CRONACAPRIMO PIANO

Piano di edilizia ospedaliera, nemmeno un euro per il Rizzoli 

L'ospedale di Lacco Ameno tagliato fuori dal programma predisposto dalla Regione Campania e presentato trionfalmente dal Governatore De Luca 

Di Ischia e del Rizzoli di Lacco Ameno non c’è traccia. Eppure sono stati stanziati circa due miliardi di euro. Si tratta del piano di edilizia ospedaliera approvato dalla Regione Campania. Un piano da 1 miliardo e 83 milioni di euro dal quale è stato escluso l’ospedale Rizzoli di Lacco Ameno. Nessuna parola per la struttura sanitaria ischitana. “Finalmente dopo vent’anni la Regione Campania può dare avvio ad un grande piano di interventi di edilizia ospedaliera – ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca – Ci troviamo di fronte ad un lavoro enorme che rappresenta per noi una sfida simile a quella delle Universiadi ma 10 volte più complicata. Come per le Universiadi, dovremmo realizzare o ammodernare una settantina di strutture, molte delle quali di grandi dimensioni destinate a cambiare radicalmente il volto della rete ospedaliera campana. Agiremo garantendo certezza dei tempi e qualità delle opere, come è stato per tutti gli impianti sportivi dei giochi universitari, fiduciosi di poter vincere l’ennesima sfida”. 

Sono più di 70 i plessi ospedalieri e sanitari che saranno destinatari di fondi previsti da leggi ordinarie per l’edilizia ospedaliera. Ma tra questi non c’è l’ospedale di Lacco Ameno. Per quanto riguarda l’Asl Napoli 2 Nord sono previsti fondi per Giugliano, Frattamaggiore e Pozzuoli. A Giugliano, nell’area nord di Napoli, ci sarà un nuovo ospedale con una spesa prevista di 65 milioni di euro. Al Santa Maria delle Grazie a Pozzuoli è previsto l’adeguamento funzionale con ammodernamento dei reparti di chirurgia e ortopedia con uno stanziamento di 4milioni e 500mila euro. Ed ancora, sempre a Pozzuoli, 8milioni di euro per l’adeguamento antincendio. A Frattamaggiore, invece, sarà realizzata una struttura polivalente per la quale sono stati stanziati 4milioni di euro. Insomma per l’asl Napoli 2 Nord sono previsti nel piano ben 84milioni e 500mila euro. Nemmeno un euro, però, per l’isola. 

Eppure nel documento programmatico della Regione Campania, ovvero nel documento che prevede l’accordo di programma per il settore degli investimenti sanitari le strutture sanitarie di Ischia e Procida sono citate. Alla voce “Macro-Area della ASL Napoli 2 Nord”, è spiegato come “Il territorio di riferimento dell’ASL Napoli 2 Nord conta circa un milione di abitanti. Il patrimonio edilizio ospedaliero in generale è insufficiente, frammentato e vetusto. Mancano strutture rilevanti, in grado di essere classificate come DEA di II livello. In parte svolgono funzione vicariante in tal senso le strutture di Napoli 1. In merito alla dotazione di posti letti, il nuovo piano ospedaliero per l’ASL Napoli 2 prevede un incremento di 228 posti letto. La dotazione complessiva di posti letto incrementa quindi da 1.119 (HSP 2015) a 1.347”. Ed ancora: “Appartengono, inoltre, al territorio della ASL Napoli 2 Nord le isole di Ischia e Procida nelle quali insistono due strutture sanitarie: – il Presidio Ospedaliero Rizzoli, situato nell’isola di Ischia dove risiede una popolazione di circa 60.000 abitanti. Il Presidio viene configurato dunque come Pronto Soccorso in deroga rispetto al bacino di utenza. – nell’isola di Procida, con circa 10.000 abitanti, insiste attualmente un presidio ospedaliero dotato di 9 posti letto, di cui 6 di ricovero ordinario, distinti in 2 posti letto per ciascuna delle discipline di medicina, chirurgia e ostetricia.

Tale organizzazione è stata determinata dal rischio di impossibilità di trasporto. Tale configurazione è stata precedentemente rimodulata con la presenza di un Punto di Primo Intervento, Attività di chirurgia elettiva in regime ambulatoriale ed un Ospedale di Comunità con assistenza infermieristica, gestito dai medici di Medicina Generale. Un contenzioso successivo alla emanazione del DCA 33/2016 avviato dal Comune di Procida e altri ricorrenti, ha condotto alla riconsiderazione della modifica, per cui l’attuale programmazione rivede l’organizzazione del presidio di Procida quale Pronto Soccorso in deroga con 9 posti letto (non essendoci le condizioni logistiche per accogliere 20 posti letto come da DM 70/15). I necessari adeguamenti strutturali sono stati già previsti dall’Accordo di programma per l’edilizia sanitaria. Il presidio di Procida diventa stabilimento del Presidio di Pozzuoli”. Al di là di questa citazione, per le isole di Ischia e Procida non sono stati previsti fondi. Le strutture, almeno per ciò che prevede il piano di edilizia ospedaliera, non sono destinatarie di fondi e non saranno oggetto di ristrutturazione. 

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