Piano di sicurezza per gli alvei, il “sì” dell’Autorità di Bacino
Parere favorevole per il progetto del Comune di Casamicciola diretto a proteggere il centro abitato con la mitigazione del rischio idrogeologico degli alvei a monte
L’Autorità di Bacino distrettuale dell’Appennino Meridionale ha dato parere favorevole al piano di messa in sicurezza degli alvei a Casamicciola. Più precisamente, si tratta della messa in sicurezza del centro abitato del paese attraverso la mitigazione del rischio idrogeologico degli alvei a monte.
Il progetto in questione localizza l’intervento nella zona di frana lungo l’alveo del torrente Senigallia, dove dovranno essere ripristinate le piene funzionalità delle infrastrutture esistenti a monte dell’abitato di Casamicciola. Il piano consiste nel prolungamento verso valle di un precedente intervento per il quale la stessa Autorità di Bacino aveva espresso il proprio parere favorevole nel marzo del 2019. Nel dettaglio, il secondo lotto funzionale dei lavori comprende il prolungamento della risagomatura dell’alveo di circa cento metri lineari attraverso il posizionamento delle gabbionate per la creazione sia del fondo dell’alveo che delle sponde, oltre all’installazione di ulteriori tre barriere di contenimento per le colate di fango con energia di impatto assorbita pari a 80 kn/mq in condizioni dinamiche e volume di accumulo pari 1639 mc.
L’intervento comprende il prolungamento della risagomatura dell’alveo Senigallia di circa cento metri lineari attraverso il posizionamento delle gabbionate per la creazione sia del fondo dell’alveo che delle sponde, oltre all’installazione di ulteriori tre barriere di contenimento per le colate di fango
L’area d’intervento, nell’ambito del Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico (Psai) della ex Autorità di Bacino Regionale della Campania Centrale , risulta perimetrata come area a pericolosità da frana “molto elevata” e come area a rischio da frana “molto elevato” (R4).
Lo stesso alveo del torrente Senigallia risulta perimetrato come una pericolosità idraulica elevata per l’elevato trasporto solido in condizioni di rischio idraulico “molto elevato” e “elevato” (R3).
L’articolo 18 delle Norme di Attuazione del citato Psai dispone che gli interventi nel progetto risultano consentiti nelle aree perimetrate a rischio da frana e al rischio idraulico, e per quanto previsto dall’articolo 7, sono sottoposti al parere preventivo obbligatorio dell’Autorità di Bacino.
Per poter esprimere tale parere, i progetti degli interventi, ai sensi delle citate norme sono accompagnati dallo studio di compatibilità nei riguardi del rischio da frana, commisurato al tipo di intervento proposto, e corredati da una valutazione della “pericolosità e del rischio residui ” a seguito degli interventi proposti e dalla relativa carta di tali “pericolosità e del rischio residui”. Stessa cosa per quanto riguarda lo studio di compatibilità nei riguardi del rischio idraulico, commisurato al tipo di intervento proposto, e corredati dalla solita valutazione della “pericolosità e del rischio residuo” a seguito degli interventi proposti e dalla relativa carta. Altro documento necessario è costituito dalla relazione geologica e lo Studio di compatibilità idraulica con i suoi criteri previsti dalle norme del Psai e dagli Allegati tecnici.
Il parere favorevole è stato accompagnato dalla prescrizione che in fase di progettazione esecutiva si dovrà provvedere a predisporre il piano di manutenzione degli interventi ed il piano di monitoraggio per il controllo della loro efficacia nel tempo
L’Autorità ha visionato tutti gli atti progettuali preparati dal Comune, riscontrando soltanto la mancanza un Piano di monitoraggio per il controllo dell’efficacia degli interventi e un Piano di manutenzione degli stessi per garantire l’efficienza nel corso del tempo. Inoltre gli interventi nel progetto, pur comportando una significativa mitigazione delle condizioni di rischio nell’area, secondo l’Autorità non consentono la revisione della perimetrazione del Psai vigente; per altro lo studio prodotto non contiene la valutazione del rischio residuo, come previsto dalle richiamate norme del Psai. In ogni caso l’Autorità di bacino distrettuale, per gli aspetti di sua competenza, ha dato parere favorevole al progetto definitivo, con la prescrizione che in fase di progettazione esecutiva si dovrà provvedere a predisporre il piano di manutenzione degli interventi ed il piano di monitoraggio per il controllo della loro efficacia nel tempo.