CRONACA

Per una nuova stagione del lavoro e dei diritti

Partecipata manifestazione organizzata da CGIL, CISL e UIL quella che si è tenuta sabato 20 Maggio presso la Rotonda Diaz di Napoli

Dopo le grandi manifestazioni di Bologna e Milano, sabato 20 maggio, Cgil Cisl e Uil si sono date appuntamento a Napoli,presso la Rotonda Diaz, con migliaia di lavoratori (50mila secondo gli organizzatori) provenienti dalle regioni del Mezzogiorno: Campania, Abruzzo, Molise, Basilicata, Puglia, Calabria e Sicilia,proseguendo così la mobilitazione “Per una nuova stagione del lavoro e dei diritti”. Presenti i segretari generali nazionali Maurizio Landini (CGIL), Luigi Sbarra (CISL) e Pier Paolo Bombardieri (UIL).

Nicola Cutrignelli, Roberta Vannini, Carlo Cutrignelli

«Qui a Napoli ricominciamo da tre – dicedal palco il leader della Uil, Bombardieri – continuando a porre dei temi che riguardano il recupero del potere d’acquisto, il lavoro, la sicurezza sul lavoro, non abbiamo ancora risposte e le persone continuano a morire. Chiediamo interventi strutturali e senza confronto la mobilitazione continua. La parola sciopero – conclude Bombardieri – non l’abbiamo ancora rimossa dai nostri vocabolari, ma continuiamo a dire che lo sciopero è un giorno, invece noi abbiamo bisogno di una mobilitazione lunga che ci permetta di continuare a parlare con la nostra gente, di avere questi grandi risultati».

Anche in questa occasione Giuseppe D’Aprile, Segretario Nazionale Uil Scuola Rua,ha rimarcato il ruolo decisivo, presente e futuro, del mondo della scuola, da esercitare attraverso le giovani generazioni: “Rispetto non è una semplice parola, perché sarebbe molto riduttivo. E’ invece, un importante principio di vita; è un valore su cui dovrebbe basarsi qualsiasi relazione umana.E’ un sentimento di stima, di riguardo; è un modo di relazionarsi in cui si dà valore alle persone, al loro pensiero, alle loro azioni. Rispetto implica fare attenzione a tutto ciò che ci circonda sia esso umano o materiale; è l’opposto di indifferenza.Occorre lavorare, quindi, sulla quotidianità, per la conoscenza delle differenze, per comprendere che queste, non comportano la superiorità di qualcuno a discapito di un altro.Ecco perché, la scuola assume oggi un ruolo da protagonista nell’attuazione dell’articolo 3 della nostra Costituzione, attraverso il confronto, l’ascolto, il dialogo, la conoscenza, la condivisione, l’inclusione”.

In questo contesto la scuola deve essere unica ed indivisibile, quindi NO alla regionalizzazione, così come sottolinea il Segretario Generale Campania Uil Scuola Rua Roberta Vannini: “In questi mesi ci siamo mobilitati per la scuola nazionale, come abbiamo fatto sempre, attraverso banchetti nelle piazze, assemblee, incontri con le tantissime RSU elette e convegni. Il risultato è sotto gli occhi di tutti (il referendum contro la regionalizzazione ha raccolto oltre 80mila firme a livello nazionale e di queste oltre 10mila in Campania) e dimostra che il personale della scuola è unito e pronto a battersi in ciò in cui crede.Ora – prosegue Vannini – è necessario che il mondo politico batta un colpo, è il momento della verità: chi non è d’accordo con il disegno di legge deve dirlo chiaramente e mostrare una partecipazione reale e convincente. Su questa battaglia chiamiamo tutta la politica campana, senza distinzione di schieramenti, e chi sarà d’accordo con Calderoli per indebolire la scuola del sud sappia che si assume una grande responsabilità nei confronti delle future generazioni. Lo Stato – conclude la Segretaria generale della Uil Scuola Rua Campania – deve mantenere un ruolo centrale nell’istruzione attraverso un modello che sia garanzia di laicità, gratuità e pluralismo che contribuisca a mantenere alto il livello qualitativo dell’istruzione, che rappresenta uno dei principali fattori di crescita economica e sociale di qualsiasi Paese”.

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