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Piange il telefono, screening “miraggio”: appello all’ASL

Il sindaco d’Ischia indirizza una dura nota a D’Amore ed alla responsabile del Distretto 36 chiedendo una linea dedicata per coloro che vogliono sottoporsi ai test volontari per la riapertura delle scuole. E nel frattempo con un’ordinanza proroga la chiusura dei plessi fino all’8 dicembre

Riaprire le scuole? Meglio prendersi un altro po’ di tempo e così nella giornata di ieri il sindaco d’Ischia Enzo Ferrandino ha firmato un’ordinanza con la quale dispone “di confermare e stabilire per il territorio del Comune di Ischia fino all’8 dicembre 2020 le modalità di didattica a distanza e la sospensione delle attività educative in presenza di tutti gli istituti scolastici di ogni ordine e grado salva l’adozione di ulteriori disposizioni in conseguenza all’andamento dei contagi e di eventuali altri provvedimenti adottati dalle autorità regionali e nazionali.

Sono diverse le motivazioni addotte dal primo cittadino nella sua ordinanza. In particolare, lo stesso ricorda che con una nota indirizzata proprio ieri all’Asl ha “richiesto di incrementare al massimo l’attività di screening per tutti gli istituti del territorio comunale al fine di garantire le condizioni di massima sicurezza per il ripristino delle attività didattiche in presenza”. Ferrandino, di fatto, spiega che sono in stato di svolgimento le attività di screening e che attualmente “risponde a criteri di ragionevolezza e proporzionalità consentire il completamento di tali screening e verificarne gli esiti in relazione al numero di utenti interessati dalla procedura”.

Nel frattempo, però, già che c’era il primo cittadino ha indirizzato anche una nota al direttore generale della ASL Napoli 2 Nord, Antonio D’Amore, ed a quello sanitario del Distretto 26, Carmela Aiardo Esposito avente ad oggetto “attività di screening in favore della popolazione scolastica, recapito dedicato Asl”. Enzo Ferrandino non va tanto per il sottile e rivolgendosi ai suoi interlocutori esordisce: “Con Ordinanza n. 92 del 23 novembre 2020 il Presidente della Regione Campania, fatta salva la sopravvenienza di ulteriori provvedimenti in conseguenza dell’evoluzione del contesto epidemiologico con riferimento al territorio della Regione Campania, ha stabilito con decorrenza 25 novembre la possibilità della ripresa delle attività in presenza dei servizi educativi e della scuola della infanzia (sistema integrato di educazione e di istruzione 0-6 anni) nonché l’attività didattica in presenza della prima classe delle Scuole Primarie, demandando alle ASSL territorialmente competenti, il monitoraggio dell’andamento dei contagi e la comunicazione ai Sindaci dei dati di rispettivo interesse, consentendo altresì ai Sindaci -sulla base di situazioni di peculiare criticità accertate con riferimento ai territori di competenza- l’adozione di provvedimenti di sospensione delle attività in presenza o di altre misure restrittive e demandando ai dirigenti scolastici la verifica delle ulteriori condizioni anche relative al personale in servizio per l’esercizio in sicurezza dell’attività didattica in presenza”.

E poi il sindaco d’Ischia arriva al nocciolo della questione, mettendo il dito in quella piaga che molti cittadini hanno a più ripreso sottolineato (e che nei giorni scorsi, ad esempio, lo stesso presidente del consiglio comunale di Casamicciola, Nunzia Piro, aveva avuto modo di constatare personalmente): “All’uopo occorre rilevare – scrive Enzo Ferrandino – che, allo stato, da informazioni pervenute, l’attività si screening destinata alla popolazione scolastica ed ai familiari sia pure effettuata su base volontaria, procede con una certa lentezza anche a causa della riferita difficoltà da parte delle famiglie di prenotare presso i competenti uffici ASL l’ effettuazione degli esami tendenti ad escludere la positività al Covid 19.

Si chiede conseguentemente di valutare la possibilità di individuare un’ apposita linea e numero telefonico dedicato e diretto per l’isola di Ischia cui assicurare la più ampia diffusione, per procedere alle attività di screening nel più breve tempo possibile onde consentire alle amministrazioni di valutare la possibilità di ripristinare le attività scolastiche in presenza alla luce di dati il più possibile attendibili in ordine al livello di contagi sul territorio comunale”. Eh già perché anche chi ha deciso di sottoporsi a questo esame continua a veder piangere il telefono. Insomma, non ce ne voglia nessuno, ma con questa organizzazione se devono essere i numeri dello screening a favorire l’apertura delle suole, l’impressione è che arriveremo davvero a primavera inoltrata. Ma è davvero una “missione impossibile” ovviare ad un inconveniente del genere?

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