#Performasi: “Street Collage” di Carlo Cecaro a Forio
Ischia Street Art presenta il particolarissimo collage interattivo dell’artista milanese Carlo Cecaro dal titolo #Performasi. L’opera, coordinata a distanza dal gallerista/attivista Salvatore Iacono, si può ammirare a Forio in via San Francesco (all’inizio di via Soprascaro).

Lunedì 30 agosto a Forio in via San Francesco (strada che conduce alla chiesetta del Soccorso) il gallerista e attivista Salvatore Iacono, con una social performance, ha installato sulla vetrata esterna di un locale momentaneamente chiuso, un grande collage dell’artista milanese Carlo Cecaro alias Cartellomania. Il collage/installazione interattivo dal titolo #Performasi è stato strutturato e disposto artisticamente dallo stesso gallerista di Ischia Street Art. L’installazione è formata da cartelli provocatori (20×30 cm.) assemblati in maniera da comporre un vero e proprio collage sul quale tutti possono intervenire scrivendo all’interno dei cartelli un proprio testo.
Carlo Cecaro (Milano 1962) cresce sui Navigli milanesi, dove tuttora vive manifestando un grande interesse per il fermento culturale in generale e per le arti visive più in particolare. Da circa un decennio si è lanciato nella ricerca artistica in prima persona interessandosi maggiormente all’arte pop e alla ricerca in essa di declinazioni più vicine alla contemporaneità. Nasce così nel 2006 il movimento dello Scatolage o “Pop art in scatola” e intorno al 2008, con il quadro-cartello “Vendesi voto di preferenza elettorale”, la prima realizzazione inerente alla trasformazione dei cartelli utilizzati nel mercato immobiliare che si è successivamente ampliata e allargata a molti messaggi divenendo “Cartellomania”, idea alla quale Carlo Cecaro ha lavorato insieme al grafico Bruno Acierno.
Mostre con opere di Cecaro si sono svolte in diverse sedi espositive di Milano e altre città, ma la sua arte trova il miglior ambito espressivo nelle strade, dove il senso popolare delle sue opere assume maggior forza nel trovarsi in mezzo al fluire della vita e delle cose di ogni giorno.
Il gallerista/attivista Salvatore Iacono non è nuovo a questo genere di interventi costruiti sul filo dell’illegalità, attraverso performance di denuncia sociale e, fin dal primo lockdown, ha continuato la sua battaglia personale contro il sistema corrotto dell’arte contemporanea, a difesa dell’intero comparto delle gallerie d’arte italiane, senza lasciarsi fermare dalle costrizioni governative, ideando e portando in scena nuovi modelli di fruizione dell’arte. Dai primi interventi di poster art realizzati con Street Art File Print da maggio ad agosto 2020, passando per le varie mostre-non/mostre con protagonista Mimmo di Caterino (da Lockdown/Social alla più recente trilogia di Social Distancing), fino ad arrivare all’ultima installazione – Oxygene di Michele Penna “Non dare per scontato l’aria che respiri!” – realizzata a dicembre scorso nei sei comuni dell’isola.
Il lavoro che da anni svolge Salvatore Iacono con Ischia Street Art Gallery, una “non-galleria”, una galleria a cielo aperto, centro d’arte e luogo multi-operativo, promulgatore di una cultura artistica e di rilancio del territorio, attrattiva turistica e snodo centrale di aggregazione sociale, è un lavoro più che significativo, essenziale per l’intera comunità dell’isola ma anche per tutti quegli artisti socialmente impegnati che trovano nella gallery un modo nuovo per esprimersi.
Ischia Street Art Gallery è il primo modello di galleria d’arte interattiva per il sociale al mondo, uno spazio underground dedicato a espressioni, cultura e concetti di arte urbana, un centro privato ma aperto a tutti che diviene luogo di riflessione, di provocazione senza censure, di dialogo, perché no, di conflitto aperto e addirittura strumento di rieducazione civica.
Uno spazio espositivo che supera il concetto di galleria d’arte anche perché il visitatore non è più un’ombra vagante e sconosciuta che conserva e porta via con sé le proprie emozioni, ma viene coinvolto in prima persona e da elemento passivo diviene attivo avendo la possibilità di “taggare” direttamente sulle superfici già utilizzate dagli artisti una traccia delle sue impressioni, esprimendo la propria creatività con la stessa immediatezza di una scritta-simbolo-messaggio che si può trovare nei bagni delle scuole, nelle gallerie e sui treni delle metropolitane, in certi posti meno esposti alla vista di tutti come sottopassaggi, stazioni ferroviarie, pareti delle celle delle prigioni, addirittura su alcuni monumenti o all’interno di edifici storici. In maniera civile o incivile la gente tende ad apporre un segno, una testimonianza del proprio passaggio o a dichiarare le proprie sensazioni di un momento particolare persino sulla corteccia degli alberi. Da questo istinto ancestrale di comunicazione, in fondo, è nato il writing, il graffitismo e in ultimo la street art, e allora, perché non farlo in una galleria rendendola il “latore” autorizzato di un messaggio creativo?
I.S.A.G. intende presentare l’opera d’arte intesa non più come mera rappresentazione di una ricerca estetica o di espressione formale e neanche più come oggetto di speculazione di mercato e di investimenti finanziari, bensì veicolo di divulgazione diretta, manifesto di sdegno, di satira, di ironia, denuncia, strumento di militanza artistica nelle problematiche del sociale.
Centro d’arte, luogo multioperativo non autorizzato, non ufficializzato da etichette o marchi commerciali e politici o di stato e quindi non strumentalizzabile I.S.A.G. nasce come percorso di idee e di emozioni. Promuove mostre, eventi, performance, tra cui un festival dedicato al Graffiti Writing ed alla Street Art nazionale ed internazionale che coinvolge in maniera esperienziale e creativa appassionati, gente del posto, turisti, studenti e bambini.