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Il terremoto di Casamicciola, una rilettura dei testi contenuti all’Antoniana

di Isabella Puca

foto Enzo Rando

Ischia – «Benvenuti in biblioteca per un momento come questo che si offre di rimarcare il senso di questo luogo atto a restituire  memoria». È così che la dott.ssa Lucia Annicelli ha dato il benvenuto a quanti si sono riuniti mercoledì scorso per la conferenza dal titolo “Tra i resti di Casamicciola. Una ricostruzione della trasposizione teatrale del terremoto del 1883 a partire dalle fonti scritte”. Si è trattato dell’ultimo momento legato al progetto di teatro civile “Succede Casamicciola” ideato da Corrado Visone e dalla compagnia teatrale Uomini di Mondo che hanno messo in scena il disastro del terremoto. «L’occasione di questa conferenza – ha spiegato la dott.ssa Annicelli – è giunta a seguito di “Succede Casamicciola”. Ho incontrato Corrado Visone come utente della Biblioteca che, consultando ciò che abbiamo qui, è riuscito a scrivere un testo teatrale. È un progetto aperto che avrà di certo un proseguo. Ringrazio Corrado che ha dato l’occasione alla Biblioteca di dire “io esisto” come luogo e servizio». Il titolo dell’incontro ha ben dato l’idea di ciò che sarebbe stata la conferenza ossia un confronto del testo teatrale con le fonti da cui ha attinto Corrado restando estremamente fedele. Tanto si è scritto sul terremoto di Casamicciola, tanto è stato raccolto tra le pagine di cronaca del tempo e non solo. Canzoni e poesie furono composte per recuperare fondi da destinare a quel paese che ormai sembrava non esistere più. Sul banco i libri contenuti nel fondo della Biblioteca dove ritorna la parola terremoto accanto a quella legata alla ricostruzione. foto secondariaSuccede Casamicciola si lega, così, anche a un precedente progetto, realizzato per  i 130 anni del terremoto,  dal titolo “Terremotus animi” realizzato dalla Biblioteca Diocesana che ha riunito tutte le pubblicazioni relative al terremoto; ne è  nato un catalogo il cui raccolto è stato, e sarà, devoluto alle zone terremotate. «Colgo l’occasione per dire grazie a quelli che hanno creduto in questo progetto. Tra i vari Pisani, Monti e Morgera – ha detto ancora l’Annicelli – c’era la mia famiglia e sento quindi forte il richiamo della memoria, mia compagna di vita. Ringrazio la Pro Casamicciola, Andrea Di Massa ha colto l’utilità del progetto e i comuni che ne hanno dato il patrocinio. Un grazie speciale a Valerio e Corrado che hanno saputo trasferire il senso di un bacino culturale come questo. È un’ occasione per tributare un plauso a chi crede in progetti analoghi, come l’ apertura di un’ emeroteca credo sia un’ occasione unica». La dott.ssa Annicelli ha più volte sottolineato l’impatto emotivo ricevuto dalla lettura del testo di Visone simile a quanto provato dinanzi alla pubblicazione di Andrea Giuochi, un personaggio che ha vissuto l’esperienza del terremoto, «ho partecipato alla prima e mi sono accorta che la messa in scena racconta perfettamente quanto accaduto. Corrado e Valerio Buono, il regista, rappresentano un tutt’uno con la razionalità e l’emotività. La scenografia che esplodeva, e quella forma di protesta evidente nella rappresentazione. Ho colto dalla lettura e dal confronto quell’ansia da prestazione e la consapevolezza dell’importanza del tema. Corrado cita Giuochi, Dantone ed è attento a non uscire fuori dal testo. Si tratta di un atteggiamento di forte rispetto verso l’ evento». Ernesto Dantone scrive del terremoto e ne crea un antefatto, vi lega i segni premonitori, Casamicciola prima del terremoto e il testo teatrale è una scansione fedele al suo. Dantone è sagace circa le mancate operazioni assistenziali e ripartisce le colpe su diversi personaggi salvaguardando la figura del ministro. Racconta degli aiuti e alleggerisce la posizione dell’ Onorevole Genala. «Corrado attinge molto da Dantone che é attento non solo a utilizzarle, ma anche a citarle le fonti. Ad esempio l’ Agenzia Stefani la prima agenzia di stampa italiana». Nei testi presenti in Biblioteca si può leggere delle operazioni di soccorso in un libro corredato da alcune immagini che raccontano quella tristezza elegiaca propria del tempo. ASA_5277Corrado Visone e Luca Cristiano, due degli attori della compagnia, hanno messo in scena alcuni stralci dell’opera teatrale come quello relativo alla testimonianza del tipografo Innocenzo Altero. «In questi libri c’è l’ intenzione di raccontare cos’era Casamicciola prima del sisma. Un evento che la biblioteca può testimoniare con la raccolta di pubblicazioni e della stampa periodica. Inoltre, nella stampa creata per la raccolta fondi Ischia ha un posto privilegiato; l’ isola era già nota ai giornali, si parlò infatti  del terremoto dei ricchi in vacanza».  La biblioteca possiede due pubblicazioni sue, di queste “Casamicciola disinfezione” é particolarmente forte, perché racconta delle le vittime sepolte, dell’uso della calce senza mezzi termini. Interessante il confronto nato tra gli uditori nel guardare le foto delle rovine e quelle piccole curiosità legate all’evento; Villa Giuochi è ancora presente su via via Principessa Margherita, la romanza di Francesco Paolo Tosti fu la prima canzone realizzata per raccogliere fondi per i terremotati e suscita un sorriso amaro pensare che la notte del terremoto, in un teatro realizzato in un tendone a Casamicciola andavano in scena Enrico e Costantino Petito e che,  attraverso Pulcinella prendevano in giro proprio il terremoto che di lì a poco avrebbe distrutto la cittadina. ASA_5290«Ci auguriamo – ha concluso l’Annicelli  – che le persone possano ritrovare se stesse e la storia della loro famiglia attraverso i testi. Spero sia emerso il valore di queste istituzioni. Riuscire a mettere le mani su in patrimonio del genere è il senso di chi è preposto a fare questo lavoro. Non solo conservazione ma anche far vivere dei progetti».

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