CULTURA & SOCIETA'

Per ravvivare il natale al borgo si ricorre a Vittoria Colonna Il 27 dicembre storico corteo nuziale a Ischia Ponte

Quel 27 dicembre del 1509 fu giorno di festa per il Borgo di Celsa dell’antica Ischia Ponte, oggi identificata come il Centro Storico per eccellenza dell’intera isola d’Ischia. Il 27 dicembre 2019, ossia il giorno dopo Santo Sefanoi, dovrà fare il paio con il 27 dicembre antico, almeno così è nelle intenzioni di Giovanni D’Amico, Patron della manifestazione rievocativa dello storico matrimonio fra i due prestigiosi giovani del tempo Vittoria Colonna e Ferrante D’Avalos. Stando a tutto ciò che accadrà fra due giorni dopo il prossimo Natale, almeno presumiamo, Giovanni D’Amico farà nuovamente centro.

Egli non è nuovo alla rievocazione simulata di storici risvegli di passione fra personaggi di punta del loro tempo passato e consentire di farli rivivere per noi gente comune di questo tempo, con la stessa naturalezza episodica di come nella realtà gli eventi accaddero. D’Amico qualche anno fa vi provò alla grande con i giovani amanti Giovanni Da Procida e Restituta Bulgaro, scegliendo quale location per la rievocazione storica dei fatti, ben descritti con tutti i piccanti particolari, da Giovanni Boccaccio nel suo “Decamerone”, quella Torre di Michelangelo che ha molto a che vedere, almeno nei preparativi, con il matrimonio di Vittoria Colonna col giovane Ferrante D’Avalos, che D’amico rilancerà facendocelo apparire “vero” dopo oltre 5 secoli. A quel matrimonio, dicono le cronache d’epoca, non si badò a spese, dal momento che altamente illustri, del resto, erano i nomi dello sposo Ferrante d’Avalos, condottiero e marchese di Pescara e quello della sposa, la poetessa Vittoria Colonna, figlia del duca di Urbino Fabrizio Colonna e di Agnesina di Montefeltro.

Le nozze furono combinate e strategiche nel senso che la famiglia di lei si sarebbe così legata alla dinastia aragonese che regnava a Napoli. Quello dello storico e memorabile 27 dicembre del 1509 fu un matrimonio di grande sfarzo, celebrato in una cornice e location da sogno, il Castello Aragonese di Ischia. Lei, Vittoria Colonna, marchesa di Pescara, figlia del duca di Urbino, sapeva dall’età di tre anni che un giorno avrebbe preso in sposo il condottiero Ferrante d’Avalos, marchese di Pescara. Per questo furono ritenute nozze mirate allo scopo di legare la famiglia di lei alla dinastia aragonese, regnante a Napoli. Ischia rievoca un matrimonio tra i più celebri del suo storico passat,o con un corteo nuziale in costume che coinvolgerà, proprio nel giorno del suo secolare anniversario, oltre cento figuranti ammantando di fascino le vie dell’antico Centro Storico di Ischia Ponte . L’evento, organizzato dall’associazione culturale “T.I.F.E.O.” con la importante collaborazione del Liceo G.Scotti di Ischia e patrocinato dal Comune di Ischia, rientra nel nutrito cartellone del Natale ischitano 2019. La manifestazione rievocativa avrà luogo tra il Castello, il ponte aragonese sottostante e piazza Luigi Mazzella ,la storica piazza rivalutata tornata ai grandi eventi. Vittoria Colonna è una figura particolarmente di alto profilo per la storia dell’isola d’Ischia, dove visse dimorando al Castello aragonese fino al 1536. Fu donna di elevata cultura, di considerevole potere e di convinta fede, scrisse un consistente corpus di poesie, tra le quali quelle in morte dello sposo Ferrante d’Avalos, senza tuttavia pubblicarle.

Le sue produzioni che le valsero anche una citazione nell’Orlando Furioso di Ariosto e il cui stile rimanda spesso al Canzoniere di Petrarca, circolavano attraverso uno scambio privato di manoscritti, che Vittoria Colonna inviava ai personaggi più importanti dell’epoca (da Margherita di Navarra a Francesco della Torre, fino all’amico Michelangelo). Rime che esaltano anche il paesaggio ischitano, a cominciare dal monte Epomeo, più volte citato. Il 27 dicembre prossimo Ischia rievoca dunque il celebre matrimonio, uno dei più sfarzosi della sua millenaria storia. Quindi l’impresa organizzativa e culturale oltre che di richiamo turistico di Giovanni D’amico che come sempre ci mette la faccia ed in parte anche la tasca, va oltre le sue giuste intenzioni. Il Patron spera a ragione, in un ennesimo successo pieno che legittimi una tendenza che vede il D’amico impegnato in progetti ambizioni di questo tipo per omaggiare la storia di Ischia ricca di protagonisti che fanno parlare della loro vita in ogni tempo.

Le nozze fra Vittoria e Ferrante, propiziate a livello politico dagli Aragonesi, segnarono l’unione delle due più potenti famiglie del Regno di Napoli e furono celebrate con impareggiabile fasto, la cui eco durò a lungo nelle cronache dell’ epoca. L’isola fu scelta dagli sposi come sede della celebrazione del matrimonio religioso, perche i D’Avalos erano signori del feudo di Ischia e Costanza D’Avalos, insieme al fratello Innigo D’Avalos, ne era all’epoca saggia e coraggiosa governatrice. Questa mattina li rivedremo tutti o quasi i personaggi invitati alla festa di nozze sfilare per le vie del centro di Ischia.Sarà un Corteo Nuziale con i vessilli delle famiglie Colonna, D’Avalos che ci porterà indietro di oltre cinquecento anni. Il corteo sarà aperto dagli sposi Vittoria Colonna e Francesco Ferrante D’Avalos. Seguiranno il celebrante Mons. Matteo D’Aquino Vescovo di Gravina di Puglia zio dello sposo e tra i sacerdoti ischitsni ; Giovanni Marino e Sebastiano Valenzio.Inoltre i parenti: Fabrizio Colonna e Agnesina di Montefeltro genitori di Vittoria Colonna e Diana di Cardona (madre di Ferrante) tra Federico e Ascanio Colonna (fratelli di Vittoria), Costanza D’Avalos (zia dello sposo) al braccio di Prospero Colonna (zio di Vittoria), Laura Sanseverino D’Avalos (vedova di Innigo D’avalos) con i figli minori Alfonso marchese del Vasto e Costanza D’Avalos junior. Chiudono il corte nuziale gli invitati Castellana di Cardona con Ferdinando D’Aragona duca di Montalto con le figlie Giovanna e Maria D’Aragona, Isabella D’Aragona Sforza e la figlia Bona Sforza, le tristi Regine Giovanna III e Giovanna IV D’Aragona, Testimoni dello sposo: Giovanni Musefilo e dama, Melchiorre Cervera e dama. Testimoni della sposa: Galeazzo di Tarsia e dama, Giovanni Paolo Cossa e dama, Notaio Giovanni Mellusi che stipulò l’atto civile di matrimonio, Guidone Fieramosca (fratello di Ettore) e dama, Iacopo Sannazzaro, Luigi Mormile (nobiluomo ischitano) e dama,Giovanni Guevara (duca di Bovino) e dama, il Cardinale Giovanni dei Medici (futuro Papa Leone x). La rievocazione storica di quella sfarzosa festa di nozze si concluderà con dialoghi fra Vittoria Colonna e Michelangelo su testi escritti dall’avv. Giovannino Di Meglio e letti da alcuini ragazzi studenti.

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Foto Giovan Giuseppe Lubrano antoniolubrano1941@gmail. com

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