Perché l’isola festeggerà la sua “Liberazione”

Stiamo per metterci alle spalle un mese di agosto caratterizzato da una serie di più o meno gravi fatti di cronaca, dalla deriva di un turismo cafonal e da un senso di opprimente invivibilità

Sui social, che saranno anche un universo ormai privo di ogni regola e logica ma che in ogni caso costituiscono pur sempre il termometro dell’umore di una piazza (sia pure virtuale) la grande attesa è già cominciata ed il countdown sembra quello proposto da Sky quando sta per cominciare il campionato di serie A. Il 31 agosto si avvicina ed è noto a tutti che l’isolano – magari in maniera un po’ ironica ma non troppo – aspetta l’ultimo giorno del mese estivo per eccellenza per celebrare la festa che altrove cade il 25 agosto.

Ci riferiamo alla Liberazione, visto che proprio domenica dovrebbe completarsi il controesodo. Che riporterà in terraferma (vorremmo sperare una volta per sempre, ma in cuor nostro già sappiamo che parliamo di auspicio vano) una serie di soggetti e nuclei familiari che hanno davvero reso la vita impossibile. Attenzione, la nostra non è certo più una terra di stinchi di santi, beninteso, ma quello a cui abbiamo assistito ancora una volta è un qualcosa di deprecabile. E che, non ci stancheremo mai di scriverlo, è da attribuire anche a chi non esita a vendersi la propria terra pur di incassare soldi, spesso in nero e già che ci siamo pure di dubbia provenienza.

Un baby delinquente ruba una misera pistola ad acqua in un negozio di via Alfredo De Luca e si allontana: l’immagine della videocamera di sorveglianza diventa l’ennesima icona di questa stagione. E c’è chi sabato a mezzanotte auspica una festa con bagno notturno e fuochi pirotecnici

L’insofferenza della comunità locale è ormai alla millesima potenza, il tasso di sopportazione ha raggiunto il livello di non ritorno. E così accadono episodi ai limiti dell’inverosimile. Nei giorni scorsi vi abbiamo raccontato quello dell’uomo che, dopo aver fatto accomodare preventivamente i suoi familiari in auto, ha terminato il pasto all’Antico Girarrosto Ischitano al porto d’Ischia e poi si è allontanato senza pagare il conto. Che, detto per inciso, ammontava a poco più di 50 euro, non c’era da saldare un banchetto nuziale per duecento invitati. Le telecamere hanno ripreso il delinquente e sempre la tecnologia ha immortalato anche un altro episodio, denunciato immediatamente sui social con tanto di fermo immagine e commento che ovviamente fa ribrezzo. C’è un bambino che si aggira con fare curioso all’esterno del negozio “Spendicasa & Beauty” in via Alfredo De Luca e che, appena capisce di non essere osservato, ruba una pistola ad acqua e si allontana indisturbato. I gestori dell’attività commerciale non ci stanno, pubblicano il frame su facebook accompagnato da queste parole: “La foto buona ce l’abbiamo anche noi! Anche oggi il turista isolano si è fatto distinguere. Questa volta è un piccolo moccioso, per questo è stato coperto il volto, che si è voluto sentire omm nel rubare una stupida pistola ad acqua. Poco importa, pochi spiccioli”. Vero, pochi spiccioli, ma il solo pensiero che il piccolo si sia anche vantato del suo gesto con i genitori e si sia pure sentito dire “bravo”, è un qualcosa che proprio non se ne “scende”. Una delle ultime chicche a una stagione estiva assolutamente da dimenticare e nella quale purtroppo sul nostro ameno scoglio proprio non ci siamo fatti mancare niente.

Potremmo parlare di interi nuclei familiari ammassate in abitazioni prese in fitto vicino al mare che danno il pessimo esempio di sé, passando per le baby gang in azione notte tempo. Il caso delle ragazzine che per ingannare il tempo hanno pensato di rompere i tavoli di un noto ristorante sul Corso di Lacco Ameno resteranno un’icona dell’estate 2019, anche perché i filmati della mai tanto “benedette” telecamere hanno documentato un qualcosa cui diversamente si farebbe fatica a credere.

Vandalizzare la statua di Felice Meo in Piazza Santa Restituta è stato quasi un qualcosa nemmeno degno di essere menzionato, a riguardo. Non è mancato neppure chi si è divertito sul Corso di Casamicciola, addirittura ci si è arrampicati per danneggiare l’ingresso di un negozio. Ma questo potrebbe anche essere semplice folklore “paesano”. Quella che ci stiamo per mettere alle spalle è un’estate che ha rotto anche dei luoghi comuni che credevamo consolidati. Per esempio, le donne non si toccano nemmeno con un fiore. Risultato? Nel giro di pochi giorni una ragazza ferita dopo essere stata colpita da un uomo (si fa per dire) con una bottiglia in pieno volto e un’altra compagna di sventura finita al Rizzoli dopo essere stata centrata in pieno da una sedia scagliatagli contro da un giovane. E’ stata l’estate in cui semplicemente per essere stato sfiorato un minore ha accoltellato un ragazzo spedendolo in ospedale e costringendo i medici a dover procedere all’asportazione della milza, quello della maxi rissa in Piazzetta San Girolamo diventata un ring, di soggetti che hanno dato i numeri in vario modo dopo essersi ubriacata come se non ci fosse un domani, di chi pensa di poter prevaricare il prossimo lasciando sedie sdraio e ombrelloni in spiaggia così da ritrovarsi l’indomani mattina il posto in prima fila.

E’ stata l’estate di questo e tanto altro, l’estate che davvero non vorremo mai più rivedere. Resterà un sogno, ma almeno può consolare che tutto questo stia per finire. E così ci piace salutare l’imminente fine del conto alla rovescia con il “poetico” pensiero in libertà postato sui social da Ivan. Che è chiaro, perentorio: “Appuntamento sabato sera alla spiaggia della Mandra dove attenderemo insieme lo scoccare della mezzanotte e l intronizzazione del mese di settembre con bagno notturno e fuochi pirotecnici. Non mancare, ciao”. Lui scherza, ma se un meeting del genere fosse organizzato sul serio, il tutto esaurito sarebbe assicurato. E abbiamo detto tutto.

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