CRONACA

Piano Liguori, ancora immondizia a deturpare la collina

Tra i vigneti premiati su scala nazionale ecco l’altra faccia della medaglia, tra bombole di gas e materassi abbandonati che costituiscono un vero e proprio attentato

Continua a fare bella mostra di sé la galleria degli orrori a Piano Liguori. Tra i vigneti che hanno da poco regalato i propri frutti ai viticoltori e le cantine che custodiscono il prezioso nettare che sta lentamente tramutandosi in vino fanno capolino piccoli e grandi offese al panorama che ricordano quanto sia facile deturpare un paesaggio che ci invidiano in tanti e che arrivano fin dalla Germania a esplorare.

“Igitt!”. Alla vista dei materassi fotografati da Gennaro De Rosa e delle vecchie bombole di gas riposte a pochi centimetri dal fertile suolo, la parola è uscita quasi all’unisono dai gruppi di tedeschi che esplorano le colline di Ischia. Un espressione di sorpresa mista a riprovazione che purtroppo riecheggia sempre più spesso per l’indolenza di chi non ha il minimo senso civico nel comprendere quale danno comporta lasciare questi rifiuti in oasi di pace e tranquillità dove il verde potrebbe regnare sovrano.

Sul cammino che si sviluppa tra castagni e viti il materasso che non ti aspetti. Lasciato lì in strada alla mercé degli sguardi sorpresi di chi in queste terre immagina di trovare solo i frutti della terra e non i rimasugli di qualche trasloco o delle grandi pulizie di una delle non poche abitazioni che ospitano persone in questo luogo animato da pace e tranquillità, ma non sempre dal buon senso. E pensare che proprio qui ci sono alcuni dei vigneti più famosi d’Italia e quindi del mondo, dove nascono e maturano al sole i grappoli che forniscono il nettare che si tramuta, grazie alla sapienza dei viticoltori, in vino d’eccellenza, sovrani delle tavole e pluripremiati ai concorsi dove esperti sommelier selezionano e giudicano i vini più buoni d’Italia.

E in questo caso le amministrazioni c’entrano poco, difficile pensare che gli operatori ecologici di Ischia Ambiente o della Barano multiservizi possano inerpicarsi quotidianamente sui versanti delle colline per ripulire zone tanto belle quanto difficili da raggiungere. Spetta ai residenti, ai custodi di queste terre o a chi la frequenta per coltivare i prodotti dell’agricoltura isolana, badare alla pulizia di questi luoghi rimasti immuni (per lo più) all’incedere della cementificazione.

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