Piano paesistico, le osservazioni dell’Acen
L’associazione dei costruttori edili napoletani interviene sul nuovo strumento urbanistico varato dalla Regione Campania, che rischia di “ingessare” il territorio isolano per i prossimi decenni. Arrivano così una serie di proposte (quattro) per correggere il tiro

Anche sul Piano paesistico di Ischia, arrivano le osservazioni dell’Acen. Quattro proposte per il il piano paesaggistico dell’isola d’Ischia sono quelle presentate dall’Acen, l’associazione dei costruttori edili di Napoli. a renderlo noto la stessa Associazione.Il piano, documento chiave per la tutela paesaggistica e la pianificazione del paesaggio isolano integrati con il rapporto ambientale e la Valutazione di Incidenza riferita dell’intero territorio regionale, è stato elaborato dalla Regione Campania e presentato a fine marzo e prevede la possibilità di osservazioni da parte di tutti i soggetti interessati. L’associazione che rappresenta le imprese edili napoletane ha elaborato al riguardo queste proposte: – rendere possibile gli interventi di consolidamento statico e di efficientamento energetico di tutti gli edifici nell’isola di Ischia.


Tra questi vanno quindi ricompresi anche quelli dei centri storici e gli immobili realizzati prima del 1945, considerando l’alto rischio sismico a cui sono esposti gli edifici meno recenti. L’Acen, nel caso in cui il consolidamento o l’efficientamento energetico risulti inefficace e/o antieconomico, chiede che sia consentito l’abbattimento e la ricostruzione degli edifici non vincolati al fine di migliorarne la sicurezza e ridurne i consumi energetici; – consentire adeguamenti tecnologici e igienici con incrementi di volume tecnico per gli immobili con destinazione turistica e/o residenziale. In pratica si propone di consentire la modifica della volumetria esistente di un albergo o di una abitazione per favorirne l’adeguamento agli standard normativi e alle esigenze funzionali, vedasi ad esempio l’installazione di impianti tecnologici obbligatori; – permettere la realizzazione, nelle sole aree urbanizzate, di parcheggi e impianti sportivi; – consentire la realizzazione di interventi, ricorrendo a mezzi meccanici, sui terreni agricoli, per il contrasto del dissesto idrogeologico. “Le osservazioni e proposte avanzate scaturiscono da un confronto tra esperti e tecnici del settore che abbiamo promosso nelle scorse settimane” – ha sottolineato il presidente dell’Acen, Angelo Lancellotti che ha concluso: “L’associazione, nel condividere l’idea di riqualificare a ‘zero consumo di territorio’, ritiene necessario per garantire lo sviluppo sociale ed economico, consentire alcune specifiche attività che abbiamo illustrato nel merito”.