ARCHIVIOARCHIVIO 4ARCHIVIO 5

Pericle il Nero, dal romanzo di Ferrandino al Festival di Cannes

Gianluca Castagna | Ischia – Al momento è l’unico film italiano in gara al Festival di Cannes, la kermesse cinematografica più importante al mondo. Non concorre per la Palma d’oro, ma nella sezione (collaterale, ma prestigiosa) di “Un certain regard”.
Giuseppe Ferrandino, autore del best seller 'Pericle il nero'“Pericle il Nero”, tratto dal noir di Giuseppe Ferrandino ,è diventato finalmente un film, dopo anni di tentativi andati a vuoto che ne hanno fatto quasi un piccolo caso nella traballante cinematografia tricolore.  Sulla Croisette il progetto prenderà finalmente la sua strada con l’anteprima mondiale, notizia anticipata in via ufficiosa qualche giorno fa dalla co-produttrice del film Valeria Golino al Bari Film Festival e resa ufficiale ieri da Thierry Freamaux nella conferenza stampa di presentazione della 69esima edizione del Festival.

Pericle Scalzone, il malavitoso che “fa il culo alla gente” per conto di un boss camorrista emigrato in Belgio, avrà il volto di Riccardo Scamarcio. Nel passaggio dalla pagina scritta al grande schermo, cambia totalmente l’ambientazione: non più i vicoli napoletani, descritti con emozionante nitore dallo scrittore e fumettista di Casamicciola Giuseppe Ferrandino, ma le metropoli nordeuropee con i loro lividi paesaggi umani.
Durante una spedizione punitiva per conto del boss, Pericle commette un grave errore che segna la sua condanna a morte. In una rocambolesca fuga che lo porterà fino in Francia (nel romanzo la destinazione era Pescara), l’uomo incontrerà Anastasia, una giovane donna polacca che lo accoglie senza giudicarlo, offrendogli la possibilità di una nuova esistenza.
Ma Pericle non può sfuggire a un passato ingombrante e pieno di interrogativi.

periclePubblicato nel 1993 per Granata Press con lo pseudonimo di Nicola Calàta, il romanzo di Ferrandino passa del tutto inosservato nel nostro paese.
I francesi, invece, se ne innamorano subito e due anni dopo esce nella prestigiosa “Série Noire” dell’editore francese Gallimard, riscuotendo un lusinghiero successo di pubblico e critica. Ancora qualche anno e lo staff di Adelphi, abbandonando il proverbiale raffinato snobismo, tenta il rilancio italiano. Siamo nel 1998 e “Pericle il nero” diventa il caso letterario dell’anno ma anche, ceduti i diritti, uno dei progetti più travagliati del recente cinema italiano. Prima pareva dovesse dirigerlo Francesco Patierno, sguardo ideale dopo il tellurico e ombroso “Pater Familias”, con protagonista Pietro Taricone. Poi delle pagine di Ferrandino si è innamorato Abel Ferrara, celebre regista italo americano e simbolo stesso di un cinema malato, violento e maledetto. Sceneggiature più volte riscritte, coinvolgimento di capitali internazionali, riprese che non partivano mai. Ora finalmente ci siamo, con il regista toscano Stefano Mordini (“Provincia meccanica”, “Acciaio”), una sceneggiatura scritta insieme a Francesca Marciano e Valia Santella, “Buena onda” di Valeria Golino e Riccardo Scamarcio alla produzione con Rai Cinema e i riflettori di tutto il mondo a illuminare la vita nera di Pericle Scalzone.

 

 

Ads

 

Ads

Articoli Correlati

0 0 voti
Article Rating
Sottoscrivi
Notificami
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
Visualizza tutti i commenti
Pulsante per tornare all'inizio
0
Mi piacerebbe avere i vostri pensieri, per favore commentatex