LE OPINIONI

Perché ad Ischia abbiamo fatto le cose giuste

Il momento, inutile negarselo, è quello che è, e allora tanto vale partire con un messaggio di ottimismo: siamo una grande isola, un grande popolo e il momento che attraversiamo richiede coinvolgimento e condivisione nell’impegno per sconfiggere un nemico chiamato Coronavirus o meglio Covid-19: nelle istituzioni, nella politica locale e regionale, nella vita quotidiana della società e anche con l’ausilio dei mezzi di informazione.

I sindaci dell’isola Enzo Ferrandino, Giovan Battista Castagna, Francesco Del Deo, Rosario Caruso, Dionigi Gaudioso hanno dimostrato – lo abbiamo detto e lo ripetiamo – di essere decisamente all’altezza e nonostante diverse collocazioni politiche e magari anche vedute divergenti su determinate questioni, sono riusciti a fare fronte comune nel momento in cui serviva pigiando sull’acceleratore, prendendosi rischi e soprattutto assumendo decisioni, in collaborazione con la Regione e altre istituzioni, regalando una sensazione di competenza e responsabilità ma soprattutto riuscendo a non creare mai allarmismo (ed in questo la conferenza stampa di Del Deo dopo il caso positivo a Forio è una “pietra miliare”). Insomma, la politica finisce sempre nel mirino e sotto torchio, e spesso ci sta pure, ma nel caso di specie bisogna riconoscere che l’operato degli amministratori locali ha trasmesso positività. Sperando che lo stesso possa valere anche in prospettiva futura quando, finita l’emergenza, ci sarà da fare i conti con il ritorno alla normalità. Sotto tutti i punti di vista, anche quello legato al rilancio economico.

CORONAVIRUS, LA “CINTURA” PROTETTIVA ORDINATA DAI SINDACI E’STATO UN ATTO DI GRANDE CIVILTA’

La paura per il diffondersi del coronavirus, nemico sconosciuto e invisibile, è inevitabile. Morti, tensioni, paure, persone in quarantena, città isolate, aziende chiuse, manifestazioni ed eventi cancellati, cinema e teatri chiusi, insomma un disastro, un qualcosa di apparentemente (purtroppo solo apparentemente) surreale. Uno scenario di fronte al quale, fino a un paio di mesi fa, non avremmo mai pensato di trovarci, un compendio di tutto ciò che rappresenta la “non normalità”. Dobbiamo fare i conti con emozioni e stati d’animo fin qui sconosciuti, che pian piano inducono anime votate per natura all’aggregazione ad isolarsi per timore di un nemico “sconosciuto”. Intanto, ritornando da dove eravamo partiti, bisogna riconoscere ai sindaci di avere avuto occhio lungo, lavorando per creare una cintura di protezione attorno all’isola ed emettendo un’ordinanza ad hoc. Il tempo, ed anche una dose di buona sorte, potranno dirci se è stato sufficiente o meno, ma la visione ed il “modus operandi” sono e restano a mio avviso assolutamente ineccepibili. Eppure sono stati tacciati di “razzismo”, di aver commesso errori in grado di compromettere l’economia locale, prima di cozzare contro il Prefetto di Napoli che il 23 febbraio annullò quella ormai famigerata ordinanza: non l’avesse fatto, la storia avrebbe raccontato altro e non del caso di positività sull’isola. E’ vero, del senno di poi son piene le tombe, ma certe cose è giusto rimarcarle.

In questo clima stile guelfi contro ghibellini (tra chi era a favore dei nostri amministratori e chi contro e chi lodava il Prefetto Valentini e chi invece ne contestava la decisione) non possiamo non sottolineare gli “autogol” che hanno caratterizzato questa vicenda. Il primo è rappresentato dalll’ormai noto comunicato congiunto bipartisan sull’asse Forza Italia-Pd (certe cose davvero si vedono, pardon si leggono, soltanto dalle nostre parti), con Domenico De Siano, Giosi Ferrandino e Maria Grazia Di Scala che all’unisono sentenziavano: «Non sottovalutiamo la situazione, ma non creiamo inutili allarmismi e provvedimenti dettati dall’impulso e dall’improvvisazione. L’ordinanza è un grave errore». Insomma, non proprio tre Nostradamus, se ci passare la battuta. E qui sempre i sindaci sono stati bravi a reggere lo tsunami di qualche critica forse pianificata a tavolino replicando in maniera concertata («Restiamo convinti di aver fatto la scelta giusta, nessun passo indietro») e per rafforzare il concetto fanno un salto a Piazza Plebiscito per incontrare personalmente il Prefetto. L’ordinanza dei sindaci, è stata da subito sposata e condivisa in pieno da Il Golfo che ha spiegato, a più riprese,gli errori che a nostro avviso stavano compiendo chi la avversava e lo abbiamo fatto con un’analisi oggettiva e non basata su considerazioni di natura personale. Tutelare al meglio la salute di tutti gli isolani, con particolare attenzione ai più fragili: questo è stato l’intento di chi ha emesso l’ordinanza. Un grande atto di civiltà, punto e basta.

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LA SCELTA DELLA QUARANTENA DEGLI 80 TURISTI E IL RIENTRO FORZATO NELLE LORO CITTA’

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Le polemiche hanno poi infiammato il dibattito anche sulla scelta di “blindare” temporaneamente in quarantena gli 86 turisti alloggiati presso l’albergo Punta del Sole di Forio. E anche nel caso di specie i politici di casa nostra, che vista la spaventosa emergenza venutasi a creare potevano facilmente andare nel pallone, hanno mantenuto una impressionante ed invidiabile lucidità, ponendo sempre in testa la saluta dei loro concittadini in primis. A “Porta a Porta” qualche giorno fa non mancarono gli ospiti e gli opinionisti che quasi paventavano il sequestro di persona: un vero e proprio “assedio mediatico” che però non ha affatto scomposto i primi cittadini, che di concerto con Regione Campania e Protezione Civile, hanno predisposto con celerità ed efficienza il “rimpatrio” degli ospiti.

Ah già, poc’anzi parlavamo di autogol. Come dimenticare la lettera di commiato griffata Federalberghi, un compendio degli orrori di fronte al quale la giustificazione di Luca D’Ambra è stata quella di parlare di “un mero errore di battitura”: non ce ne voglia il presidente, peraltro spesso anche nostro apprezzato opinionista, ma in passato le “teste” sono saltate per molto meno. Siamo abituati a bistrattarci da soli con una straordinaria “vagonata” di masochismo ma stavolta dobbiamo riconoscere che ad Ischia abbiamo fatto le cose per bene. Per chi vuole denigrare a prescindere o necessità del quarto d’ora di gloria ci sono i social, in fondo li hanno inventati (anche) per questo. Nel frattempo abbiamo davanti un futuro che nell’immediato è ricco di incognite ma ci piace pensare che risaliremo la china. Grazie anche all’operato dei nostri sindaci ai quali però, dopo tanti complimenti,lanciamo anche un monito: l’unità di intenti non resti un caso sporadico. Forza Ischia, ci metteremo alle spalle anche questa.

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Roberto Taponecco

Perfetto.rispetto

Lucia 65

Egregio direttore, nel mio piccolo, (non sono una giornalista, non sono laureata, non sono una “politica”, ma semplicemente una cittadina, fiera di essere ischitana “doc”!), fin dal primo momento ho difeso, con estrema convinzione, l’operato dei nostri sindaci. Ho avuto tante persone contro che mi hanno accusata di non pensare al turismo!! Ed io invece ho sempre sostenuto che proprio perché pensavo al nostro turismo e pensavo un po’ più alla “lunga” sarebbe stato meglio rinunciare ad uno (anche due, se fosse necessario!) mesi di turisti per poi ripartire più forti di prima! Se non avremmo casi, abbiamo più speranze che le persone possano scegliere la nostra Isola per farsi una vacanza e lasciarsi dietro questo brutto periodo! Ma, stranamente, parecchie persone non erano d’accordo!!

Alex79

Come al solito finiamo sempre col cercare di curare invece di prevenire.
Sono sempre stata d’accordo e fiera della Signora Teresa (se non erro il nome della signora che cercò di bloccare i turisti al porto)
Anche se il prefetto di Napoli sbagliò ad annullare l’ordinanza dovevate comunque fare il possibile per rendere gli sbarchi controllati. Tutta l’isola che all’epoca si indignò dell’operato della signora adesso dovrebbe chiederle scusa, così come tutta Italia capitanata da Rita Dalla Chiesa.

Mario

Ischitani pensate solo una cosa: avete 6 sindaci inutili! Questo è più grave del corona virus

Franca De Angelis

Avete fatto bene, anzi benissimo se l’avessero fatto subito tutti quei bei capoccioni che abbiamo,ora non saremmo in queste condizioni,bravi ischitani

Emanuele Mosca

Sono d’accordo con Franca De Angelis anche se sono pugliese enon conosco bene la vicenda politica Dico solo che x il numero degli abitanti di Ischia, 6 Sindaci sono troppi e di conseguenza bisogna trovare la migliore soluzione per risolvere certe problematiche speciali per il coronavirus. Con mia moglie dal 2015 al 2019 siamo venuti in vacanza ad Ischia già tre volte per due settimane Ci siamo innamorati dell’isola e torneremo presto.

Giorgia Vallante

No, in realtà non avete fatto le cose per bene, perché avreste dovuto chiudere i porti e fermare tutto molo prima che il virus arrivasse sull’isola. Avete pensato prima a riempirsi le tasche e poi alla salute di chi vi fa campare tuto l’anno tra affitti e tutto il resto.
Non avete fatto controlli all’arrivo di turisti provenienti dalle zone rosse, avete chiuso punta del sole ma non avete disinfettato un pullman (né prima né dopo), non avete tutelato i vostri cittadini.
No, non avete fatto le cose per bene. Per niente.

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