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Per Procida: l’ordinanza di Giosi Ferrandino mortifica i pescatori isolani

NOTA GRUPPO CONSILIARE PER PROCIDA

Il Sindaco d’Ischia, ci riprova e, con un proprio dispositivo del 18 aprile scorso, di fatti, impedisce ai pescatori procidani di vendere il proprio pescati dove storicamente e tradizionalmente è sempre avvenuto. Infatti, così come impostata l’ordinanza, in via sperimentale, ai pescatori residenti ad Ischia è consentita la vendita presso il Piazzale Aragonese di Ischia Ponte dalle ore 6,30 alle ore 10,30 mentre ai non residenti tale attività è consentita dalle ore 10,30 alle ore 14,30. Ovviamente c’è da chiedersi: 1) considerato che la pesca è un’attività prettamente notturna alle ore 10,30 il pesce è praticamente già morto da un bel pezzo quindi sarà scarsamente apprezzato; 2) dopo quattro ore di mercato chi acquisterà mai il pesce dei non residenti?

Detto questo, “quelli di prima” quando Ferrandino già tentò di estromettere i pescatori procidani dal molo Aragonese ricorsero al TAR vincendo la vertenza, oggi, invece, forse perché il Sindaco Ambrosino necessità anche dei voti di Ferrandino e dell’assessore Criscuolo per entrare nell’assemblea nazionale del PD, fa subire supinamente alla collettività e ai pescatori un provvedimento a dir poco discriminatorio e vergognoso.

Come gruppo “Per Procida” vorremmo proprio vedere cosa accadrebbe se da domani, il Comune di Procida, decidesse che agli spedizionieri e corrieri che vengono dall’isola d’Ischia è consentito sbarcare a Procida ed effettuare le proprie consegne solo dalle ore 6 alle ore 8 del mattino.

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