intervento rispetto alla realizzazione di moduli provvisori”.

Di fronte a questa nota, il MIUR attendeva risposte dal Comune di Casamicciola, e i dovuti passi sono stati mossi. Perché gli uffici competenti hanno risposto alla dott.ssa Montesarchio spiegando che la presenza di tecnici sull’isola avrebbe chiarito e fugato ogni possibile dubbio e necessità di chiarire e approfondire determinati aspetti. Una telefonata tra la capitale e il sindaco Giovan Battista Castagna ieri mattina, ha dato un input decisivo arrivando così a fare in modo che le parti possano incontrarsi a Casamicciola martedì. “Venite a vedere coi vostri occhi quello che proponiamo”, questo è stato all’atto pratico quanto asserito dal quartier generale del Capricho. Potrà sembrare irriverente fare paragoni con un conclave, ma è chiaro che un po’ tutti si aspettano la tanto agognata fumata bianca. Anche perché la tensione tra genitori comincia a salire in modo preoccupante. E presto, l’asticella che delimita il livello di guardia potrebbe essere purtroppo superata.

Gaetano Ferrandino

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